A metà gennaio, il direttore sportivo Max Eberl aveva lasciato il futuro di Müller nelle mani del giocatore. "Non c'è bisogno di grandi trattative per raggiungere un accordo", disse allora Eberl in vista di un possibile rinnovo del contratto in scadenza in estate. "Se lui dice che ha voglia di continuare, ci guarderemo negli occhi, esamineremo la squadra e poi andremo avanti". Müller aveva voglia di rimanere, ma alla fine non è andata così.
Era inevitabile, però, che a un certo punto si sarebbe giunti a una separazione per motivi sportivi e finanziari. In vista del rinnovamento della rosa, quest'estate potrebbe anche essere il momento giusto per agire in tal senso: per quanto Müller sia importante in termini di leadership, a livello sportivo non ha più un ruolo di primo piano da tempo, anche se la situazione cambierà a breve a causa dell'infortunio di Jamal Musiala.
Il passo indietro del Bayern Monaco ha lasciato però tutti di sorpresa: Müller avrebbe avuto buone ragioni per andare in rotta di collisione con il club e i dirigenti, e avrebbe avuto il sostegno dei tifosi e dell'opinione pubblica.
Ma Müller ha rinunciato al proprio orgoglio, tenendo al contempo aperte le possibilità di un eventuale futuro al Bayern in un ruolo diverso.