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Man Utd didn't rotage enough Amorim KeaneGetty

L'ultima spiaggia del Manchester United è contro il Lione: vincere l'Europa League sarebbe la salvezza sportiva ed economica

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Il tennista Rory McIlroy, domenica, non è stato l'unico irlandese al centro delle attenzioni. Anche Roy Keane ha dato vita al proprio show, prendendosela con il Manchester United dopo la sconfitta per 4-1 contro il Newcastle. L'ex capitano dei Red Devils c'è sempre quando lo United perde, il che accade regolarmente da diverso tempo, e dopo il ko del St. James' Park aveva molte frecce al proprio arco.

Keane ha avuto ragione nel criticare il portiere Altay Bayindir e nel dichiarare che la squadra di Ruben Amorim era "debole mentalmente e fisicamente", denunciando la sua mancanza di capacità realizzativa e sostenendo di non vedere alcun segno di progresso.

Ma in un aspetto l'ex capitano era completamente fuori strada: quando ha dimostrato di non aver compreso come mai lo United avesse un occhio già puntato sulla partita contro il Lione, gara di ritorno dei quarti di finale di Europa League in programma giovedì.

Non c'era dubbio che i Red Devils fossero più concentrati sulla partita europea, ancora in perfetto equilibrio dopo il 2-2 scaturito in Francia la scorsa settimana. E nessuno può biasimarli: si tratta dell'ultimissima spiaggia di una stagione completamente da dimenticare.

  • Roy KeaneGetty

    Scegliere le partite

    Keane, dopo la gara contro il Newcastle, pensava che United stesse mancando di rispetto alla Premier League, dichiarando che i Red Devils avrebbero in ogni caso potuto battere il Lione senza troppe difficoltà.

    "Sono già 14 sconfitte in campionato e continuiamo a trovare scuse per questa squadra. Troppi giocatori non hanno voglia di correre in questa squadra", ha detto Keane su Sky Sports.

    "Speriamo che giochino bene giovedì, non parlano d'altro - ha proseguito - Il Lione è sesto in campionato, mi aspetto che lo United lo batta. Sul fatto di scegliere le partite, quando giochi per il Manchester United devi pensare che ogni partita sia importante e devi dare il massimo. Non devi essere una squadra di serie C, devi giocare ogni settimana e competere per i trofei più importanti. Prima della partita si parlava solo di giovedì prossimo. E la partita di oggi? Aveva qualche significato per qualcuno?".

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  • André Onana Manchester Unitedgetty

    Sull'orlo del baratro

    È comprensibile il motivo per cui Keane fosse così sconvolto nel vedere lo United avvicinarsi alla partita con tanta trepidazione. Ai suoi tempi, Newcastle e United si contesero due titoli di Premier League e si affrontarono in una finale di FA Cup, nella quale l'irlandese fu costretto a lasciare il campo per infortunio dopo pochi minuti. Era una delle partite più importanti della stagione quando lui giocava, per cui non c'è da stupirsi che fosse così irritato nel vedere che lo United non aveva come priorità quella di battere i Magpies.

    Ma la squadra del 2025 è irriconoscibile rispetto a quella in cui giocava Keane. Mentre quel Manchester United poteva competere su molti fronti senza che Sir Alex Ferguson facesse troppi cambiamenti, ad Amorim è rimasta solo una competizione per cui lottare, e dopo gli errori di Onana all'andata la qualificazione è pure qui in bilico. Ecco perché il portoghese non può permettersi di mettere a repentaglio l'avventura in Europa League preoccupandosi troppo di quanti punti la sua squadra accumulerà da qui alla fine di maggio.

    Il percorso in Premier League dello United è già una catastrofe e un finale di stagione in crescendo non cambierà le cose. Vero, la sconfitta a Newcastle ha fatto sì che la squadra finirà la stagione con il minor numero di punti dall'inizio dell'era della Premier. Ma anche vincendo tutte le partite rimanenti, il che è improbabile, il totale sarebbe salito a 61 punti: uno scarso conforto a dei tifosi che così tanto hanno sofferto per questa stagione da incubo.

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  • Newcastle United FC v Manchester United FC - Premier LeagueGetty Images Sport

    Ultimissima spiaggia

    Vincere l'Europa League, tuttavia, farebbe un'enorme differenza. Anche se Amorim passerà alla storia come l'allenatore che ha ottenuto il minor numero di punti in Premier League (sebbene condivida l'onore con Erik ten Hag, esonerato a ottobre) e anche se rischia di portare il Manchester United al suo peggior piazzamento, il portoghese potrebbe diventare il quarto allenatore a vincere un trofeo europeo con i Red Devils dopo Sir Matt Busby, Sir Alex Ferguson e José Mourinho.

    Anche arrivare in finale concederebbe ai tifosi una giornata di divertimento a Bilbao come compensazione per una stagione con pochissimi momenti positivi. Vincere la competizione significherebbe ottenere il primo titolo europeo dopo otto anni, ma soprattutto guadagnarsi un biglietto per tornare in Champions League nonostante un campionato pessimo. Proprio come nel 2017 quando lo United seppe rifarsi del sesto posto con Mourinho arrivando in finale a Stoccolma e battendo l'Ajax per 2-0.

    Quella vittoria evitò allo United di perdere l'accesso alla Champions League per la seconda stagione consecutiva. Ora, vincere di nuovo il trofeo è l'unico modo per evitare di perdere la massima competizione europea per due anni consecutivi per la prima volta da quando è stata istituita. Non solo: è l'unica possibilità per i Red Devils di assicurarsi un posto in Europa, dopo le eliminazioni da FA Cup e Carabao Cup e il tremendo piazzamento in campionato.

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  • UEFA Champions League TrophyGetty

    123 milioni di euro in palio

    Oltre all'orgoglio e alla gloria che derivano dalla vittoria dell'Europa League e dal ritorno in Champions League, c'è anche un bel po' di denaro in palio. Il solo raggiungimento delle semifinali vale altri 2,8 milioni di euro per lo United. Raggiungere la finale e perdere frutterebbe al club 4,6 milioni di euro, mentre alzare il trofeo a Bilbao gli farebbe guadagnare 8,6 milioni di euro. Vincere l'Europa League, dunque, vale 11,4 milioni di euro, quasi la stessa cifra che il club intascherà per il suo controverso tour post stagionale in Asia.

    E poi ci sono le entrate della Champions League, un montepremi totale di 2,4 miliardi di euro. Il Manchester United guadagnerebbe 18,6 milioni di euro per l'accesso alla fase a gironi, dove giocherebbe otto partite e avrebbe la possibilità di intascare 2,1 milioni di euro per ogni vittoria e 900.000 euro per ogni pareggio. Arrivare agli ottavi di finale, un obiettivo realistico, farebbe guadagnare allo United 11 milioni di euro. In sostanza, vincere l'Europa League e arrivare agli ottavi di finale della prossima Champions League vale fino a 57,8 milioni di euro in entrate legate alle prestazioni, più guadagni extra (il valore dei mercati televisivi, calcolato in circa 40 milioni di euro) e maggiori entrate nei giorni delle partite - per un valore di circa 23 milioni di euro - grazie ad almeno cinque partite in casa in più.

    Ecco dunque che vincere l'Europa League potrebbe rappresentare un trampolino di lancio per guadagnare più di 120 milioni di euro, una cifra estremamente significativa per un club in gravi difficoltà finanziarie e vicino a infrangere le regole di redditività e sostenibilità della Premier League. Il Manchester United potrebbe anche attrarre giocatori di maggior calibro nella finestra di mercato estiva, visto che tutti aspirano a giocare in Champions League. Vincere l'Europa League potrebbe essere dunque la chiave per battere il Chelsea e aggiudicarsi Liam Delap, o convincere Matheus Cunha a trasferirsi all'Old Trafford invece che all'Anfield Road o all'Emirates Stadium.

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  • Jose Mourinho Man Utd 2017Getty

    Come con Mourinho

    Considerando quanto denaro sarebbe in palio se la squadra dovesse arrivare fino in fondo in Europa League, la scelta di Amorim di cambiare diversi effettivi domenica non va biasimata. Il portoghese ha apportato cinque cambi rispetto alla squadra che aveva pareggiato 2-2 a Lione, facendo riposare Onana, Maguire, Dorgu, Hojlund e Casemiro. Ma ha comunque schierato i giocatori che avevano più bisogno di riposo, come Bruno Fernandes, Dalot e Garnacho, tutti con 50 partite o più partite già giocate in questa stagione.

    Mentre si stava preparando per la semifinale di ritorno di Europa League contro il Celta, nel 2017, José Mourinho fece otto cambi per una partita contro l'Arsenal. La sua squadra perse 2-0 e l'allenatore replicò così: "Ovviamente sapevamo di non essere al massimo della nostra potenza. Ma è una mia decisione. Vogliamo provare a vincere l'Europa League: è più importante che finire quarti".

    Anche se avessero battuto il Newcastle, cosa improbabile anche con una squadra al completo, il massimo che i Red Devils avrebbero potuto realisticamente ottenere era il decimo posto, a patto che il Bournemouth perdesse diversi punti. E se per Mourinho vincere l'Europa League era più importante che finire quarti, allora oggi è molto più importante che finire decimi.

  • Newcastle United FC v Manchester United FC - Premier LeagueGetty Images Sport

    Tutto porta a giovedì

    Amorim è stato meno ottimista di Mourinho, ma ha anche chiarito di non avere rimpianti per le proprie scelte e di pensare già al Lione. "Analizzeremo la partita, ma dobbiamo concentrarci su quella successiva. Questa non possiamo cambiarla. La prossima è fondamentale per noi. Concentriamoci sulla prossima, per giocare meglio e vincere".

    Bruno Fernandes ha detto: "Non ho bisogno di crederci. Ho bisogno di vedere cosa abbiamo fatto in passato: nei momenti difficili abbiamo fatto grandi prestazioni contro grandi club. Lì probabilmente giochiamo il nostro miglior calcio, nelle partite decisive dove tutti ci guardano, e col Lione sarà una di queste: una grande squadra in Francia, una squadra con molta storia nelle competizioni europee. Ma noi siamo il Manchester United".

    Il Manchester dovrà cambiare rotta, insomma, se vorrà tornare ad essere una forza dominante e avvicinarsi anche solo un po' a ciò che hanno fatto Keane e compagni. Ma in questo momento l'Europa League è il suo livello, e battere il Lione è l'unica cosa che conta. Se giovedì andrà in semifinale, nessun tifoso penserà a ciò che è successo a Newcastle. Anzi: tutti saranno grati ad Amorim e alle sue scelte.

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