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  1. Il problema di Xabi Alonso: troppo "Guardiolizzato" per il Real Madrid

    Da pilastro del Real Madrid e grande fedelissimo di José Mourinho, Xabi Alonso non sembrava un acquisto scontato per Pep Guardiola, eppure i due hanno instaurato un ottimo rapporto durante i due anni trascorsi insieme al Bayern Monaco. L’esperienza di Alonso ha aiutato Guardiola a vincere due titoli di Bundesliga, mentre il centrocampista assimilava nuove informazioni in vista della sua futura carriera da allenatore.

  2. Quando il City fu vicino a prendere Messi: tutto frutto di un errore

    Quindici anni fa, il Manchester City era talmente affascinato dal Barcellona, vincitore di tutto, che cercò di replicarne la stessa struttura. Iniziarono assumendo l'amministratore delegato Ferran Soriano e il direttore sportivo Txiki Begiristain, per poi arrivare a Pep Guardiola per gestire la squadra. Mancava solo Lionel Messi, anche se quasi firmarono per errore l'otto volte vincitore del Pallone d'Oro all'inizio del progetto guidato da Abu Dhabi!

  3. "Sparategli alle gambe" - Il terrore di Gerrard

    Steven Heighway sapeva già quando Steven Gerrard aveva solo 14 anni che il centrocampista avrebbe "sfondato" come calciatore. Lui, però, era meno convinto delle proprie qualità, almeno quando mosse i primi passi nel mondo professionistico. Quando Gerrard si riscaldò per la prima volta davanti alla Kop prima del suo debutto con il Liverpool il 29 novembre 1998, il ragazzo "riusciva quasi a sentire la gente che diceva: 'Chi è questo idiota?!'"

  4. L'addio dei campioni e la mentalità da ritrovare: i problemi del City

    Pep Guardiola una volta ha descritto il Tottenham come "la squadra di Harry Kane", ma vista l'assurda dipendenza del Manchester City dal proprio attaccante superstar in questa stagione, è stato suggerito che la sua squadra potrebbe essere ribattezzata "la squadra di Erling Haaland". Tuttavia, dopo la miracolosa rimonta di Phil Foden contro il Leeds United sabato scorso, una descrizione più equa potrebbe essere "la squadra di Haaland e Foden".

  5. Kane potrebbe davvero passare al Barcellona? Riflessioni in corso

    La perdita di Robert Lewandowski, passato al Barcellona nell'estate del 2022, è stata un duro colpo per il Bayern Monaco. Il polacco aveva segnato 344 goal in sole 375 presenze con la maglia del club. Sostituirlo non sarebbe stato facile, ma alla fine il Bayern ha impiegato più di un anno per trovare un degno successore, dato che Eric Maxim Choupo-Moting, come prevedibile, non si è dimostrato all'altezza del compito.

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