Arsenal, appuntamento col destino: eliminare il Real Madrid per una nuova dimensione europea

L'approdo ai quarti nel 2009/2010 non poteva far pensare a sette eliminazioni di fila successive agli ottavi e allora, se in Europa vuoi essere preso sul serio, devi eliminare una rivale più forte.

Il ciclo Wenger ha viaggiato su un'inerzia divenuta consuetudine: montagne russe e qualificazioni Champions strappate in extremis. Ecco perché la storia va cambiata, azzerando anche il corso targato Unai Emery.

Con Mikel Arteta, dopo qualche stagione di assestamento e delusioni forti, quest'anno il ritorno al top è realtà e il quarto d'andata col Real lo ha dimostrato. I londinesi hanno giocato col giusto coraggio, trascinati da un Emirates bollente: risultato? 3-0, un Declan Rice superbo e Merino ad apporre la ciliegina su una torta da favola.

L'Arsenal andrà al Bernabeu con 3 goal di vantaggio, ma la storia rende il gap minimo poiché contro c'è una corazzata capace di ribaltare scenari che sembravano impossibili ed un club spesso dissoltosi sul più bello. Questione di DNA opposti insomma, che rendono ancora aperto il discorso qualificazione.

Battere il Real Madrid 3-0 non è un'impresa facile, ma eliminarlo dalla Champions rappresenterebbe un messaggio enorme a tutto il mondo del calcio. L'Arsenal, a prescindere dall'eventuale vittoria o meno della Coppa, non sarebbe più considerato perdente.

Mandare a casa la squadra di Ancelotti aprirebbe anche nuovi orizzonti in ottica mercato (viste le mire per i vari Nico Williams, Alexander Isak e Viktor Gyokeres), aumentando l'appeal di una squadra seconda in Premier e nel caso capace di arrivare in semifinale di Champions buttando fuori i Blancos.

Il Real Madrid in passato ha già completato molte rimonte, ma nell'era della Champions League mai una di tre goal. Tuttavia, ha ribaltato un 4-1 contro il Derby County nel 1975/76 nella vecchia Coppa dei Campioni.

Bellingham e una bandiera come Toni Kroos hanno caricato l'ambiente e la squadra con dichiarazioni ad effetto, inoltre il cuore pulsante del tifo madrileno ha promesso sostegno incondizionato in un Bernabeu che si preannuncia di fuoco.

L'Arsenal, che ha raggiunto l'unica finale di Champions nel 2006 (persa 3-1 col Barcellona a Parigi), non deve lasciare che il peso della storia li offuschi bensì occorre sfruttare ciò per costruirsi un futuro migliore e dimostrare al pianeta che questo club è di ben altra pasta. Eliminare il Real in questo modo, potrebbe non capitare più.