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Edin Dzeko Manchester City GFXGOAL

Edin Dzeko al Manchester City: 72 goal e 5 titoli vinti in 4 anni e mezzo

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Oggi è una delle frecce offensive nell'arco del tecnico dell'Inter Simone Inzaghi, ma nel passato di Edin Dzeko ci sono anche 4 anni e mezzo trascorsi in Inghilterra con la maglia del Manchester City.

Approdato agli 'Sky Blues' nel gennaio 2011 per volontà di Roberto Mancini, 'l'Airone di Sarajevo' si rivelerà uno dei giocatori più importanti della squadra nella transizione da formazione di buon livello a dominatrice del calcio inglese ed internazionale sotto la gestione dello sceicco Mansur.

  • L'APPRODO A MANCHESTER E I PRIMI MESI CON I 'CITIZENS'

    Reduce dallo Scudetto tedesco e da un titolo di capocannoniere della Bundesliga con il Wolfsburg, Dzeko approda in Inghilterra nel gennaio 2011 per volontà e intuizione di Roberto Mancini, all'epoca tecnico del Manchester City, come lui stesso ammetterà anni dopo.

    "L'idea di prendere Dzeko nasce dal fatto che stavamo costruendo il Manchester City per portarlo a livelli alti - ricorderà l'allenatore jesino a 'Sky Sport' nel 2020 -. Volevamo cercare di vincere la Premier dopo tanti anni. Cercavamo giocatori bravi. Edin era il profilo perfetto, aveva già esperienza europea, aveva vinto il campionato e fatto tanti goal".
    "Nonostante la sua stazza era un giocatore mobile, tecnico, che ci mancava. Lo volevamo e lo prendemmo. L'impressione su Dzeko era ottima, sapevamo che era un giocatore giovane che sarebbe migliorato".

    Dopo aver collezionato 11 reti complessive in 19 gare in Germania nella prima parte della stagione (10 in campionato e una in Coppa di Germania), la trattativa fra Manchester City e Wolfsburg arriva alla fumata bianca e il 7 gennaio 2011 c'è l'ufficialità del passaggio del centravanti bosniaco al club inglese per la cifra di 35 milioni di euro.

    "È da tanto tempo che sono in trattativa con il club - dichiara Dzeko sorridente dopo aver completato le visite mediche - ma il Wolfsburg fino ad oggi non ha voluto vendermi. C'erano tante speculazioni sui giornali, ma la mia testa è sempre rimasta lucida. È importante che sia così perché se pensi troppo a quello che potrebbe essere diventa una distrazione e può influenzare il tuo modo di giocare".
    "Il City ha giocato bene in questa stagione, ho guardato le partite in televisione. Ora le speculazioni sono finite e voglio soltanto fare del mio meglio per aiutare la squadra".
    "Tutti dicono che il City abbia molti soldi da spendere, ma non sono qui per questo. Sono un giocatore ambizioso, ho parlato con mister Mancini e mi ha detto: 'Questo è il miglior club per te'. Il City lotta per vincere la Premier League ed è quello che voglio. Sono entusiasta di giocare accanto a giocatori come Carlos Tevez e Yaya Touré, che ho visto soltanto in televisione, e di avere compagni di squadra giocatori contro cui ho giocato come Boateng e Kompany".
    "Mi aiuteranno a migliorare. Ai tifosi voglio mostrare perché il club ha speso tanti soldi per me. Tutti si aspettano da me tanti goal ed io voglio segnarli, ma soprattutto voglio dare il mio contributo in una squadra vincente".

    Sulla città, invece, il nuovo acquisto del Manchester City ammette:

    "Non so molto di Manchester perché fino ad ora ci sono stato solo una volta, ma non vedo l'ora di viverla, di incontrare i tifosi e conoscere tutti al club".

    L'esordio ufficiale di Dzeko in maglia Citizens è datato 15 gennaio 2011 nella sfida di Premier League con il Wolverhampton: in questa partita serve a Yaya Touré un assist per il goal del provvisorio 3-1. La squadra di Mancini vince la gara con il punteggio di 4-3.

    Per il primo goal con il nuovo club bisogna attendere il 30 gennaio, quando Dzeko va a segno nella gara di FA Cup con il Notts County, valida per il 4° turno, terminata 1-1 e dunque ripetuta poi il 20 febbraio (5-0 nel replay per gli 'Sky Blues', con un altro goal di Dzeko).

    Il 14 maggio 2011Dzeko solleva il suo primo trofeo in terra inglese, l'FA Cup, vinta battendo 1-0 nella finale di Wembley lo Stoke City (goal di Yaya Touré). I primi 6 mesi in Inghilterra di Dzeko si chiudono con 21 presenze totali, di cui 15 in campionato, e 6 goal, perfettamente distribuiti: 2 in Premier League (a Blackburn e Bolton), 2 in FA Cup e 2 in Europa League.

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  • 5 TITOLI E GOAL A GRAPPOLI

    Il 2011/12 e il 2013/14 sono gli anni migliori della permanenza di Dzeko al Manchester City, in cui il 'Cigno di Sarajevo' dà sfoggia delle sue qualità e della sua classe, segnando tanti goal come aveva promesso e risultando decisivo per i successi della squadra di Mancini prima e Pellegrini poi.

    La stagione 2011/12 è quella del ritorno al titolo inglese dei Citizens dopo 44 anni ma anche della prima Champions League. Pur non giocando sempre titolare, e venendo alternato da Mancini con i compagni di reparto, Dzeko dà un contributo eccellente al successo della sua squadra.

    In tutto colleziona 43 presenze e 19 goal, di cui 30 partite e 14 reti in campionato, 4 presenze e 3 goal in League Cup, 5 presenze senza goal in Champions League, 3 presenze e una rete in Europa League.

    Edin è titolare nella prima partita assoluta nella massima competizione europea disputata nel Girone A contro il Napoli il 14 settembre 2011 (1-1 all'Etihad Stadium). In campionato alla terza giornata, il 28 agosto 2011 contro il Tottenham, realizza un poker nell'1-5 in trasferta della squadra di Mancini.

    Delle restanti 10 reti, ne mette a referto 2 nel derby di andata contro il Manchester United il 23 ottobre (1-6 per il City), ma la più importante è quella che firma il 13 maggio 2012 nell'ultima gara di campionato con il QPR, decisiva per il titolo. Il bosniaco è autore nel finale del punto del provvisorio 2-2, e nel recupero il Manchester City si imporrà 3-2 e porterà a casa il titolo per miglior differenza reti rispetto al Manchester United, appaiato in classifica a quota 89 punti.

    "Edin al City è stato un ottimo giocatore - dirà Mancini a 'Sky Sport' nel 2020 -, anche se talvolta mi rompeva le scatole quando stava in panchina. Stavamo costruendo una squadra con 4 attaccanti tutti titolari tra Tevez, Aguero, Dzeko e Balotelli ed era difficile scegliere chi schierare, ma sono stati tutti fondamentali per la conquista del titolo".

    Il 2012/13 è quello della conferma personale, anche se a livello di risultati l'annata sarà meno fortunata della precedente. Il City vince infatti soltanto il Community Shield in estate (3-2 sul Chelsea). Dzeko segna comunque 15 goal in 45 partite, 14 in Premier League e uno in Champions League contro il Real Madrid al Bernabeu nella prima gara dei Gironi (3-2 il risultato in favore delle merengues).

    L'anno termina male con la sconfitta in finale di FA Cup ad opera del Wigan, che costa l'esonero a Mancini a due giornate dalla fine della Premier con il suo vice Brian Kidd a traghettare la squadra negli ultimi due turni.

    In estate sulla panchina dei Citizens approda Manuel Pellegrini e Dzeko è ancora una volta uno dei punti di forza della squadra. Nonostante l'addio in estate di Carlos Tevez, ne nasce una stagione da urlo. Gli 'Sky Blues' vincono la terza League Cup della loro storia, sconfiggendo il 2 marzo 2014 in finale il Sunderland per 3-1. Dzeko insieme a Negredo è il capocannoniere dell'edizione con 6 reti realizzate.

    Nel 4-4-2 dell'allenatore cileno,'il Cigno di Sarajevo' fa costantemente coppia in attacco con 'El Kun' Aguero, giocatore con cui si integra alla perfezione per caratteristiche. Trascinato dai suoi due attaccanti, il Manchester City, pur uscendo agli ottavi di Champions contro il Barcellona, sbaraglia la concorrenza anche in campionato e vince il 2° titolo inglese in 3 anni. La matematica certezza arriva l'11 maggio, con il successo per 2-0 in casa sul West Ham che consente ai Citizens di precedere di 2 lunghezze in classifica il Liverpool (86 punti contro 84).

    Edin è il 2° migliore marcatore della squadra dopo Aguero: segna in totale 26 reti in 48 partite, fra cui 16 in campionato, 2 in Champions League e 2 in FA Cup (delle 6 in Coppa di Lega abbiamo già detto). Dei goal in Premier 3 sono particolarmente pesanti ai fini della vittoria finale: il 1° che apre le danze in trasferta con il Crystal Palace alla terzultima giornata (0-2), e la doppietta alla penultima con l'Everton, che consente ai suoi di espugnare Goodison Park per 3-2.

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  • IL CALO SOTTO RETE E L'APPRODO IN ITALIA

    Complice un cambio di modulo che lo penalizza, con il passaggio al 4-2-3-1 che vede in Aguero il terminale ideale della squadra, e alcuni problemi fisici che ne condizioneranno il rendimento, la stagione 2014/15 di Dzeko al Manchester City non sarà all'altezza delle precedenti.

    'Il Cigno di Sarajevo'gioca meno, 32 gare complessive, di cui 22 in Premier, è chiamato a svariare di più per il campo e a puntare meno la porta e sembra smarrire il suo proverbiale fiuto del goal: in tutto ne firma appena 6, di cui solo 4 in campionato.

    Il centravanti che ha portato 2 Scudetti inglesi, un FA Cup, un Community Shield e una League Cup ai Citizens, il 1° marzo 2015 realizza il suo ultimo goal per gli 'Sky Blues' nella sconfitta per 2-1 ad Anfield con il Liverpool in campionato.

    Dopo 189 presenze complessive e 72 goal in tutte le competizioni, l'11 agosto 2015, il ventinovenne attaccante bosniaco approda in Italia: il Manchester City lo cede in prestito oneroso a 4 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 11 alla Roma. Nella capitale Dzeko dimostrerà che la stagione precedente era stata dettata dalle circostanze, e di essere ancora in grado di fare la differenza, tanto che i capitolini eserciteranno il riscatto dopo pochi mesi.

    Prima di approdare nella città eterna, però, l'attaccante bosniaco saluta e ringrazia in inglese su Twitter il Manchester City e i suoi tifosi, che hanno rappresentato una parte importante della sua carriera da calciatore.

    "Dopo quattro anni e mezzo, pieni di cori per me e amore per voi, è arrivato il momento di dire arrivederci. Ho trascorso alcuni dei migliori momenti della mia carriera al Manchester City, momenti che non dimenticherò mai. Cinque trofei e tante altre vittorie contro i nostri più grandi rivali, così come la gioia nei vostri volti negli ultimi quattro anni e mezzo sono cose che non si possono dimenticare. Grazie di tutto!"
    "Grazie a tutte le persone nel club che ci sono sempre state per me. Devo fare un ringraziamento speciale ai miei compagni e allo staff, che sono diventati come una famiglia in questi anni, che è precisamente come ho visto il Manchester City - una grande famiglia. Come sapete bene, dire arrivederci a chi ti è vicino è sempre la cosa più difficile".
    "Sì, è il momento di dire arrivederci e di affrontare nuove sfide. Mi sto spostando in una nuova nazione, in un altro grande club con tifosi pazzeschi e non vedo l’ora di farlo. Ma il tempo trascorso con voi, così come la felicità e l’amore che ho sentito qui saranno sempre con me".
    "Ancora una volta, grazie di tutto. Continuerò a essere un grande tifoso del Manchester City, a cui auguro il meglio e tanti trofei e felicità in futuro. Arrivederci Manchester, e buona fortuna!".

    Quasi otto anni dopo, Dzeko incrocerà sul campo per la prima volta la squadra di cui è stato un simbolo per 4 anni e mezzo. E lo farà in un'occasione speciale: da avversario, come centravanti dell'Inter, nella gara più importante a livello di club: la finale di Champions League.