Il Leeds di Gnonto sta di nuovo andando in pezzi? La promozione in Premier League rischia di sfumare

Il successo per 3-1 contro il principale rivale per la promozione, lo Sheffield United, a Bramall Lane, aveva permesso al Leeds di portarsi a cinque punti dalla vetta e a +7 dal terzo posto, occupato dal Burnley.

Farke, tuttavia, ha rifiutato di lasciarsi trasportare dall'entusiasmo. "Ogni singolo punto ci avvicina al traguardo che vogliamo raggiungere, ma bisogna continuare a lottare", ha dichiarato nella conferenza stampa post-partita. "In questo campionato tutto può cambiare rapidamente e può dare una mano un po' di fortuna".

Il tono sommesso della voce di Farke aveva molto a che fare con l'infortunio Ethan Ampadu, che non aveva partecipato alla trasferta a Sheffield dopo essersi fatto male a un ginocchio. Il tecnico del Leeds ha poi aggiunto, sollecitato da una richiesta di aggiornamenti sulle condizioni dell'ex centrocampista del Chelsea: "Non sarà disponibile almeno per le prossime partite. Praticamente non ha perso un minuto la scorsa stagione. È un duro colpo per noi. Forse è per questo che non abbiamo iniziato bene l'incontro".

In effetti, il Leeds ha sentito la mancanza di Ampadu più di quanto forse anche Farke avrebbe potuto immaginare nelle tre partite successive. I 'Bianchi' sono stati bloccati sull'1-1 in casa dal West Bromwich, prima di perdere la loro imbattibilità nel k.o. per 1-0 contro il Portsmouth a Fratton Park.

La vittoria sul Millwall ha risollevato un pò il morale, poi il Leeds è poi arrivato a Loftus Road per cercare di esorcizzare i fantasmi della scorsa stagione, ma alla fine è arrivato solo un 2-2 in rimonta. Tuttavia, quel punto è stato sufficiente per permettere al Leeds di arrivare alla pausa internazionale di marzo in testa alla classifica del campionato per il secondo anno consecutivo.

Il Leeds è stato anche rinvigorito dal rientro anticipato di Ampadu e ci si aspettava una chiusura del mese in bellezza contro lo Swansea. Le premesse sembravano ancora migliori quando Brenden Aaronson ha siglato il vantaggio dopo soli 35 secondi, con il centrocampista statunitense a segnare da distanza ravvicinata dopo una mischia in area di rigore.

Ma invece di completare l'opera, il Leeds si è dimostrato titubante: Meslier ha fatto il buono e il cattivo tempo, parando un rigore e sbagliando l'uscita sul pareggio firmato da Darling.

Nel finale è successo di tutto: prima il 2-1 da subentrato di Gnonto all'86', poi il definitivo 2-2 di Vipotnik a sancire la beffa per il Leeds.

Più di un'incertezza in stagione per Meslier, finito in diverse occasioni sul banco degli imputati per alcuni errori decisivi al fine del mancato raggiungimento della vittoria.

Tante prestazioni non convincenti che hanno indotto Farke a cambiare tra i pali affidandosi a Darlow, attuale numero 1 del Galles in campo 52 volte in Premier League con la maglia del Newcastle tra il 2014 e il 2023.

Anche Aaronson continua a non incidere sottoporta: l'americano è rimasto nell'orbita dell'undici titolare anche a causa del mancato arrivo di Buendia a gennaio, approdato poi al Bayer Leverkusen.

Gnonto è l'ovvia alternativa ad Aaronson, ma si ha la sensazione che italiano non abbia ancora convinto del tutto Farke, complice la presentazione di una richiesta di trasferimento. Questa mossa poco saggia ha portato Farke a escludere Gnonto per due settimane, e il ventunenne non ha ancora riconquistato la piena fiducia del suo allenatore.

È comprensibile, soprattutto perché il livello di applicazione di Gnonto è ancora leggermente inferiore allo standard richiesto, anche se nelle sue giornate migliori sa come trascinare il Leeds alla vittoria: sarebbe preferibile, insomma, che l'ex Inter restasse in campo più dei canonici dieci minuti finali, soprattutto nelle partite tirate e in bilico.

Il Leeds è ancora a due punti dal leader del campionato, lo Sheffield United, ma è in vantaggio sul Burnley solo per una questione di differenza reti. C'è il rischio concreto, insomma, che il Leeds scivoli di nuovo in zona play-off e, se ciò dovesse accadere, le critiche si concentreranno sulla sua mancanza di acquisti a gennaio.

Il Burnley, dal canto suo, ne ha effettuati quattro, tra cui Marcus Edwards in prestito dallo Sporting e l'esperto ex Liverpool Jonjo Shelvey, mentre Ben Brereton Diaz, Tom Cannon, Hamza Choudhury e Rob Holding sono stati tra i sette nuovi arrivi allo Sheffield United.

Nell'ambiente serpeggia un pò di malumore per la scelta dei proprietari, i 49ers Enterprises Global Football Group LLC, di dare priorità all'acquisizione dei Rangers: un annuncio soltanto da formalizzare nelle prossime settimane.

Nonostante il calo di forma preoccupante del Leeds, Farke è fiducioso che la storia non si ripeterà a maggio. "Abbiamo fatto molti, molti passi in avanti e ora c'è da fare quello finale. È sempre il più difficile", ha detto dopo il pareggio con lo Swansea. "Non c'è mai una garanzia di successo, ma ci siamo già trovati in questa situazione. So quanto sia difficile a volte essere in testa, ma so anche cosa è necessario per superare il traguardo e faremo di tutto per assicurarci che i ragazzi abbiano le migliori possibilità raggiungere l'obiettivo. Se me lo chiedete ora, sono convinto al 100% che la prossima stagione giocheremo in Premier League".

È stata una posizione coraggiosa, soprattutto considerando che il Leeds non è mai stato promosso tramite i play-off nei sei tentativi precedenti in tutte le divisioni. Sarebbe una delusione enorme se il Leeds non riuscisse a ottenere la promozione automatica, soprattutto perché Sheffield United e Burnley hanno entrambi partite più impegnative sulla carta.

Ma le cose non sono mai semplici quando si tratta della squadra più importante dello Yorkshire: Farke dovrà risolvere il problema di mentalità se vorrà davvero festeggiare la promozione in Premier League.