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C Factor: Pierluca Luciani, anima e cuore del Messina

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C Factor arriva su Goal: una rubrica che, settimana dopo settimana, esplorerà i tre gironi del campionato di Serie C NOW, raccontandone i protagonisti, le loro storie dentro e fuori dal campo.

Non è finita finché non è finita. Pare sia questo il motto scelto in casa Messina, alle prese con una stagione complicatissima sia dentro che fuori dal campo.

Il club giallorosso, da oltre un decennio galleggiante fra terza e quarta serie del calcio italiano, è una delle squadre penalizzate in classifica in questo inizio di marzo: 4 punti sono stati sottratti alla società dello Stretto, ultima nel girone C dopo le esclusioni di Turris e Taranto.

La squadra di Banchieri rischia fortemente la retrocessione ma, nonostante tutto, lotta: nell’infrasettimanale contro la Cavese, infatti, è arrivato un clamoroso 3-3 in cui è stato straordinario protagonista Pierluca Luciani.

  • LA TRIPLETTA DI LUCIANI

    L’attaccante giallorosso ha prima portato avanti il Messina, per poi, con la squadra raggiunta e superata addirittura sul 3-1 dalla Cavese, firmato la sua prima personale tripletta fra i professionisti. Una serata indimenticabile per la punta cresciuta nel Frosinone, che ha quantomai dimostrato l’incapacità del Messina ad arrendersi a un esito negativo di questa stagione.

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  • CHI È PIERLUCA LUCIANI

    Classe 2002, Luciani è il classico attaccante old-style del nostro calcio: possente fisicamente e bravissimo nel gioco aereo anche grazie ai suoi 186 centimetri. È cresciuto a suon di gol nel Frosinone, che ne ha coltivato il talento: ottimo rendimento in tutte le formazioni giovanili, culminato nel debutto in Serie B del 2021.

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  • LUCIANI, DA FROSINONE A MESSINA

    Per Luciani si tratta del secondo campionato a Messina. L’anno scorso il Frosinone lo giró in prestito ai siciliani: 4 gol, i primi per lui fra i professionisti, il bilancio a fine campionato. Un bottino che ha convinto il Messina ad acquistarlo a titolo definitivo, facendone un proprio rinforzo importante. Con le tre reti segnate a Cava de Tirreni, ha raggiunto il suo carrier high, toccando quota 7 in campionato e avvicinandosi ai rendimenti che aveva nel settore giovanile del Frosinone, quando la sua doppia cifra era praticamente una costante.

  • “NOI SENZA MAGLIE”

    L’enorme abnegazione della rosa e dello staff giallorosso, tuttavia, non ha come contraltare una situazione tranquilla extra campo. La sensazione è che i 4 punti di penalizzazione possano essere ulteriormente aggravati nelle prossime settimane: il 16 aprile, a campionato quasi finito, ci sarà un’ulteriore scadenza da rispettare e il club non potrà mancarla.

    E sentire le parole di mister Banchieri non ha dato rassicurazione agli appassionati tifosi giallorossi. L’allenatore del Messina, infatti, ha sottolineato come a Cava i giocatori non abbiano potuto cambiare le maglie all’intervallo, zuppe per la pioggia battente che cadeva sul Simonetta Lamberti. Una situazione davvero al limite per un club professionistico, ma che non ha poi impedito, a fine gara di “regalare le maglie ai tifosi - ha sottolineato Banchieri - perché dopo 800 km fatti per seguirci lo meritavano”.

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  • LUCIANI È C FACTOR

    Con la sua tripletta alla Cavese, è senza dubbio Pierluca Luciani il C Factor di questo turno infrasettimanale di Serie C NOW. La punta del Messina succede a Guido Gomez del Crotone, Ronaldo del Vicenza, Francesco Salvemini, Valerio Bertotto, Gennaro Anatriello del Trapani, Stefano Di Mario, dell’Entella, Massimo Brambilla, mister della Juventus Next Gen, Nicolò Bruschi del Monopoli, David Stückler della Giana Erminio, Marco Tumminello del Crotone, Emiliano Pattarello dell’Arezzo, Marco Olivieri della Triestina, al foggiano Vincenzo Millico,Matteo Della Morte del Vicenza, a Emanuele Cicerelli, Michael Fabbro del Taranto, Kevin Zeroli del Milan Futuro, Samuel Di Carmine del Trento e Antonio Di Nardo del Campobasso, Raffaele Biancolino, allenatore dell’Avellino, Facundo Lescano, Inglese del Catania alla terza giornata, Vlahovic dell’Atalanta Under 23 alla quarta e Mirco Antenucci alla quintae Ignazio Abate alla sesta.

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