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Claudio Ranieri Roma GFXGOAL

Claudio Ranieri, altro che "Normal One": un altro miracolo alla Roma dopo Leicester e Cagliari

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Nonostante la straordinaria serie positiva della Roma, Claudio Ranieri non ha alcun ripensamento sulla sua decisione di lasciare la panchina alla fine della stagione e passare nella posizione di direttore della squadra con cui ha giocato più di 50 anni fa.

Ranieri già adesso sta svolgendo un ruolo chiave nella ricerca del suo successore e, dopo la settima vittoria consecutiva in Serie A contro il Lecce, a Ranieri è stato chiesto su Sky Sport se stesse cercando un allenatore simile a lui.

Senza esitare, ha risposto: "Un altro Ranieri non esiste!". Una battuta, ovviamente. Ma neanche tanto.

Ranieri è unico, una figura universalmente amata nel mondo del calcio, protagonista di miracoli che i più celebrati tecnici come Pep Guardiola non sono mai riusciti a realizzare.

Secondo l'allenatore romano non esiste una formula segreta per il suo successo. "Nessuno ha una bacchetta magica", dice Ranieri. Eppure, a 73 anni, sta scrivendo quello che potrebbe essere il perfetto capitolo conclusivo di una vera favola calcistica.

  • "HO DECISO DI ANDARMENE"

    La storia, ovviamente, doveva concludersi in Sardegna la scorsa estate.

    Circa 33 anni dopo aver incredibilmente salvato il Cagliari dalla retrocessione in Serie B, ha ripetuto l'impresa con una vittoria per 2-0 contro il Sassuolo il 19 maggio.

    Ciò che ha reso l'impresa ancora più grande è stato il fatto che Ranieri aveva offerto le sue dimissioni nel febbraio 2024, con gli isolani al 19° posto in classifica in Serie A dopo 14 sconfitte in 24 partite.

    I giocatori del Cagliari, però, lo hanno convinto a continuare, tanto era incrollabile la loro fiducia nel loro allenatore, e così al fischio finale del Mapei Stadium, Ranieri è stato sopraffatto dalle lacrime.

    Gli restava ancora un anno di contratto con i rossoblu, ma sembrava che l'uomo che aveva portato il Leicester City al più incredibile trionfo nella storia del calcio non avesse più nulla da dare.

    "Ho deciso di andarmene adesso ed è la cosa giusta da fare", aveva detto Ranieri in un video pubblicato dal Cagliari. "Lo faccio a malincuore perché è stata una decisione difficile e dolorosa, ma penso che sia quella giusta".

    Il ritiro di Ranieri non è durato a lungo, però.

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  • Dan Friedkin Ryan FriedkinGetty Images

    L'ANIMA FREDDA DELLA ROMA

    Dopo sole quattro partite della stagione 2024-25, la Roma ha esonerato la leggenda del club Daniele De Rossi, che aveva fatto un buon lavoro dopo il tumultuoso passaggio di José Mourinho.

    Una decisione discutibile, come quella di nominare Ivan Juric come successore di De Rossi. Il croato è durato meno di due mesi, licenziato dopo quattro sconfitte in cinque partite di campionato.

    Ranieri, ormai in pensione, aveva criticato pubblicamente il modo in cui veniva gestita la squadra della sua città natale. "La Roma sembra avere un'anima fredda e senza personalità", le sue parole a RAI Radio 1.

    "Non ho capito cosa abbiano fatto con De Rossi. Quando lo confermi con un contratto triennale, dici al mondo che stai costruendo una nuova squadra. A quel punto, devi dare tempo all'allenatore, non puoi licenziarlo dopo quattro turni.

    "Alla Roma manca una figura di riferimento. Non si possono incolpare i Friedkin perché hanno investito molti soldi, ma stanno dimostrando che i soldi non sono tutto.

    "All'interno del club manca un punto di riferimento."

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  • "ROMA, LA MIA VITA"

    Forse le parole di Ranieri hanno toccato le corde dei Friedkin, che dopo aver esonerato Juric hanno chiesto proprio a Ranieri di prendere il suo posto.

    Ranieri aveva già rifiutato offerte da parte di diversi altri club per riprendere la carriera di allenatore o accettare ruoli di consulenza, compresa quella del Chelsea, ma sentiva di non poter dire di no alla squadra che aveva sostenuto fin da ragazzo.

    "La Roma è la mia vita", ha spiegato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport. "E ora che ho più esperienza, sono vaccinato contro ogni situazione! Ma è anche la realizzazione di un sogno d'infanzia, per uno che stava in Curva Sud".

  • Manchester United v Fulham FC - Premier LeagueGetty Images Sport

    IL NORMAL ONE

    Ovviamente, dicono che non si dovrebbe mai tornare nel calcio e la Roma era in condizioni peggiori di quelle in cui l'aveva trovata Ranieri all'inizio dei suoi due precedenti mandati.

    I giallorossi occupavano il dodicesimo posto in classifica con soli 13 punti nelle prime 12 partite, il peggior inizio di stagione dal 1979. Con i tifosi in aperta contestazione nei confronti della proprietà ma anche della squadra.

    L'impatto di Ranieri non è stato immediato, almeno non in termini di risultati, con la Roma che ha perso tre delle prime quattro partite sotto la sua guida. Ma la sua visione positiva ha creato un netto contrasto con tutta la negatività che circondava il club.

    Come ha sottolineato l'agente di Ranieri, Pietro Chiodi, sul Corriere dello Sport, in meno di un anno la Roma è passata da "'The Special One' a 'The Normal One'", il che significa che l'attenzione si è spostata dal dare la colpa agli altri per le sconfitte al concentrarsi esclusivamente su ciò che si poteva migliorare per iniziare a vincere più partite.

    "L'impegno c'era", ha detto a DAZN dopo la sconfitta per 2-0 a Como il 15 dicembre. "Abbiamo dato il massimo, ma non è bastato. C'era qualche incertezza, ma dobbiamo andare avanti con la voglia di portare la Roma sempre più in alto in classifica".

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  • L'OBIETTIVO DI RANIERI

    La Roma non perde una partita di campionato dalla trasferta di Como e ha conquistato 21 punti su 27 dall'inizio dell'anno. Un bottino che ha permesso ai giallorossi di scalare la classifica fino al sesto posto.

    Contro la Juventus è arrivato un pareggio che, se ha interrotto la striscia di sette vittorie consecutive, dall'altro ha permesso alla Roma di continuare la sua striscia positiva.

    Ma come ha fatto Ranieri a risollevare la Roma in così poco tempo? Beh, come ha detto lui stesso, non è esattamente la prima volta.

    "Tendo a essere chiamato in situazioni problematiche nei club e cerco di portare serenità, un'etica del duro lavoro e di ripristinare un po' di fiducia", ha detto a DAZN.

    Anche l'utilizzo completo della rosa a sua disposizione ha aiutato. Ad esempio, Mats Hummels e Leandro Paredes avevano giocato poco o nulla nei primi tre mesi della stagione, ma sono stati regolarmente impiegati da Ranieri (in particolare Paredes).

    "Mi è sembrato logico far giocare due vincitori della Coppa del Mondo", ha sottolineato Ranieri.

  • ORA UN NUOVO ALLENATORE

    L'allenatore merita un grande riconoscimento per aver risollevato il morale di Lorenzo Pellegrini e Bryan Cristante, entrambi presi di mira dagli ultras insoddisfatti all'inizio della stagione.

    Ranieri ha anche messo a segno un colpo da maestro nella gestione dei giocatori, schierando Pellegrini nel derby del 5 gennaio con la Lazio. Il centrocampista ha segnato il primo goal nella vittoria per 2-0, che ha notevolmente risollevato il suo morale e quello di tutta la squadra, preservando al contempo il record del suo allenatore nei derby di Roma.

    Ranieri ha anche lentamente risollevato il morale di Artem Dovbyk, che ha segnato tre volte nelle ultime cinque partite di campionato dopo un periodo complicato e ha riposto la sua fiducia nei giovani Matias Soule (21) e Tommaso Baldanzi (22).

    Forse l'impresa più impressionante di Ranieri è stata quella di mettere a posto una difesa che veniva brutalmente messa a nudo ogni settimana sotto Juric, dato che la sua Roma ha subito solo due goal nelle ultime otto partite.

    Visto il sorprendente cambio di rotta, a Ranieri viene ora regolarmente chiesto se ci sia la possibilità di un altro cambio di programma. Ma la decisione stavolta sembra presa: "Io già avevo smesso lo scorso anno e ho detto no a tante squadre. Sono tornato solo per la Roma e lo avrei fatto per il Cagliari. Quando è andato via De Rossi ero quasi sollevato che avessero scelto Juric.Vorrei viaggiare, prima di morire ho voglia di vedere il mondo oltre il calcio. Il Big Ben per me ha detto stop ed è giusto che io smetta ora. Il mio ruolo il prossimo anno? Io sarò un consigliere di Friedkin e non un dirigente, spero che lui abbia fiducia cieca in me".

    E per quanto riguarda il suo successore? Ranieri dice che spera solo di trovare "qualcuno più giovane di me!" Soddisfare questo requisito non dovrebbe essere troppo difficile, ma la Roma non deve nemmeno tentare di trovare un sostituto che sia simile a lui.

    Perché la miracolosa rinascita della Roma non ha fatto altro che ricordarcelo: non ci sarà mai un altro Ranieri.

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