Nostalgia

Un nome che non si dimentica, un nome che non ti dice nulla e che ti dice tutto. Se non conoscete la storia di Peschisolido, questo è il posto giusto.

Nella finale di Champions League del 25 maggio 2005 il tragico crollo del Milan, che si fa rimontare tre goal e poi battere dal Liverpool ai rigori.

Idolo assoluto per i tifosi del PSV, Luc Nilis è stato indicato da Ronaldo come il suo miglior partner d’attacco. Insieme hanno fatto faville.

Massimo Mauro in carriera ha giocato con tre tra i più grandi fuoriclasse di sempre, condividendo il campo con Zico, Platini e Maradona.

Le avventure di Ventola con Bari, Inter e Atalanta. Sempre sul punto di sbocciare, il calciatore pugliese ha vissuto una carriera altalenante.

Il carattere ribelle e litigioso fa da contraltare alla sua bravura calcistica: Cantona, il bad boy che è diventato leggenda al Manchester United.

Convocato da Prandelli per il torneo 2014, il giocatore del Verona disse no. Onesto: "Ero al 70%, non volevo che qualcuno restasse fuori stando bene".

Milan e Inter si sfidano per la 2ªvolta in un turno ad eliminazione diretta di Champions: il ritorno passa alla storia come 'Il derby della vergogna'.

Milan e Inter si affrontano per la prima volta in Europa nelle semifinali di Champions 2003: rossoneri in finale con la regola del goal in trasferta.

Mediano di grande intelligenza tattica, Alberto Piccinini trovò la sua consacrazione nella Juventus, con cui ha vinto 2 Scudetti.

Promettente difensore, Acerbi dopo una stagione al Chievo approda al Milan via Genoa nel 2012: quella in rossonero non sarà un'esperienza positiva.

Papà sardo, cresciuto in Argentina, Delio Onnis è il capocannoniere all-time della Ligue 1: snobbato dal calcio italiano, non giocò mai in Nazionale.

Protagonista a sorpresa a Italia '90, dove segna 3 goal, Platt approda nel 1991 in Serie A con il Bari, per poi giocare anche con Juve e Sampdoria.

Nel 2004 Aurelio De Laurentiis fonda la Napoli Soccer dopo il fallimento della SSCN: Serie C, mercato 'last minute' e una preparazione improvvisata.

Zero reti al Wolfsburg, rifiutato da Bruges e Zulte. Poi, per Osimhen arriverà la chiamata della svolta. Da Charleroi.

Ascesa e declino di Morimoto: dal boom in A col Catania al ritorno in Giappone, tra il campo e l'allevamento di coleotteri.

Meteora alla Juventus, Sorín detiene un record difficilmente superabile: è l'unico ad aver vinto Champions League e Libertadores nello stesso anno.

L'allenatore del Napoli ha allenato per oltre tre anni l'Udinese, conquistando due qualificazioni in Coppa UEFA e quella storica in Champions League.

Ala di talento cresciuta nella Juventus, Marocchino sarà un rimpianto del calcio italiano: la sua parabola è stata intensa ma breve.

Il norvegese sta segnando goal a raffica al Manchester City, ma è ancora lontano dalla migliore stagione del sette volte Pallone d'Oro.

Nella Serie A 1981/82 Milan, Genoa, Cagliari e Bologna si giocano la salvezza all'ultimo turno: il 2-2 fra Napoli e Genoa condanna in B i rossoneri.

Attaccante forte fisicamente e micidiale in contropiede, Hübner è l'unico giocatore ad aver segnato dalla Prima Categoria alla Serie A.

Cannoniere irresistibile, Pulici è il miglior bomber di ogni tempo del Torino: soprannominato 'Puliciclone', in Nazionale ha trovato poco spazio.

Centromediano di Juventus e Nazionale, Parola era uno specialista delle rovesciate: il suo gesto è diventato il simbolo delle figurine Panini.

Fantasioso e dotato di un'ottima tecnica individuale, Detari è stato l'ultimo grande 10 della scuola magiara: ha giocato con Bologna, Ancona e Genoa.

Terzino fisico e dal tiro potente, Sabato ha giocato anche in Serie A con Cagliari e Catania, e fu l'ultimo a indossare la 11 di Riva in rossoblù.

L'ex centrocampista ha vissuto gran parte della sua carriera lunga oltre 20 anni tra Serie A e Serie B: è stato un pilastro della Svizzera.

Da baby fenomeno del Barcellona all'esplosione in Olanda dopo un periodo non facile al PSG. Xavi Simons: “Al PSV sono felice”

Inter-Milan di Champions League del 2005 è ricordato da molti come il ‘Derby della vergogna’. La gara non finì a causa delle intemperanze dei tifosi.