Quando a Luis Enrique è stato chiesto di nominare il miglior giocatore del PSG della stagione 2023-24, tutti si aspettavano che scegliesse Mbappé. Invece, ha scelto Vitinha. "Se si sommano le sue qualità come calciatore, è il migliore della squadra. Tutti sono bravi, ma lui è eccezionale".
E la cosa incredibile è che in questa stagione è stato forse ancora più influente, affermandosi come un vero capitano, non solo per il modo in cui detta il gioco, ma anche per le sue doti di leadership. È stato Vitinha, ricordiamolo, a dichiarare dopo la sconfitta per 1-0 in casa contro il Liverpool che il PSG sarebbe andato ad Anfield per vincere.
Naturalmente, Vitinha è stato molto aiutato dall'arrivo di Neves, che secondo lui è "facilissimo da affiancare". Durante la sua stagione di esordio al Benfica era chiaro che l'alloratalento lusitano fosse un giocatore dal potenziale enorme, motivo per cui molti dei club più ricchi d'Europa, tra cui il Manchester United, erano interessati a lui. Tuttavia, è stato il PSG a sborsare la cifra necessaria per ingaggiare un giocatore cresciuto idolatrando Andrés Iniesta, e il suo acquisto per 70 milioni di euro oggi viene visto come un affare, data anche la rapidità con la quale si è ambientato nella sua nuova squadra.
"Le qualità e le capacità di Neves erano evidenti al Benfica; abbiamo capito subito che sarebbe stato un giocatore molto importante per noi - ha dichiarato l'ex allenatore del Barcellona - Ma forse il periodo di adattamento è stato più breve del previsto, di solito ci vuole più tempo. Le sue caratteristiche corrispondono alla nostra idea di gioco e alla nostra capacità di difendere. È esattamente quello che cerchiamo: giocatori bravi con la palla e bravi in difesa, ed è proprio quello che è lui".