Il tempo sta per scadere per Ange Postecoglou. Se il suo Tottenham non riuscirà a qualificarsi per le semifinali di Europa League battendo l'Eintracht Francoforte questa sera, quasi certamente non sarà più alla guida della squadra nella stagione 2025/26. E potrebbe ritenersi fortunato anche solo a concludere la stagione in corso.
Nessuno voleva che finisse così. Dopo i primi mesi di Postecoglou alla guida degli Spurs, sembrava impossibile arrivare a questa situazione. C'è stato un periodo in cui l'"Ange-mania" dominava il Paese e il suo Tottenham ricordava vagamente gli Harlem Globetrotters del basket. Ora, però, sembra essere passata un'intera era.
Postecoglou aveva già espresso la sua fiducia nel ribaltare la tendenza nel momento negativo del Tottenham, dichiarando di essere abituato a vincere trofei nella sua seconda stagione. Eppure ora si trova ad affrontare la stessa situazione che ha portato all'addio di Antonio Conte, José Mourinho, Nuno Espirito Santo e Mauricio Pochettino. Tre di questi nomi sono stati esonerati per la gioia dei tifosi, mentre uno spicca ancora oggi come un caso a sé stante.
L'esonero di Pochettino nel novembre 2019, meno di sei mesi dopo aver guidato il Tottenham alla sua prima e unica finale di Champions League è ancora un tema controverso tra tifosi e critici. Non c'è dubbio che il messaggio dell'argentino nello spogliatoio non fosse recepito nel modo giusto e che lui apparisse in qualche modo esausto, ammettendo prima della sconfitta contro il Liverpool a Madrid che avrebbe lasciato il posto se gli Spurs avessero vinto il trofeo, ma quello è stato il primo segnale di difficoltà che il club ha incontrato durante gran parte dei suoi cinque anni di permanenza.
Inoltre, Pochettino era disponibile a tornare nel 2023, quando invece goi Spurs hanno cambiato rotta e hanno scelto Postecoglou, con l'argentino che ultimamente ha rivelato che in quella circostanza desiderava tornare al Tottenham.
Gli Spurs pensavano di aver chiuso questo capitolo con l'ottimo approccio dell'australiano, ma ora si ritrovano in una crisi più profonda che mai. E la sensazione è che gli ultimi due anni siano stati sprecati.








