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Luciano SpallettiGetty

Dall'impresa Champions allo Scudetto col Napoli: Spalletti ritrova l'Udinese

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Il primo tentativo è andato in fumo per il goal di Boulaye Dia contro la Salernitana, mentre il secondo ieri con il successo della Lazio in casa contro il Sassuolo. La volta buona potrebbe essere la terza per il Napoli, che questa sera deve portare a casa un risultato positivo per laurearsi aritmeticamente campione d’Italia con cinque giornate d’anticipo.

Proprio lì, dove la sua carriera in panchina ha spiccato il volo. Luciano Spalletti può festeggiare il suo primo Scudetto in Italia a Udine, quella che è stata per un triennio e poco più la sua casa. In bianconero ha conquistato una storica qualificazione in Champions League, la prima per il club friulano, dando il via ad una carriera ad altissimo livello tra Italia e Russia fino alla consacrazione con lo Scudetto all’ombra del Vesuvio.

La storia tra Luciano Spalletti e l’Udinese inizia nell’annata 2001/2022, quando il tecnico di Certaldo viene chiamato a stagione in corso, ed esattamente nella seconda metà di marzo dopo la sconfitta contro il Parma, al posto di De Canio per risollevare la formazione bianconera.

Nelle ultime 11 giornate di campionato, l’Udinese porta a casa 9 punti, di cui tre nella sfida del penultimo turno contro l’Atalanta a Bergamo grazie alla rete di Muzzi, chiudendo con un Decimo posto in campionato e la semifinale di Coppa Italia.

Il lavoro di Spalletti convince la proprietà e il presidente Pozzo, che però deve mantenere fede ad una promessa fatta qualche mese prima a Roy Hodgson, ex Inter e ora sulla panchina del Crystal Palace.

Spalletti saluta, ma il suo sarà solo un arrivederci. Dopo la salvezza conquistata solo al penultimo turno sul campo del Lecce, il tecnico toscano viene chiamato a ricostruire l’Udinese nell’estate 2002. È l’inizio di un ciclo che vedrà un’Udinese bella e vincente a conquistare tre qualificazioni di fila in Europa di cui due in Coppa UEFA e una in Champions League, la prima nella storia del club.

Spalletti lancia giovani scoperto dal club friulano in giro per il mondo, tra cui Muntari, Felipe e Pizarro, oltre ad esaltare le qualità di calciatori del calibro di Marek Jankulovski, Vincenzo Iaquinta e David Di Michele.

Nella stagione 2002/2003 si piazza al sesto posto, che vale l’Europa, proprio come nell’annata successiva, quando arriva settimo. Ma sarà quella 2004/2005 a passare alla storia con la qualificazione ai preliminari di Champions League grazie alla quarta piazza.

"Con Spalletti a Udine abbiamo vissuto un triennio dove abbiamo raggiunto traguardi impensabili - ha raccontato Valerio Bertotto, ex capitano dell’Udinese, ai microfoni di Sky Sport -. Siamo diventati una grande società con l'allenatore che ha messo il suggello arrivando quarto e qualificandoci per i preliminari di Champions League. Per noi era come vincere lo scudetto".

Dopo l’ultima partita di campionato, quella contro il Milan terminata 1-1, Spalletti fa capire di non voler restare sulla panchina dell’Udinese.

Pochi giorni più tardi rassegna le dimissioni, chiudendo la sua avventura in Friuli con 106 panchine in cui ha raccolto 168 punti con una media di 1,58 a partita. 

Oggi Spalletti torna a Udine, ma questa volta sulla panchina del Napoli. Quella squadra che è pronta a laurearsi campione d’Italia proprio lì, dove la carriera del suo condottiero ha fatto segnare una svolta fondamentale.

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