Storie

Con 138 reti e 6 trofei, Neymar ha segnato un'epoca al Santos alzando anche la Libertadores. Anche se, fuori dal campo, le bizze non sono mancate.

L'ascesa e la discesa di Adnan Januzaj, ex wonderkid del Manchester United: doppietta da urlo all'esordio, poi l'inesorabile declino.

I primi passi con il Copenaghen e l'affermazione con lo Sturm Graz: il danese è già un punto fermo della Dea: "Può diventare un attaccante top".

L'Inter portò in Italia Mauricio Pinilla, ma non credette mai in lui veramente: dopo vari prestiti, il cileno lasciò definitivamente il club.

Nella carriera di Marco Ferrante c'è stato spazio anche per una piccola parentesi all'Inter: poche chance di mettersi in mostra con Tardelli tecnico.

Moscardelli arriva in A dopo aver segnato in tutte le categorie tra goal d'autore e una barba 'top': oggi gioca a Calcio a 8 nella squadra di Totti.

In Italia ha collezionato 4 goal e 2 retrocessioni, ma per 24 anni ha detenuto un record in A: il goal più veloce di uno straniero al debutto.

Di lui Guardiola dice: "Come Benzema, avrei voluto allenarlo prima". Tra Werder Brema e Bayern si è costruito una storia indimenticabile in Germania.

Enfant prodige del Flamengo e miglior giocatore del Sudamericano U17, Adryan al Cagliari nel 2014 sarà una meteora: ora Cellino ci ripunta a Brescia.

Il giovane allenatore belga è ancora imbattuto in Ligue 1 dalla sua nomina: la sua carriera è partita da Football Manager.

Nel 2010, la sfida tra sardi e corsi venne sospesa al 75'. Matri: "Mi hanno tirato i capelli". Bisoli: "Pinardi ha rischiato l'incolumità fisica".

Portato in Germania dal Dortmund, è andato via sbattendo la porta. Si è rifatto al Wolfsburg, poi ha vinto tutto con il Bayern.

L'esperienza in Inghilterra del difensore spagnolo: quattro anni, di cui uno in prestito, in cui non è riuscito a imporsi con i 'Red Devils'.

Tra i più grandi giovani allenati da Sir Alex Ferguson, Ravel Morrison ha collezionato fallimenti: oggi gioca col DC United.

Kazu Miura, l'eterno bomber giapponese che ha girato il mondo e giocato nel Genoa, a quasi 56 anni è ancora in attività: milita nell'Oliveirense.

Marcatore più giovane nella storia degli Europei. Vicino alle idee della Chiesa avventista, tornò in Colombia per il padre e giocare solo la domenica.

Piedi buoni e gran tiro, il belga Walem ha vissuto in Italia gli anni più importanti della carriera: ha giocato per Udinese, Parma, Torino e Catania.

Nel 2010 il Genoa bocciò un certo Lewandowski: un affare concluso, con allenamenti a Pegli, saltato per un’indecisione di Preziosi.

Ha iniziato a vincere al Bayern, è arrivato al Milan per togliere il posto a Maldini, poi è finito ad allenare in Thailandia: il percorso di Ziege.

Luca Pellegrini è un nuovo calciatore della Lazio, ma ha esordito con la Roma e quando era giovanissimo i giallorossi lo soffiarono ai cugini.

Faouzi Ghoulam cresce con Benitez ed esplode con Sarri, poi i gravi ko: adesso l'Angers. Maldini lo definì "il miglior terzino sinistro al mondo".

Una pedina di scambio che Ancelotti e Moggi provarono a rifilare ai friulani. Ma Titì e Amoroso non si piegarono allo scambio del decennio.

Nel 2008 firma il pre-contratto con due squadre di Serie A: alla fine il Parma si tirerà indietro. Al Palermo giocherà una gara: addio immediato.

Nel 2010 Quagliarella passa dal Napoli alla Juve scatenando la rabbia dei tifosi azzurri: dietro quella cessione, però, il dramma dello stalking.

Nel 2000 poteva essere del Lecce, poi ha dovuto scegliere tra i club di Manchester, fino all'aereo della discordia tra Juve e Fiorentina nel 2012.

Arrivato all'Inter come potenziale fenomeno, Sebastian Rambert si rivelerà un grande flop e sarà ceduto già a dicembre. Resterà un talento incompiuto.

Nel 2021, l'esterno allora 18enne è diventato il giocatore più giovane a giocare titolare in Ligue 1 dal 2012. Ora il salto verso la Premier.

L'attaccante croato è diventato un idolo a Brema, ma ha dovuto lottare con problemi di salute. Che ha superato, tornando in campo.

Nessuno, nei maggiori e medi tornei d'Europa, ha segnato sette goal in un match: Alves sì. Tutti ai piedi del silenzioso brasiliano.