La Serie C1 1987/88 è divisa in due gironi, il Girone A con squadre del Centro-Nord Italia, e il Girone B con formazioni del Centro-Sud. In quest'ultimo militano anche il Campania Puteolana affidato al giovane allenatore romano Claudio Ranieri, e una nobile decaduta, il Cagliari.
I sardi sono sull'orlo del fallimento, e quando i libri contabili sono già depositati in tribunale, la società è rilevata e salvata in estate dai fratelli Tonino, Ninnino ed Efisio Orrù. Tonino è quello impegnato in prima fila nella squadra ed è un po' il factotum: fa il presidente, compila le distinte e le consegna agli arbitri, accompagna la squadra nelle trasferte in continente.
"Allora il Cagliari lo seguivo praticamente da solo - racconterà l'ex presidente rossoblù -. In trasferta non facevo venire nemmeno il segretario. Compilavo gli elenchi, gli presentavo all'arbitro, facevo l'accompagnatore ufficiale. Con me c'erano solo il medico sociale, il magazziniere Mario Manca e il massaggiatore Domenico Duri".
Alla terza giornata, il 4 ottobre 1987, avviene l'incontro fra Claudio Ranieri e la sua futura squadra. Il Campania Puteolana ospita infatti il Cagliari di Enzo Robotti allo Stadio Domenico Conte di Pozzuoli.
E sarà quello che può a ragione essere definito un colpo di fulmine. Quando i giocatori del Cagliari fanno un po' i divi nel riscaldamento prepartita, e ritengono di averla già vinta senza nemmeno giocarla, ecco che Ranieri trova il modo perfetto per motivare i suoi giocatori.
"Io ricordo che avevano appena seminato una parte del nostro campo, a Pozzuoli - racconterà l'allenatore di San Saba -. Mentre il Cagliari faceva il riscaldamento, l'assessore allo Sport, che era mio amico, si avvicina e mi dice: 'Claudio, stanno facendo riscaldamento dove noi abbiamo seminato l’erba. Stanno rovinando quel po’ di erba che sta crescendo. Li mandiamo via da lì?'. Dico: “No, non li mandare via, non gli svegliare! Perché, guarda, stanno dormendo e non si accorgono. Questi sono ancora convinti di essere in Serie B, si riscaldano sull’erba, poi nella terra battuta non riescono a giocare. Perdono la partita e non hanno capito dove hanno giocato”.
"Si esibivano con colpi di tacco e giocate. Così andai dai miei giocatori e li dissi: 'Guardate come si riscaldano. Mangiamoceli vivi!'. Lì vicino c'era anche il presidente del Cagliari Tonino Orrù, che all'epoca non conoscevo".
Le parole di Claudio Ranieri si rivelano profetiche. Davide batte Golia, il Campania Puteolana sconfigge il quotato Cagliari 1-0 con un goal di Calì al 38'.La stagione 1987/88 non sarà poi particolarmente fortunata né per Ranieri, né per il Cagliari.
L'allenatore sarà esonerato alla 18ª giornata dopo la sconfitta per 1-0 con il Francavilla, ma tornerà in sella nelle ultime tre giornate, non riuscendo ad evitare la discesa in C2 dei campani, che chiudono penultimi con 21 punti. I rossoblù, invece, nonostante l'avvicendamento in corsa fra Robotti e 'Cincinnato', Mario Tiddia, e il blasone che li accompagna, chiuderanno una stagione anonima all'11° posto con 31 punti.
Ma Tonino Orrù nell'estate 1988 non si dimenticherà di quell'allenatore che quel pomeriggio a Pozzuoli lo avevo colpito.
"Vincemmo uno a zero. Io avevo una squadra di ragazzini, mentre il Cagliari era la 'Juventus' del campionato di C - dirà Ranieri - . E quel fatto, quelle parole che avevo detto, mi portarono a Cagliari. Mi scelsero il direttore sportivo Carmine Longo con il presidente Orrù. Allora il Cagliari cercava un allenatore con un nome importante, che potesse portarla su. Ma quegli allenatori di 'nome' in C non volevano scendere. E allora il presidente disse: 'Un giovane, prendiamo un giovane'. E presero me...".
Nitido anche il ricordo di Tonino Orrù.
"Finita la stagione si riparte con l'intento di allestire una squadra per salvarci ancora in C. Ci ritrovammo in sede io e Carmine Longo. Dovevamo trovare un allenatore. Mi disse: 'Le conviene portare i libri in tribunale'. Risposi: 'Mai e poi mai, iniziamo a cercare il nuovo allenatore'. Cominciammo a sondare i nomi: chiamammo Bruno Giorgi, Beppe Materazzi. Ci spararono cifre esorbitanti: 380 milioni, 320 milioni".
"E io dissi a Longo: 'Dobbiamo trovare un semiprofessionista, uno che non ci costi troppo e abbia voglia di iniziare'. E lui ci pensò un po' e allora mi disse: 'Devo controllare se ho il numero di Ranieri'. 'Chi è Ranieri? Non mi dica che è quel ragazzo del Campania Puteolana che avevano esonerato. Lo chiami subito'. Chiamò e ci demmo appuntamento con lui l'indomani all'aeroporto di Fiumicino dove c'era il vecchio bar. Ebbene, lui non ci credeva: pensava a qualche scherzo organizzato dai suoi vecchi amici. 'Quanto ci costa prenderla?', gli chiedemmo. 'Niente, io per allenare il Cagliari vengo anche a nuoto'...".
IL TABELLINO
Pozzuoli, Stadio Domenico Conte, domenica 4 ottobre 1987
CAMPANIA PUTEOLANA-CAGLIARI 1-0
MARCATORI: 38' Calì
CAMPANIA PUTEOLANA: Visconti, Gregorio, Brancale, Zuccheri, Bucciarelli, Laurenti, Olivari, Picasso, Calì (79' Arca), Palermo (89' Gualtieri), Torregrossa. All. Ranieri
CAGLIARI: Ielpo, Giancamilli, Davin, Pani (53' Papiri), Valentini (72' Maritozzi), Zandonà, Pallanch, Pulga, Saurini, Bernardini, Barozzi. All. Robotti
Arbitro: Scaramuzza di Mestre
Espulsi: 59' Olivari (CAM) e Pallanch (CAG).