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How Man City regain title GFXGetty/GOAL

Il Manchester City guarda già avanti: i sei cambiamenti che Pep Guardiola deve apportare per tornare a competere nella prossima Premier League

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Il Manchester City, per la prima volta in quasi quattro anni, scenderà in campo contro il Wolverhampton come qualsiasi altra squadra della Premier League.

Il distintivo dorato di campione d'Inghilterra che i Cityzens indossano sulla manica destra dal maggio 2021 non ci sarà più e di qui a breve sarà sostituito da un normale distintivo blu, quello indossato da tutte le altre squadre, tranne una.

Pep Guardiola aveva di fatto ammesso già a novembre che il City non avrebbe vinto il campionato, ma questo non significa che la sconfitta sia stata meno dolorosa.

Mentre domenica il Liverpool è diventato ufficialmente campione, i Cityzens battevano il Nottingham Forest e si qualificavano per la finale di FA Cup. Ma nonostante quest'ultimo obiettivo ancora vivo, la stagione è da considerare ben al di sotto delle aspettative.

Il City ha comunque le idee chiare: nella prossima stagione sarà necessario tornare a competere per la conquista dell Premier League. E per farlo, Pep Guardiola ha in mente sei cambiamenti radicali...

  • Manchester City FC v Liverpool FC - Premier LeagueGetty Images Sport

    TROVARE UN PORTIERE TITOLARE

    Solo un anno fa, la situazione dei portieri del City sembrava perfettamente sana, con Stefan Ortega che si dimostrava un sostituto molto affidabile in caso di assenza di Ederson. Al tedesco è stato persino attribuito il merito di aver mantenuto in corsa il City per il titolo 2023/24 grazie ad una fantastica parata su Son nella penultima partita della stagione contro il Tottenham.

    Questa stagione, però, ha sottolineato la necessità per il City di trovare non uno, ma ben due nuovi portieri. L'insoddisfazione di Guardiola nei confronti dei suoi due attuali estremi difensori era evidente già nel pareggio per 2-2 di gennaio a Brentford, quando il tecnico spagnolo - dopo aver lasciato Ederson in panchina - si è sfogato contro Ortega al termine della partita, chiaramente furioso per i due gol subiti dal portiere nel finale.

    Da allora è un segreto di Pulcinella che il City sia alla ricerca di un nuovo numero uno. Ederson voleva partire per l'Arabia Saudita la scorsa estate, ma Guardiola lo ha convinto a restare. Tuttavia, quando gli è stato chiesto del futuro del portiere brasiliano prima della semifinale di FA Cup, l'allenatore non ha nemmeno provato a negare che ci fossero dei dubbi sul suo futuro nel club, rispondendo semplicemente: "Non voglio rispondere a questa domanda in questo momento".

    Ederson avrà anche fornito quattro assist in questa stagione, cosa inaudita per un portiere, ma la sua capacità di difendere la porta è in calo da tempo e in numerose occasioni si è dimostrato un punto debole, in particolare in Champions League. Sia il contratto di Ederson che quello di Ortega scadono nel 2026, quindi il City potrebbe iniziare a giocare d'anticipo ingaggiando un nuovo numero uno in grado di difendere la porta per almeno i prossimi cinque anni. Il capitano del Porto, Diogo Costa, è il candidato principale, mentre anche Lucas Chevalier del Lione ha dei forti estimatori all'Etihad.

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  • Manchester City v FC Internazionale Milano - UEFA Champions League 2024/25 League Phase MD1Getty Images Sport

    LA GESTIONE DI RODRI

    Il Liverpool avrebbe comunque potuto vincere il campionato, ma non c'è dubbio che il momento più cruciale della stagione del City sia stato quando Rodri si è rotto il legamento crociato contro l'Arsenal a settembre. La squadra aveva perso solo una partita con Rodri in campo dal novembre 2022 in avanti, ma solo due mesi dopo il grave infortunio la formazione di Guardiola si è trovata ad affrontare una serie di cinque sconfitte consecutive che ha mandato in frantumi la stagione. A marzo, il City aveva collezionato nove sconfitte in Premier League, il numero più alto mai registrato da Guardiola come allenatore in una stagione di campionato.

    Rodri è ora tornato ad allenarsi e c'è la possibilità che torni in campo prima della fine di questa stagione. Guardiola, tuttavia, deve procedere con cautela quando si tratta di reintegrare il vincitore del Pallone d'Oro 2024. Rodri si è infortunato pochi giorni dopo aver messo in guardia sui rischi per il benessere dei giocatori derivanti dall'eccessivo numero di partite disputate, e il City deve fare di tutto per evitare che si infortuni nuovamente. Ciò significa alternarlo spesso e ascoltare le sue esigenze di riposo. Significa anche utilizzarlo con parsimonia, se non addirittura evitarlo, nella Coppa del Mondo per club di questa estate.

    Il giocatore della nazionale spagnola dovrebbe sentirsi rigenerato mentalmente e fisicamente nella prossima stagione dopo tanto tempo di stop, e se Rodri riuscirà a evitare infortuni, potrà riportare il City verso il titolo.

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  • de bruyneGetty Images

    TROVARE IL SOSTITUTO DI DE BRUYNE

    Sebbene si preveda un calciomercato molto intenso per il City su tutti i fronti, la decisione più importante che dovrà prendere quest'estate la società di Manchester sarà quella di sostituire Kevin De Bruyne.

    Il belga non è stato utilizzato nella semifinale di FA Cup vinta contro il Forest, dimostrando ancora una volta di non essere più considerato fondamentale nelle partite più importanti. I suoi problemi fisici e la difficoltà a ritrovare la miglior forma sono stati fattori determinanti nelle criticità del City.

    Il City sapeva già da un anno che questo giorno sarebbe arrivato e ha avuto tutto il tempo per individuare il successore ideale del belga. Florian Wirtz è il candidato più papabile, seguito a ruota da Morgan Gibbs-White. C'è persino chi sostiene che il City dovrebbe cercare di ingaggiare entrambi i giocatori, soprattutto dopo essere stato decimato dagli infortuni in questa stagione e con la Coppa del Mondo per club che rischia di mettere a dura prova la rosa.

    La partenza di De Bruyne libererà spazio nel monte ingaggi sufficiente per pagare gli stipendi di Wirtz e Gibbs-White e, sebbene entrambi i giocatori richiederebbero ingenti cifre per il trasferimento, queste potrebbero essere ammortizzate su un lungo periodo per riuscire a rispettare le regole del "fair-play finanziario" della Premier League.

    L'acquisto di uno solo di questi "numeri 10" darebbe una spinta enorme al City nella sua corsa per riconquistare il titolo dal Liverpool, ma averli entrambi renderebbe la squadra praticamente inarrestabile.

  • josep-guardiola(C)Getty Images

    RITROVARE LA FAME

    La scorsa stagione, il City ha fatto ciò che nessuna squadra in 135 anni di calcio inglese aveva mai fatto prima, vincendo il quarto titolo consecutivo. Certo, erano i favoriti, ma non dovrebbe sorprendere che non siano riusciti a mantenere la stessa fame dopo un risultato così storico. Il fatto che la rosa fosse praticamente la stessa, con Savinho unico nuovo acquisto della scorsa estate insieme al ritorno di Gundogan, non ha aiutato.

    Ma anche se era prevedibile un calo dopo tutti questi grandi successi, Guardiola non ha capito il compiacimento che ha attanagliato i suoi giocatori, né era disposto ad accettarlo. "Dobbiamo ritrovare lo spirito", ha detto la scorsa settimana. "Quando abbiamo segnato un goal, non abbiamo festeggiato con il linguaggio del corpo con cui festeggiamo di solito. È un dettaglio stupido, ma la dice lunga sulla passione che abbiamo avuto in questa stagione: non ce l'avevamo".

    Inutile dire che il tecnico spagnolo non tollererà più che i suoi giocatori non dimostrino la necessaria fame nella prossima stagione, anche se dovrebbe essere più facile motivare la sua squadra a riconquistare un titolo piuttosto che a mantenerlo per la quarta volta di fila. Il catalano potrebbe usare l'approccio della carota e trovare nuovi modi per motivare la sua squadra, oppure potrebbe usare il bastone ed escludere tutti quei giocatori che ritiene non abbiano più lo stesso fuoco dentro. Qualunque metodo sceglierà, dovrà portare la sua squadra a lavorare molto più duramente di quanto abbia fatto in questa stagione.

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  • Nico O'Reilly 2025Getty/GOAL

    SERVE RINGIOVANIRE LA SQUADRA

    Alcuni diranno che l'età è solo un numero, e l'incredibile stagione di Salah dimostra certamente che i giocatori possono ancora dare il meglio di sé anche dopo i 30 anni. Ma con la Premier League che diventa sempre più intensa, avere una rosa energica è più importante che mai e in questa stagione il City è stato frenato dall'età avanzata dei suoi giocatori.

    La squadra di Guardiola ha iniziato il campionato con la quarta rosa più anziana della Premier League, con un'età media di 27 anni. La rosa più anziana del campionato era quella del West Ham, attualmente al 17° posto, mentre la seconda era quella dell'Everton, che ha trascorso gran parte della stagione lottando per non retrocedere e che, anche dopo la straordinaria rinascita sotto la guida di David Moyes, è solo al 15° posto.

    Il gran numero di veterani del City (sette giocatori oltre 30 anni già prima dell'inizio della stagione) ha pesato in diversi modi. Gundogan, Bernardo Silva e Walker sono stati battuti in velocità in molte occasioni, mentre altri giocatori trentenni, come De Bruyne, Ake e Stones, sono stati tormentati da infortuni in modo costante.

    Il club ha cercato di risolvere questo problema a gennaio ingaggiando quattro giocatori di età compresa tra i 19 e i 25 anni. Il processo di ringiovanimento dovrebbe continuare durante l'estate per garantire a Guardiola una rosa più energica, robusta e affamata, pronta a riportare il titolo all'Etihad.

  • Erling Haaland Man CityGetty

    TOGLIERE RESPONSABILITÀ AD HAALAND

    La dipendenza del City da Haaland per la maggior parte dei goal segnati è stata un fattore determinante nelle difficoltà incontrate in questa stagione, e si sarebbe potuto pensare che i giocatori avrebbero fatto la fila per sostituirlo quando ha subito un infortunio alla caviglia a fine marzo. Ma nelle sei partite successive, nessun giocatore del City è riuscito a segnare più di due goal, con Kovacic, O'Reilly e Marmoush che sono stati gli unici a trovare la rete più di una volta in quel periodo.

    E così, anche con Haaland fuori gioco nell'ultimo mese di campionato, il suo bottino è ancora il triplo rispetto al secondo miglior marcatore del City, Phil Foden, con 21 reti contro le sette del centrocampista inglese. La scorsa stagione, Foden ha segnato 19 goal in campionato, ma ormai il talento inglese sembra solo l'ombra dell'uomo che ha conquistato tutti i principali premi individuali nel 2023/24. Eppure Foden non è l'unico giocatore che non ha contribuito come previsto in termini di goal: Bernardo Silva ha segnato solo tre reti in campionato, così come De Bruyne e Doku; Savinho ha segnato solo un goal, stesso discorso per Grealish; Gundogan, poi, non ne ha segnato nemmeno uno.

    Il City ha scelto di costruire la propria squadra attorno a Haaland quando lo ha ingaggiato nel 2022, dopo aver giocato senza un attaccante di riferimento per gran parte delle due stagioni precedenti. Ma altri giocatori come Foden, Julian Alvarez, De Bruyne e Gundogan hanno condiviso con lui il peso dei goal, vincendo il triplete nel 2023 e mantenendo il titolo anche lo scorso anno. Se il City vuole riconquistare il titolo, gli altri giocatori dovranno ritrovare il loro "tocco sotto porta" e dare una mano all'attaccante norvegese, togliendogli così un po' di responsabilità dalle spalle.

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