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Roberto IngleseGOAL

C Factor: Roberto Inglese, voglia di rinascita sotto l’Etna

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C Factor arriva su Goal: una rubrica che, settimana dopo settimana, esplorerà i tre gironi del campionato di Serie C NOW, raccontandone i protagonisti, le loro storie dentro e fuori dal campo. 

Melior de cinere surgo. Queste sono le parole di una celebre iscrizione che si trova a Catania sulla Porta Ferdinandea realizzata nel 1768 allo scopo di celebrare degnamente il matrimonio di Ferdinando IV di Borbone con Carolina d’Austria. Il riferimento, ovviamente, è alla capacità della città etnea di rialzarsi sempre, nonostante le avversità. 

Una speranza condivisa da uno che, a Catania, è arrivato in estate e col Catania punta a fare grandi cose, Roberto Inglese.

  • Roberto Inglese Chievo Genoa Serie A 02112018Getty Images

    PASSATO

    Nato a Lucera, nel foggiano, nel 1991, cresce calcisticamente nel Pescara, più vicina a Vasto, città in cui in realtà vive sin da piccolo.

    Con i rossazzurri riesce anche a debuttare in Serie B, ma sarà a Verona, sponda Chievo, che troverà più spazio fra i grandi. Prima, però, fa un passaggio formativo a Lumezzane, in C, dove arriva anche a segnare 13 goal nella stagione 2012/13.

    Da lì in poi, la sua carriera decolla: prima due annate buone al Carpi, poi l’approdo in Serie A, come detto, col Chievo.

    Primo anno di apprendistato, poi la prima doppia cifra in Serie A coi veneti: 10 reti nel 2016/17. Questo gli vale l’acquisto del Napoli, che poi lo lascia un altro anno a Verona. Lo chiama anche la Nazionale di Ventura, poi lo prende il Parma.

    In Emilia, però, faticherà: nove reti il primo anno gli valgono il riscatto dei ducali che, però, coinciderà con l’inizio di un quinquennio difficile.

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  • Roberto Inglese ParmaGetty Images

    INFORTUNI A CATENA

    I problemi iniziano nell’ottobre del 2019.

    Durante una sfida col Genoa, per Inglese arriva il primo serio infortunio di una serie lunghissima: distorsione alla caviglia con allegata lesione alla tibia, i giorni di stop saranno oltre 70. Il rientro a gennaio coincide con un nuovo pesante ko: contro la Juve stavolta è la coscia a tradirlo. Complice il covid, rivedrà il campo a luglio, dopo essersi operato a Turku in Finlandia, con la stagione ancora in corso.

    Da lì in avanti, però, sarà sempre un vai e vieni dall’infermeria, senza più riuscire a tornare centrale nel progetto Parma, nonostante la caduta in B dei gialloblu. 

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  • BOBBY, NUOVA SFIDA

    Dopo sei mesi in prestito a Lecco, in estate Inglese era tornato a Parma, con una sistemazione da trovare.

    Arriva la chiamata di un vecchio amico: Daniele Faggiano, che lo aveva voluto in gialloblu, lo vuole regalare al Catania di Mimmo Toscano in Serie C. Il Direttore Sportivo etneo, in conferenza stampa, lo ha definito un proprio “figlioccio” e ha rivelato che Roberto gli aveva sottolineato che in C sarebbe stato disposto a giocare solo per i rossazzurri.

    E così, il 30 agosto, detto, fatto: contratto annuale con opzione di rinnovo, maglia numero 9 per lui. Rossazzurra, of course.

  • LAVORO E DEDIZIONE

    La sua estate non è stata semplice, dopo l’esperienza in una squadra retrocessa dalla B alla C come il Lecco. Ai margini del progetto Parma, Inglese si è allenato spesso da solo, attendendo nella chiamata giusta. C’è voluta molta pazienza, con la telefonata giusta arrivata solo a fine giugno, con il gong del calciomercato quantomai vicino.

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  • IL PRIMO GOAL A CATANIA

    Ma neanche nove giorni dopo, ecco monetizzare lavoro e dedizione. Alla seconda apparizione col Catania, alla seconda presenza in C dai tempi del Lumezzane, Inglese ha ritrovato goal e sorriso.

    Minuto 60 spaccato della sfida in casa della Juventus Next Gen: Sturaro, altro big degli etnei, crossa il pallone che Inglese arpiona alla sua maniera e gira, forte, in porta.

    Bobby English allarga le braccia, si prende l’urlo della sua nuova gente e l’affetto dei compagni

  • OBIETTIVO

    Neanche a dirlo, adesso, l’obiettivo è quello di ritrovarla la Serie B perduta, riportandoci un Catania che già ha dimostrato di amarlo. E lui è pronto a ricambiarli, come ha sottolineato nella sala stampa di Biella:

    “È stato bello far esultare i catanesi, speriamo che la prossima volta possa succedere in casa”.

    Inglese, però, è consapevole che servirà tanto lavoro, in primis su se stesso: Toscano ne sta gestendo il fisico, fattore che probabilmente gli ha condizionato fortemente la carriera, e lui vuol crescere gradualmente, di giorno in giorno per aiutare i rossazzurri nella lotta per la promozione con Benevento, Foggia, Avellino e Crotone.

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  • INGLESE È C FACTOR

    Senza dubbio, comunque, Inglese a Catania è destinato a essere un C Factor, un giocatore in grado di decidere le sorti delle partite, nonostante gli ultimi anni siano stati molto complicati.

    Sotto l’Etna lo sanno bene e se lo coccolano: del resto, si sa, melior de cinere surgo. E Inglese questo lo sta facendo molto bene.

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