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PSG majestic midfield GFXGetty/GOAL

Vitinha, Joao Neves e Fabian Ruiz: l’Arsenal è avvertito, il PSG ha il miglior centrocampo della Champions League

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Mancavano solo cinque minuti alla fine della partita al Santiago Bernabeu quando il centrocampista dell'Arsenal Thomas Partey ha ingenuamente spinto a terra Dani Ceballos proprio davanti all'arbitro Francoiz Letexier. Il giallo era l'unica conseguenza possibile per quel gesto e Declan Rice si è giustamente infuriato con il suo compagno di squadra che si era appena assicurato un cartellino pesante che lo avrebbe costretto a saltare la semifinale di andata della Champions League.

Partey, che è stato fondamentale contro il Real Madrid negli ottavi di finale, sarebbe un elemento stato importante indipendentemente dall'avversario in semifinale, ma la sua assenza all'Emirates sarà ancora più evidente perché i Gunners affronteranno il Paris Saint-Germain, ovvero la squadrache vanta il miglior centrocampo del torneo. E di gran lunga il migliore.

  • Kvaratskhelia PSGGetty Images

    MEGLIO SENZA MBAPPE'

    La decisione di Kylian Mbappé di trasferirsi al Real Madrid la scorsa estate ha rappresentato un duro colpo per il PSG, soprattutto dal punto di vista economico. Perdere uno dei giocatori più forti al mondo a parametro zero è stato visto come un disastro per i proprietari qatarioti del club.

    Tuttavia, Luis Enrique ha ripetutamente insistito sul fatto che, dal punto di vista puramente sportivo, il PSG potrebbe diventare una squadra più forte e più equilibrata senza il suo attaccante simbolo, autore del 35% dei 124 gol segnati nella scorsa stagione.

    L'allenatore spagnolo non si sbagliata. Nonostante la perdita di Mbappé, il PSG ha raggiunto ancora una volta le semifinali di Champions League, giocando un calcio migliore che mai. Infatti, il club che era abituato a collezionare superstar, e che la maggior parte dei tifosi neutrali si divertiva a vedere escogitare nuovi ed entusiasmanti modi per farsi eliminare dall'Europa, è ora diventato amato dai puristi, non da ultimo per il suo meraviglioso uso della larghezza del campo e per l'impressionante numero di dribblatori che riesce a schierare in ogni partita.

    Tuttavia, se il meraviglioso gioco sulle fasce di Khvicha Kvaratskhelia & Co. ha giustamente attirato molti elogi da tutto il mondo del calcio, il centrocampo del PSG merita senza dubbio altrettanta attenzioni, soprattutto perché la sua evoluzione è stata fondamentale per diventare in una delle squadre più belle del calcio europeo.

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  • Arsenal FC v Paris Saint-Germain - UEFA Champions League 2024/25 League Phase MD2Getty Images Sport

    "ABBIAMO PERSO QUASI TUTTI I DUELLI"

    Quando il PSG e l'Arsenal si sono incontrati all'Emirates all'inizio di questa stagione, la compagine transalpina non sembrava disporre di quelle qualità necessarie per entrare nel novero delle grandi favorite per la vittoria della Champions League. In quell'occasione la partita durò praticamente un tempo e Luis Enrique si lamentò dell'incapacità totale della sua squadra di mettere sotto pressione i Gunners.

    "Stasera siamo stati lontani dagli standard necessari in questo tipo di partita - spiegò al sito ufficiale della UEFA - Penso che abbiamo perso quasi tutti i duelli".

    Tuttavia, come ha sottolineato l'ex ala dell'Arsenal Theo Walcott dopo la vittoria per 2-1 sul Real Madrid al Bernabeu, il PSG non è più la squadra di inizio stagione: "Allora il PSG non aveva ancora trovato la giusta intesa - ha dichiarato l'ex nazionale inglese a Match of the Day - ma ora sì".

    Ed è stata proprio la vittoria contro un'altra squadra inglese a segnare la svolta in stagione.

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  • Paris Saint-Germain v Manchester City - UEFA Champions League 2024/25 League Phase MD7Getty Images Sport

    "QUALCOSA E' CAMBIATO"

    È divertente ripensarci ora, ma il PSG era sul punto di uscire dalla Champions League quando ha ospitato il Manchester City lo scorso 22 gennaio. Se avesse perso quella sfida interna, non ci sarebbe stata alcuna possibilità di rimonta, visto che aveva totalizzato solo sette punti nelle prime sei partite della fase campionato e si trovava in svantaggio per 2-0 dopo 53 minuti al Parc des Princes.

    Tuttavia, come ha detto Luis Enrique, quella sera "qualcosa è cambiato" all'interno e all'esterno della squadra. La nuova generazione di giovani giocatori del PSG ha dimostrato non solo la propria qualità, ma anche il proprio carattere, liberando il PSG dalla reputazione di compagine che non riesce a reggere le partite importanti.

    L'ingresso in campo di un Ousmane Dembélé rivitalizzato è stato fondamentale in questo senso, mentre anche l'ala Bradley Barcola ha giocato un ruolo decisivo nella rimonta. Tuttavia, come ha ammesso Pep Guardiola dopo la partita, sono stati Vitinha, Joao Neves e Fabian Ruiz a decidere davvero la gara: il trio di centrocampisti del PSG che ha dominato Bernardo Silva e Mateo Kovacic.

    "Sono stati migliori nei duelli - ha detto il tecnico catalano - E noi non siamo riusciti a reggere il loro ritmo perché erano troppo veloci. Tutto si è giocato a centrocampo, dove loro avevano più giocatori. Non siamo riusciti a contrasterli in difesa e questo è il punto: per difendere dobbiamo giocare e non siamo riusciti a tenere palla o a fare un passaggio in più".

  • FBL-EUR-C1-LIVERPOOL-PSGAFP

    UNA PRESSIONE INCESSANTE

    Il Liverpool e l'Aston Villa hanno avuto altrettanta difficoltà nel farel possesso palla contro il PSG e, sebbene entrambe le squadre inglesi abbiano fatto meglio nelle rispettive partite in casa, non sono comunque riuscite a superare i parigini.

    Il problema principale è affrontare il pressing del PSG. Come ha sottolineato con orgoglio Luis Enrique, ogni volta che perdono palla, i suoi giocatori non smettono mai di cercare di riconquistarla. A dimostrazione di ciò, sette giocatori hanno recuperato più di 68 palloni in questa stagione di Champions League, e cinque di loro giocano nel PSG: Achraf Hakimi, Joao Neves, Vitinha, Nuno Mendes e Willian Pacho. Non sorprende che Neves e Vitinha siano al primo posto tra i centrocampisti, insieme a Joshua Kimmich.

    Neves ha anche vinto più contrasti di qualsiasi altro giocatore (31), mentre solo Kimmich del Bayern Monaco ha completato più passaggi di Vitinha, un elemento che Luis Enrique sta ora promuovendo come il miglior numero 6 al mondo, e con una certa dose di giustificazione.

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  • Aston Villa FC v Paris Saint-Germain - UEFA Champions League 2024/25 Quarter Final Second LegGetty Images Sport

    UNA COPPIA PERFETTA

    Quando a Luis Enrique è stato chiesto di nominare il miglior giocatore del PSG della stagione 2023-24, tutti si aspettavano che scegliesse Mbappé. Invece, ha scelto Vitinha. "Se si sommano le sue qualità come calciatore, è il migliore della squadra. Tutti sono bravi, ma lui è eccezionale".

    E la cosa incredibile è che in questa stagione è stato forse ancora più influente, affermandosi come un vero capitano, non solo per il modo in cui detta il gioco, ma anche per le sue doti di leadership. È stato Vitinha, ricordiamolo, a dichiarare dopo la sconfitta per 1-0 in casa contro il Liverpool che il PSG sarebbe andato ad Anfield per vincere.

    Naturalmente, Vitinha è stato molto aiutato dall'arrivo di Neves, che secondo lui è "facilissimo da affiancare". Durante la sua stagione di esordio al Benfica era chiaro che l'alloratalento lusitano fosse un giocatore dal potenziale enorme, motivo per cui molti dei club più ricchi d'Europa, tra cui il Manchester United, erano interessati a lui. Tuttavia, è stato il PSG a sborsare la cifra necessaria per ingaggiare un giocatore cresciuto idolatrando Andrés Iniesta, e il suo acquisto per 70 milioni di euro oggi viene visto come un affare, data anche la rapidità con la quale si è ambientato nella sua nuova squadra.

    "Le qualità e le capacità di Neves erano evidenti al Benfica; abbiamo capito subito che sarebbe stato un giocatore molto importante per noi - ha dichiarato l'ex allenatore del Barcellona - Ma forse il periodo di adattamento è stato più breve del previsto, di solito ci vuole più tempo. Le sue caratteristiche corrispondono alla nostra idea di gioco e alla nostra capacità di difendere. È esattamente quello che cerchiamo: giocatori bravi con la palla e bravi in difesa, ed è proprio quello che è lui".

  • Aston Villa FC v Paris Saint-Germain - UEFA Champions League 2024/25 Quarter Final Second LegGetty Images Sport

    FABIAN RUIZ AL TOP

    Fabian Ruiz è ancora un giocatore stranamente sottovalutato, ma si tratta di un elemento efficace in fase di possesso palla quanto Vitinha e Neves. Non ci sono veri e propri punti deboli nel gioco del fuoriclasse spagnolo. Come ha affermato il ct della Roja Luis de la Fuente durante il trionfo agli Europei 2024 della scorsa estate, Ruiz è uno di quei rari talenti che "sa fare tutto bene in ogni momento".

    Ha avuto un inizio di stagione prevedibilmente lento a causa delle fatiche di Euro 2024, ma negli ultimi mesi è tornato al suo meglio, e vale la pena ricordare che è un giocatore che in passato è stato più volte accostato all'Arsenal di Arteta e che era in panchina quando il PSG ha perso all'Emirates lo scorso ottobre.

    Tuttavia, Ruiz è quasi certo di scendere in campo questa sera per guidare una squadra che ha poco in comune con quella che è stata facilmente spazzata via nell'ultima visita a Londra.

    L'Arsenal, ovviamente, ha il diritto di sostenere che da allora ha fatto molta strada, nonostante abbia perso diversi giocatori chiave per infortunio. Ma la squalifica insensata di Partey rappresenta un grosso problema per i Gunners.

    "Penso che sentiranno davvero la sua mancanza - ha detto Walcott - perché la partita si giocherà tutta a centrocampo". E in questa stagione di Champions League, nessuno ha fatto meglio in mediana del PSG.

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