C Factor: Emiliano Pattarello, quattro goal per entrare nella storia

Schierato da centravanti puro, nel tridente, lui che centravanti non è, Pattarello ha ripagato Troise, allenatore dei toscani, con una prova semplicemente memorabile. Il primo sigillo arriva al decimo, con un guizzo da punta di razza: su azione d’angolo zampata in porta per l’1-0. Il raddoppio, nel recupero del primo tempo, arriva su rigore da lui stesso procurato. La definitiva salita in cattedra, però, arriverà nei primi tre minuti di secondo tempo: dopo poco più di un minuto fa 3-0; il poker personale arriverà subito dopo aver rimesso il pallone a centrocampo, con una gran conclusione a giro che non lascia scampo a Boer, portiere dei bianconeri. 

Un poker incredibile arrivato in un contesto metereologico complicato. Già perchè Arezzo-Pianese si è giocata in uno stadio completamente avvolto dalla nebbia, che ha messo a serio rischio la disputa del match. Una difficoltà ulteriore che, comunque, non ha scoraggiato Emiliano Pattarello, che, con il suo talento, ha illuminato anche lì dove si vedeva poco. Nelle prime 18 giornate di reti ne aveva siglate “solo” tre, tutti su rigore, nei soli 90 minuti contro la Pianese ne sono arrivati quattro. Semplicemente un pomeriggio da alieno.

Anche per il club toscano è stata una giornata storica. Con la maglia dell’Arezzo, infatti, erano stati solamente due i calciatori a segnare quattro gol in una sola gara fra i professionisti, ovvero Carlo Ceccotti il 17 gennaio 1965 in Arezzo-Grosseto 7-2 (serie C) e Fabio Bazzani il 19 dicembre 1999 in Arezzo-Giulianova 6-4 (serie C1). A quasi venticinque anni di distanza, dunque, Pattarello ha messo una quadrupla firma da campione assoluto. Curioso, poi, che l’ultima volta che accadde, con Fabio Bazzani protagonista, Pattarello fosse semplicemente un neonato. 

Pattarello nasce a Dolo, piccolo comune della provincia di Venezia, da giovanissimo inizia a giocare in Veneto: prima con il settore giovanile del Padova, per poi passare al Cittadella. Il Bologna si accorge di lui e, a partire la stagione 2015/2016, lo aggrega alla propria formazione Under 17. Con i rossoblu vive delle ottime annate: segnando 22 gol in 93 presenze fra U17 e Primavera. 

Il Bologna nel 2017, quando aveva appena 18 anni, sceglie di mandarlo a farsi le ossa in Serie C. Esterno d’attacco, mancino puro, grande fisicità: queste le sue caratteristiche, che finiscono per far comodo al Renate prima e all’Arzignano poi. Nelle prime due annate fra i pro, però, non arrivano reti e allora Emiliano decide di fare uno step all’indietro: sceglie il progetto di Trento, club che disputa la Serie D nel 2020. Lì vince il campionato, segnando 2 reti che poi diventano 3 al successivo anno di C. 

Ancora una volta, comunque, sceglie di non rimanerci fra i professionisti, nonostante i quattro gol in 32 presenze, rendimento tutto sommato ottimo per un classe 1999. Riparte nuovamente dalla Serie D e dall’Arezzo. In Toscana diventa una certezza: rivince il campionato, segna 2 goal e fa 8 assist. E nell’anno del ritorno in C, esplode completamente: 8 reti, 6 assist. La B accende i fari su di lui ma Patta, in estate, rinnova con gli amaranto e, al momento, i numeri lo vedono aun passo dal mettere a referto il proprio record stagionale di marcature in singola stagione. Per quello che, senza dubbio, è un top player adesso per la categoria.

Con i 4 goal alla Pianese, dunque, Emiliano Pattarello è, senza dubbio, il C Factor della 19esima giornata di Serie C Now, succedendo ai vari Marco Olivieri della Triestina, al foggiano Vincenzo Millico,Matteo Della Morte del Vicenza, a Emanuele Cicerelli, Michael Fabbro del Taranto, Kevin Zeroli del Milan Futuro, Samuel Di Carmine del Trento e Antonio Di Nardo del Campobasso, Raffaele Biancolino, allenatore dell’Avellino, Facundo Lescano, Inglese del Catania alla terza giornata, Vlahovic dell’Atalanta Under 23 alla quarta e Mirco Antenucci alla quinta e Ignazio Abate alla sesta.