Storie

Il gioiello del Barcellona è cresciuto esponenzialmente negli ultimi dodici mesi ed ora sembra destinato a diventare un giocatore generazionale.

Nel 2008 l'attaccante del City era il brasiliano, ai tempi record di spesa del club. In patria, gloria e guai extracampo: "Ho perso il controllo".

Preso nel 2016 dall'Ecuador come grande speranza, l'ex Independiente Del Valle si è ritrovato tra un prestito e l'altro. Oggi gioca in patria.

Come ogni anno NXGN vi porta alla scoperta delle giovani calciatrici più talentuose del calcio femminile: ecco le migliori 25, selezionate da GOAL.

Considerato da giovanissimo uno straordinario talento, Aleksandr Kokorin ha visto la sua carriera frenata da scandali ed enormi errori.

Tecnica, estro, fantasia e un mancino speciale: Franco Brienza ha incantato in provincia e vestito la maglia azzurra. Il meglio tra Palermo e Bari.

Alessandro Nesta è stato il capitano dell'ultima Lazio scudettata ('99/2000), eppure stava per andare alla Roma: "Ci fu un'offerta, ma papà disse no".

Romano e romanista, Carlo Mazzone è stato un grande allenatore: ha guidato 12 squadre e stabilito il record di panchine nel massimo campionato.

È stato un portiere affidabile e carismatico: Sebastien Frey ha giocato per 15 anni in Serie A con Verona, Inter, Parma, Fiorentina e Genoa.

18 marzo 2010: una rimonta impossibile, clamorosa. La Juve di Del Piero e Trezeguet pensava di avere già la qualificazione in tasca. Ma si sbagliava.

Nel 2009 Dzeko e Grafite superarono ogni record. Magath si affidò a Barzagli in una squadra che aveva anche un altro campione del mondo come Zaccardo.

Ha vinto in Italia e all'estero e ha guidato due Nazionali, facendo l'allenatore per 40 anni: Giovanni Trapattoni, una vita in panchina.

Attaccante nato, come si definiva, Borgonovo ha segnato tanti goal e ha trionfato col Milan in Europa e nel Mondo. La SLA se l'è portato via nel 2013.

Dotato di una velocità straordinaria, è un fenomeno nell’arte del dribbling: ora il suo obiettivo è quello di esordire agli ordini di Guardiola.

Joachim Björklund giocò un anno a Vicenza, poi anche a Venezia. Nel '96 il rifiuto alla Juve: "Volevano farmi andare a scadenza, non era giusto".

È il prodotto del vivaio del Cagliari che ha girato di più il mondo: Festa ha giocato anche in Premier League e oggi è allenatore.

La stella del Napoli sarà uno dei giocatori più ambiti in sede di calciomercato, ma tra tante potrebbe essere il PSG la soluzione ideale.

Il francese ha collezionato in bianconero 3 presenze e 0 goal per un totale di 45'. Un matrimonio che non ha lasciato né il segno né rimpianti.

Pagato 30 miliardi, Vampeta rimase all'Inter per metà stagione collezionando solo una gara in A. Poi l'addio in cambio di un giovanissimo Adriano.

Luca Bucci è stato tra i migliori portieri della sua generazione. Idolo a Parma e Torino ha avuto un rapporto particolare con la Juventus.

Era una promessa del baseball e aveva ricevuto un'offerta per giocare in America: Bruno Conti diventerà invece una leggenda della Roma e dell'Italia.

Igor Zaniolo è stato il classico bomber di provincia. Non è mai arrivato in Serie A, ma nel corso della carriera l’ha sfiorata più volte.

Gioiello del Valencia di Cuper, sogno di mercato di Milan e Inter, frenato al Barça da un ginocchio dannato: Gerard, parabola di una stella cadente.

Giampiero Pinzi è il giocatore che ha ricevuto più cartellini gialli in Serie A: storia di un calciatore e della sua grinta.

Nel 2011/2012 il 20enne Alessandro Florenzi passa al Crotone: 4 ruoli, 11 reti e miglior giovane del campionato. La Roma lo controriscatterà.

A Roma ha lasciato un coro a ritmo di Lambada e poco più. Un regalo dalla Juve che si è rivelato un pacco: eppure Shabani Nonda è stato più di questo.

Rimasto senza squadra a 27 anni, la carriera di Paramatti cambia con la chiamata di Oriali: cinque stagioni al Bologna fino allo Scudetto con la Juve.

La carriera fin qui sfortunata di M'Baye Niang: da "nuovo Henry" a giocatore giramondo. Tra treni persi e pali presi in pieno.

La storia di uno degli ultimi centravanti "di razza" della Serie A, che ha lasciato il calcio perché "non ne poteva più".