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Thomas MüllerGetty Images

Una leggenda anche nella sconfitta: Thomas Müller 'salvagente' del Bayern dopo il mancato rinnovo

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Uno come Thomas Müller non ha bisogno di presentazioni: 743 partite con la maglia del Bayern Monaco e 33 titoli all'attivo, tra cui due storici 'Triplete'. Nessuno come lui, detentore anche del record di presenze nella storia del club.

Nato in Baviera, è una figura di riferimento e beniamino dei tifosi: è "Unico come nessuno", come il titolo del documentario su di lui uscito recentemente.

A fine stagione, però, le strade di Müller e del Bayern si separeranno alla luce della decisione del club di non rinnovare il contratto in scadenza a giugno: per il classe 1989, però, c'è altro lavoro da compiere prima dell'addio.

  • COSA HA PORTATO ALLA SEPARAZIONE

    A metà gennaio, il direttore sportivo Max Eberl aveva lasciato il futuro di Müller nelle mani del giocatore. "Non c'è bisogno di grandi trattative per raggiungere un accordo", disse allora Eberl in vista di un possibile rinnovo del contratto in scadenza in estate. "Se lui dice che ha voglia di continuare, ci guarderemo negli occhi, esamineremo la squadra e poi andremo avanti". Müller aveva voglia di rimanere, ma alla fine non è andata così.

    Era inevitabile, però, che a un certo punto si sarebbe giunti a una separazione per motivi sportivi e finanziari. In vista del rinnovamento della rosa, quest'estate potrebbe anche essere il momento giusto per agire in tal senso: per quanto Müller sia importante in termini di leadership, a livello sportivo non ha più un ruolo di primo piano da tempo, anche se la situazione cambierà a breve a causa dell'infortunio di Jamal Musiala.

    Il passo indietro del Bayern Monaco ha lasciato però tutti di sorpresa: Müller avrebbe avuto buone ragioni per andare in rotta di collisione con il club e i dirigenti, e avrebbe avuto il sostegno dei tifosi e dell'opinione pubblica.

    Ma Müller ha rinunciato al proprio orgoglio, tenendo al contempo aperte le possibilità di un eventuale futuro al Bayern in un ruolo diverso.

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  • IN CAMPO ANCHE NEL MONDIALE PER CLUB

    Nel suo comunicato, Müller ha confermato in tutta onestà che avrebbe voluto prolungare il contratto per un altro anno, ma che il club non gli aveva offerto un nuovo accordo. "Anche se questo non corrispondeva ai miei desideri personali, è importante che il club segua le proprie convinzioni", ha scritto. "Rispetto questa decisione". Ha poi guardato avanti, alla lotta per il campionato e al sogno di una finale di Champions League in casa.

    30 minuti dopo la pubblicazione delle sue dichiarazioni, il Bayern ha fatto lo stesso. In un comunicato stampa, il club ha annunciato che Müller (grazie a un nuovo mini-contratto) parteciperà anche al Mondiale per Club negli Stati Uniti e godrà di una partita d'addio (già garantita contrattualmente).

    Il presidente Herbert Hainer, il presidente del consiglio di amministrazione Jan-Christian Dreesen, il direttore sportivo Eberl e il direttore sportivo Christoph Freund hanno inoltre tessuto le lodi di Müller. Tuttavia, come previsto, nel comunicato non viene menzionato colui le cui valutazioni avrebbero interessato di più: il patron Uli Hoeneß.

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  • Hoeneß EberlImago Images

    DISACCORDI IN DIRIGENZA?

    Secondo le ultime indiscrezioni, sarebbero soprattutto Hoeneß e il consiglio di sorveglianza da lui controllato a essere responsabili del fatto che Müller non abbia ottenuto un nuovo contratto. Le preoccupazioni di Hoeneß per la situazione finanziaria del Bayern Monaco accompagnano il direttore sportivo Max Eberl sin dal suo insediamento nel marzo 2024, e limitano il suo margine di manovra.

    Recentemente, ci sono state voci - smentite con fervore dal Bayern - su presunte tensioni tra Hoeneß ed Eberl, persino su una possibile separazione. A tal proposito, si parla di Ralf Rangnick, Mario Gomez e Markus Krösche come possibili successori.

    Il consiglio di sorveglianza è già intervenuto in occasione dei costosi rinnovi di Alphonso Davies e Joshua Kimmich, ritirando le offerte contrattuali negoziate. Alla fine, la dirigenza sportiva di Eberl, indebolita da questo intervento, ha comunque prevalso. Nel caso di Müller, non è stata nemmeno presentata una proposta al giocatore.

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  • 'SALVAGENTE' CONTRO L'INTER

    Al netto delle questioni burocratiche e dirigenziali, Müller tornerà utilissimo a Kompany per una causa di forza maggiore: l'infortunio rimediato da Jamal Musiala, che salterà sia l'andata che il ritorno dei quarti di Champions League contro l'Inter.

    Al centro della trequarti nel 4-2-3-1 stazionerà proprio il classe 1989, in appoggio alla punta Kane: uno degli ultimi balli col club della sua vita, dove potrebbe tornare con una veste diversa in un futuro neanche troppo lontano. Dirigenza permettendo.

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