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Dopo il calcio, Cesar Prates si è dedicato alla vita evangelica. Ex Real Madrid, in A giocò con Livorno e Chievo. E allo Sporting fu compagno di CR7.

L'ex capitano del Bologna si è imposto nelle giovanili dei campioni di Germania, senza mai riuscire ad avvicinarsi alla prima squadra.

L'affermazione nel CSKA Sofia, i successi con il Barcellona, l'esperienza al Parma e il 4° posto a USA '94: la carriera del bulgaro Hristo Stoichkov.

Sono cresciuti nella stesso quartiere, nella stessa strada, nella stessa squadra. Era il migliore amico di Tevez e poteva essere il migliore di tutti.

Meteora in Serie A con Milan e Parma, Campione d'Europa con lo United, ora ha vinto Masterchef ed è socio di una delle 50 migliori pizzerie d'Europa.

Lo scippo della Steaua, le delusioni con Real Madrid e Barcellona, l'esperienza a Brescia, le vittorie con Galatasaray e Romania: la carriera di Hagi.

Lo chiamano 'The Fox in the Box' perché in area di rigore è letale: Billy Sharp è diventato il miglior marcatore del secolo nei campionati inglesi.

La famosa intervista a Lorenzetti, ex compagno di Marino a cui viene chiesto di raccontare perchè una volta Guille fece tardi: "Io ci credo".

Il Derby interrotto dai lacrimogeni e gli scontri che portarono alla morte dell'ispettore capo Filippo Raciti: un giorno da dimenticare.

Regista con propulsione offensiva, Volpi aveva un gran tiro dalla distanza. Giocherà anche in Nazionale, ma è ricordato per una figurina introvabile.

Bomber del Watford, con cui gioca dalla Fourth alla First Division, Blissett passa al Milan nel 1983 e si trasforma in un leggendario bidone.

Geniale e difficile da gestire, Zahovic si è affermato con Porto e Valencia. Stella della Slovenia, fu cacciato dal ct Katanec dai Mondiali 2002.

Batistuta è stato uno dei più forti attaccanti di sempre. Eppure, da giovane, non voleva fare il calciatore e fu anche ad un passo dal lasciare.

Ala destra completa, veloce e tecnica, Causio parte da Lecce e si afferma nella Juve. In A gioca anche con Udinese e Inter, ritirandosi a 39 anni.

La lotta al tabù della depressione, agli stereotipi del calciatore, al capitalismo del pallone. C'è solo un Ivan Ergic, il figlio unico del calcio.

Mezzala molto veloce e abile nel dribbling e nel tunnel, Didonè era un grande talento ma dopo un infortunio al ginocchio limiterà la sua carriera.

Il più alto ad aver indossato la maglia della Nazionale inglese, goleador, intrattenitore, sincero: "Se non fossi stato calciatore? Sarei vergine".

In Genoa-Lazio del 2013 Cristian Brocchi vide conclusa la sua carriera da calciatore: un'entrata di Matuzalem lo costrinse al ritiro.

Mago dei calci di punizione, Juninho ha incantato al Lione e al Vasco. Pirlo lo ha definito "un direttore d'orchestra con la bacchetta tra i piedi".

Campione del Mondo nel 1994 con il Brasile, Romario è uno degli attaccanti più prolifici della storia: oltre 1000 i goal segnati in carriera.

Inizialmente giocatore di basket, ha poi virato rapidamente sul suo grande amore: il calcio, con il sogno di giocare nel Partizan.

Le più iconiche, ovvero non necessariamente le più belle e nemmeno le più decisive.

L'allora attaccante del Perugia firmò l'eliminazione dell'Italia ai Mondiali del 2002: Luciano Gaucci decise di non riscattarlo.

Prima di sedersi in panchina, il portoghese ha inseguito il sogno di diventare calciatore: dal Rio Ave alle serie inferiori, fino al ritiro a 24 anni.

A 15 anni gli hanno detto che non poteva più giocare a calcio, ma Florian Thauvin non si è mai arreso. Ha vinto due Mondiali e ha cambiato vita.

L'ex Lazio ha fatto segnare il record con 4 goal in una gara nel febbraio 2017: "Ho preso pallone, maglietta e pantaloncini, ci farò un quadro".

Considerato l'erede di Ronaldinho, Kerlon va all'Inter nel 2008 senza mai giocare. A 29 anni l'addio al calcio: "Sono stato battuto dagli infortuni".

Roberto Carlos Sosa protagonista nella rinascita del Napoli: in 4 stagioni, aiuta a riportare gli azzurri dalla C alla Serie A. Nel segno di Diego.

Poco continuo in Europa, al Parma verrà ricordato per una rete bucata in amichevole. È tornato all'Atletico Nacional dopo 7 anni al Monterrey.