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Pierluigi OrlandiniGetty Images

Pierluigi Orlandini: l'eroe della Nazionale Under 21 nel 1994

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C'è stato un tempo in cui per l'Italia vincere l'Europeo Under 21 era poco più di una semplice formalità.

Il secondo dei cinque titoli conquistati dagli azzurrini nel corso della loro storia porta la firma di Pierluigi Orlandini.

Un calciatore che da molti è stato definito un genio incompreso, ma che in carriera ha saputo comunque ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto e raggiungere delle vette importantissime.

Prodotto del vivaio dell'Atalanta, in ben tre momenti diversi indosserà la maglia nerazzurra inframezzandola ad esperienze di varia levatura.

  • 1994, L'ANNO DI GRAZIA

    Il 1994 è l'anno in cui la carriera di Orlandini sembra prendere definitivamente il volo. E tutto grazie a quel famoso goal con la nazionale Under 21.

    L'Italia arriva in finale dove trova il Portogallo dopo aver avuto la meglio della Francia ai calci di rigore.

    I tempi regolamentari non bastano a stabilire chi deve uscire dalla gara di Montpellier con la coppa in mano.

    Al minuto 84, poco prima del fischio che protrae l'incontro ai supplementari, Orlandini entra in campo al posto di Inzaghi. Cesare Maldini ancora non lo sa, ma è la mossa vincente.

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  • L'ASSURDA REGOLA DEL GOLDEN GOAL

    Negli anni Novanta e fino al 2000 inoltrato, nei tempi extra regolamentari vigeva la regola del Golden Goal. Sostanzialmente il "chi segna, vince" del campetto, ma istituzionalizzato e riconosciuto dalla FIFA.

    Ecco, la rete che sancisce la fine della gara e fa uscire tutti dal campo con il pallone sotto braccio è proprio il subentrato Orlandini.

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  • INTER, PARMA E LA COPPA UEFA

    A 21 anni il centrocampista diventa eroe nazionale e attira le attenzioni di club di calibro superiore, scatenando una corsa all'acquisto che alla fine vede trionfare l'Inter.

    Il biennio al Biscione non è nemmeno così negativo, ma non gli vale la conferma alla Pinetina malgrado diverse presenze e qualche goal di pregevole fattura.

    Serve rimettersi al centro dell'attenzione e a offrirgli questa possibilità è il Verona. Dopo un solo anno da protagonista in gialloblù passa al Parma di fine millennio, squadra tra le migliori in Italia e in Europa.

    Dal 1997 al 1999 colleziona solo 41 presenze, ma si porta a casa una Coppa Italia e una Coppa UEFA, l'ultima vinta da una squadra italiana.

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  • L'ULTIMA SODDISFAZIONE

    Da lì in poi la sua carriera inizierà la parabola discendente fino al ritiro nel 2004. Un progressivo allontanamento dal calcio che conta che non gli impedisce però di togliersi la soddisfazione di vincere la Coppa Italia di Serie C con il Brindisi.

    Negli occhi e nel cuore di Orlandini, e di chi si è emozionato insieme a lui, resterà per sempre quel goal al minuto novantasette in una magica serata sotto il cielo francese.

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