Il tennista Rory McIlroy, domenica, non è stato l'unico irlandese al centro delle attenzioni. Anche Roy Keane ha dato vita al proprio show, prendendosela con il Manchester United dopo la sconfitta per 4-1 contro il Newcastle. L'ex capitano dei Red Devils c'è sempre quando lo United perde, il che accade regolarmente da diverso tempo, e dopo il ko del St. James' Park aveva molte frecce al proprio arco.
Keane ha avuto ragione nel criticare il portiere Altay Bayindir e nel dichiarare che la squadra di Ruben Amorim era "debole mentalmente e fisicamente", denunciando la sua mancanza di capacità realizzativa e sostenendo di non vedere alcun segno di progresso.
Ma in un aspetto l'ex capitano era completamente fuori strada: quando ha dimostrato di non aver compreso come mai lo United avesse un occhio già puntato sulla partita contro il Lione, gara di ritorno dei quarti di finale di Europa League in programma giovedì.
Non c'era dubbio che i Red Devils fossero più concentrati sulla partita europea, ancora in perfetto equilibrio dopo il 2-2 scaturito in Francia la scorsa settimana. E nessuno può biasimarli: si tratta dell'ultimissima spiaggia di una stagione completamente da dimenticare.

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