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Gabriel Martinelli GFXGetty/GOAL

Il “talento del secolo” è tornato: la rinascita di Gabriel Martinelli, anche il PSG è avvertito

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"È il talento del secolo, è un attaccante incredibile. È davvero incredibile". Parole e musica di Jurgen Klopp dopo aver visto un diciottenne Gabriel Martinelli segnare una doppietta con la maglia dell'Arsenal contro il suo Liverpool negli ottavi di finale della Carabao Cup 2019-20. "È così giovane, ma sembra già così maturo, è una vera minaccia. Non volevo mettergli addosso alcun peso, ma mi piacciono molto i calciatori bravi e lui è ovviamente uno di questi".

Nonostante le sue migliori intenzioni, però, le lusinghiere parole di Klopp hanno assunto i contorni di un pesante bagaglio da portare sulle spalle per Martinelli. Le aspettative sul brasiliano erano modeste prima di quella partita, dato che l'Arsenal aveva pagato solo 8 milioni di sterline il suo cartellino quell'estate prelevandolo dal piccolo club brasiliano Ituano, ma le parole di uno dei migliori allenatori al mondo lo hanno portato alla ribalta.

Come previsto, Martinelli si è affermato come titolare fisso all'Emirates Stadium ed è stato uno dei migiori tra i giocatori dei Gunners nella stagione 2022-23, quando la squadra è arrivata a un passo dal conquistare il suo primo titolo di Premier League in quasi vent'anni. Pochissimi difensori sono riusciti a contrastare il suo stile di gioco esplosivo e imprevedibilei, e tutto lasciava pensare che Klopp avesse avuto ragione.

Ma se facciamo un salto in avanti fino ad oggi, è giusto dire che la crescita di Martinelli si è arrestata. Per un certo periodo, il 23enne è parso quasi aver perso quella grinta che lo rendeva così bello da guardare, e secondo alcune indiscrezioni l'Arsenal sarebbe pronto addirittura a cederlo a fronte di un'offerta congrua.

Martinelli, però, non ha perso improvvisamente tutto il suo talento come capitato Charles Barkley & Co quando gli alieni hanno invaso l'NBA nel film "Space Jam". Piuttosto, il giocatore dell'Arsenal ha ancora la capacità di saper decidere le partite, come ha ricordato a tutti - compresi gli avversari della semifinale di Champions League, del Paris Saint-Germain - con le prestazioni sfornate nel corso dell'ultima settimana.

  • FBL-EUR-C1-REAL MADRID-ARSENALAFP

    "NON LA MIA STAGIONE MIGLIORE"

    Mrtinelli potrebbe essere l'elemento capace di ribaltare i pronostici sulla semifinale con il PSG e di spingere l'Arsenal verso la sua prima finale di Champions League dal 2006. Dopotutto, è stato lui a tormentare il Real Madrid al Santiago Bernabeu nella partita di ritorno dei quarti di finale dell'Arsenal, mettendo in difficoltà Lucas Vazquez prima di regalare alla sua squadra la vittoria per 2-1 con una splendida azione e un goal nel recupero.

    È stata la stessa versione di Martinelli che ha lasciato Klopp a bocca aperta quasi sei anni fa. Incredibilmente, però, quello è stato solo il suo secondo goal in Champions League in questa stagione e il primo in qualsiasi competizione dal 2-2 dell'Arsenal contro l'Aston Villa in Premier League dello scorso 18 gennaio.

    Ciò è in parte dovuto a un infortunio al bicipite femorale che lo ha tenuto fuori dai giochi per un mese e al fatto che ha dovuto sostituire agire sulla fascia in sostituzione di Bukayo Saka mentre il suo compagno di squadra era infortunato. Ma la ragione principale è stata semplicemente la mancanza di fiducia.

    Per mesi a Martinelli è sembrato mancare il ritmo, la scintilla, proprio come gli era successo anche quando aveva vissuto un periodo di digiuno di 17 partite tra marzo e settembre dello scorso anno. La fiamma è tornata ad accendersi a Madrid e i tifosi dell'Arsenal sperano che quella serata si riveli un punto di svolta nella sua carriera.

    "Non posso dire che sia la mia stagione migliore con l'Arsenal. Ma sono davvero felice. Penso che sia la serata più importante della mia carriera perché segnare al Bernabeu è fantastico e sono davvero contento della prestazione della squadra e del goal", ha dichiarato al quotidiano iPaper al suo ritorno a Londra.

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  • Ipswich Town FC v Arsenal FC - Premier LeagueGetty Images Sport

    UNO SLANCIO CRESCENTE

    Arteta ha resistito alla tentazione di far riposare Martinelli nella trasferta dell'Arsenal sul campo dell'Ipswich di domenica scorsa, nonostante si trattasse di una partita relativamente insignificante dato che il Liverpool ha già praticamente conquistato il titolo di campione d'Inghilterra. Ciò suggerisce che lo spagnolo sa bene quanto sia importante per Martinelli acquisire slancio, e la decisione ha dato i suoi frutti, dato che i Gunners hanno vinto 4-0 a Portman Road.

    Martinelli è stato una minaccia costante, costringendo Axel Tuanzebe a arretrare ogni volta che riceveva palla e spesso preferendo la linea di fondo invece di tagliare indietro per cercare un passaggio facile. Non è stata una prestazione allo stesso livello di quella al Bernabeu, ma il brasiliano ha ritrovato la sua vivacità e ha segnato per la seconda partita consecutiva.

    Poco prima della mezz'ora, Martinelli ha concluso con un preciso tiro al volo una bella azione corale, portando l'Arsenal sul 2-0 dopo essere stato servito abilmente da Mikel Merino. Ha dato il massimo per arrivare sul secondo palo prima del suo marcatore e non ha sbagliato da distanza ravvicinata, diventando il quarto giocatore più giovane a raggiungere i 50 gol con i Gunners (dopo Saka, Cesc Fabregas e Theo Walcott).

    Ora tornato nella sua solita posizione e in perfetta forma, Martinelli sta iniziando a raggiungere il massimo della forma al momento giusto. Potrebbe essere troppo tardi per le ambizioni dell'Arsenal in campionato, ma potrebbe essere il timing giusto in ambito europeo.

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  • FBL-ENG-PR-ARSENAL-SOUTHAMPTONAFP

    ARTETA PREMIATO

    Arteta è sicuramente soddisfatto della mini-rinascita di Martinelli, come ha chiarito nella conferenza stampa post-partita: "Penso che sia in ottima forma al momento, pieno di fiducia e sta arrivando in situazioni molto pericolose con ottimo tempismo, il che è bello da vedere".

    In effetti, l'Arsenal non ha bisogno di Martinelli solo per creare in fase offensiva in questo momento, ma anche per proporre qualcosa di diverso in assenza di un centravanti naturale, con Kai Havertz e Gabriel Jesus ancora fuori per infortunio. Le ultime due partite suggeriscono che può essere all'altezza della sfida.

    Martinelli è tornato ad attaccare il l'avversario e a cercare la via più diretta verso la porta, che è ciò che inizialmente lo ha reso uno dei beniamini dei tifosi. Ha dimostrato di essere in grado di tornare ad essere quello due stagioni fa, quando segnò 21 reti in tutte le competizioni.

    Arteta sta raccogliendo i frutti della fiducia riposta nell'attaccante, mentre altri lo hanno dato per spacciato troppo in fretta. Ma non fatevi illusioni: la vera prova del fuoco arriverà il 29 aprile, quando l'Arsenal ospiterà il PSG all'Emirates.

  • Kvaratskhelia Fabian Ruiz Dembele PSGGetty Images

    L'ARMA GIUSTA CONTRO IL PSG

    Battere il Real Madrid con un punteggio complessivo di 5-1 è stato un risultato impressionante, ma l'Arsenal ha semplicemente sfruttato le debolezze di un avversario disgregato e in fase di caduta.

    Il PSG rappresenterà una sfida molto più ardua. Dopo l'addio di Kylian Mbappé, i campioni di Francia si sono trasformati nella squadra più completa del continente sotto la guida di Luis Enrique, combinando tanto talento con un lavoro instancabile in tutti i reparti.

    Guidati da Ousmane Dembele, Khvicha Kvaratskhelia e Desire Doue, i campioni di Francia vantano una potenza di fuoco in grado di spazzare via qualsiasi avversario, come ha scoperto a proprie spese l'Aston Villa nel turno precedente. Ma l'Arsenal può riuscire dove la squadra di Unai Emery ha fallito.

    I Gunners sembrano ancora solidi in difesa, nonostante l'infortunio di Gabriel Magalhaes, e Arteta avrà un piano per neutralizzare la temibile linea d'attacco del PSG. Dall'altra parte del campo, l'Arsenal può causare al PSG gli stessi problemi dell'Aston Villa, se non di più, con Martinelli che sembra aver ritrovato il suo miglior livello.

    Superare giocatori del calibro di Dembele e Kvaratskhelia proietterebbe Martinelli verso nuovi traguardi nella sua carriera. Questa è la sua occasione per entrare nella cerchia dei grandi, e il talentuoso brasiliano deve coglierla al volo, altrimenti rischia di dover affrontare nuove voci sul suo futuro dopo un'altra stagione senza trofei per l'Arsenal.

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  • Athletic Club v Rangers FC - UEFA Europa League 2024/25 Quarter Final Second LegGetty Images Sport

    L'OMBRA DI WILLIAMS INCOMBE

    Se Martinelli non dovesse riuscire a concludere la stagione alla grande, potrebbe - come minimo - perdere il posto da titolare sotto nella prossima annata. Questo perché l'Arsenal è ancora interessato a Nico Williams, obiettivo di lungo corso, che ha vissuto un altro ottimo anno con l'Athletic Bilbao.

    A 22 anni, Williams è già un giocatore estremamente completo. Con il suo talento ha aiutato la Spagna a superare tutti gli avversari che hanno giocato con un blocco basso a Euro 2024, ovvero il modo in cui la maggior parte delle squadre si schiera contro l'Arsenal.

    In netto contrasto, Martinelli ha più bisogno di spazio e tempo con la palla per dare il meglio di sé. Williams ha anche costruito un ottimo rapporto con Marc Cucurella in Nazionale, cosa che gli ha consentito di fare differenza contro le difese basse, mentre Martinelli deve ancora stabilire legami simili con i suoi compagni di squadra dell'Arsenal o della nazionale brasiliana. Questo è uno dei motivi per cui Saka lo ha superato nelle gerarchie di Arteta. Nello stretto, Saka sa dialogare maggiormente Odegaard e Ben White per poi inserirsi dietro le linee avversarie.

    L'Arsenal non è stato così pericoloso sulla sinistra perché Martinelli è stato troppo facile da marcare. Per tornare intoccabile come Saka, Martinelli deve dimostrare di sapersi adattare anche nelle partite in cui gli spazi sono più ridotti.

  • martinelliGetty Images

    IL DESTINO NELLE SUE MANI

    Il destino di Martinelli è ancora nelle sue mani, e lui possiede la forza di carattere necessaria non solo per riaffermare la sua importanza per l'Arsenal, ma anche per essere all'altezza delle aspettative di Klopp come superstar di una generazione. Martinelli non ha mai ricevuto nulla in regalo: da giovane ha sostenuto quattro provini con il Manchester United, ma, come lui stesso ha ammesso, "non c'è mai stato un momento in cui hanno voluto ingaggiarmi".

    Una delusione di tale portata spesso consuma i giovani talenti, ma Martinelli ha tratto solo aspetti positivi da quell'esperienza, che alla fine lo ha portato ad avere successo con l'Arsenal. "Mi ha dato un assaggio e ha reso l'adattamento un po' più facile perché avevo già sperimentato il calcio in Inghilterra", ha aggiunto al The Athletic. "Anche dopo quei provini, ho sempre creduto in me stesso. La mia mente pensa sempre: 'Ce la posso fare'".

    Quella convinzione scorre di nuovo nelle vene di Martinelli, mentre l'Arsenal è a sole tre partite dall'immortalità. I Gunners non hanno la profondità di rosa del PSG, né il potenziale di Barcellona o Inter in Champions League , ma se Martinelli ripeterà le sue prodezze del Bernabeu, il trofeo più ambito potrebbe poi non essere così irragiungibile.

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