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Michele MarcoliniGetty

Michele Marcolini, l'italiano che cerca fortuna a Malta

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Cercare fortuna a qualche chilometro di distanza da casa. Ci sta provando Michele Marcolini, che dalla metà di dicembre del 2022 ha deciso di accettare un'offerta da Malta.

L'ex centrocampista è dunque diventato il commissario tecnico della nazionale biancorossa e ora punta a riscrivere la storia calcistica della piccola isola in mezzo al Mar Mediterraneo.

  • TUTTO PARTE DA SORA

    Pur essendo nato a Savona, il percorso nel calcio professionistico del futuro centrocampista parte dal Centro-Sud, in particolar modo nel Lazio.

    Il primo club a credere in lui è il Sora, che lo fa esordire in Serie C quando ancora vigeva la divisione tra C1 e C2 nel 1994.

    Dopo tre anni in Ciociaria, per Marcolini arriva la grande chance di mettersi in mostra. Una chiamata irrinunciabile, ancora più a sud rispetto a Sora ma ben più su nelle gerarchie del calcio italiano.

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  • DA BARI A VERONA

    Il Bari lo vuole con sé per metterlo a disposizione di Eugenio Fascetti in vista del campionato di Serie A 1997/1998, il primo dopo la promozione dalla serie cadetta dell'anno prima.

    Nel capoluogo pugliese, superato senza grossi affanni il periodo di ambientamento fisiologico, il centrocampista si mette in mostra e disputa tre anni da titolare inamovibile contribuendo in maniera attiva alla permanenza dei galletti in Serie A.

    Dopo due anni tra i cadetti con il Vicenza per via della smobilitazione del parco giocatori del Bari, Marcolini si trasferisce all'Atalanta dove vince il suo primo campionato di Serie B in carriera.

    L'esperienza in massima serie dei nerazzurri durerà un solo anno e il savonese dai capelli rossi dovrà tornare ancora una volta in Serie B, prima di trasferirsi al Chievo nel 2006.

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  • L'EXPLOIT VERONESE

    Con i gialloblù Marcolini vive le migliori annate della sua carriera e malgrado lo scotto della retrocessione il primo anno, riuscirà a riportare immediatamente i clivensi in A e a mantenerceli fino alla sua permanenza nella città dell'Arena.

    Lascia il Chievo nel 2011 dopo una promozione, 158 presenze e 20 tra campionato e coppe nazionali ed europee. Già, perché dopo il terremoto calciopoli la società veronese giocherà i preliminari di Champions League e Coppa UEFA, venendo però eliminata anzitempo.

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  • CT A MALTA E L'INCROCIO CON L'ITALIA

    Lasciato il calcio giocato nel 2013 dopo un anno al Lumezzane in D, Marcolini decide di intraprendere la carriera da allenatore.

    Tra le varie squadre gestite in carriera c'è anche il suo amato Chievo Verona, dal quale verrà però esonerato a metà stagione 2019/2020 malgrado i risultati non fossero così male.

    Il 15 dicembre 2022 arriva la chiamata della nazionale di Malta, alla ricerca di un commissario tecnico dopo l'allontanamento di Devis Mangia.

    L'ex centrocampista accetta e inizia così il suo primo percorso lontano dall'Italia. Non troppo, ma comunque abbastanza da poter passare al livello di allenatore "internazionale".

    Fin qui due partite da CT, entrambe perse, di cui una contro l'Italia nel marzo 2023. La strada è lunga e complicata, ma fare risultati con una nazionale dallo scarso potenziale tecnico potrebbe aprirgli piste inimmaginabili.

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