C Factor: Raffaele Biancolino, la miglior cura possibile per l’Avellino

Quella fra l’ex attaccante e l’Avellino è una storia d’amore infinita. Nato a Napoli nel 1977, Biancolino inizia la propria carriera da calciatore nei piani bassi, nei campi di provincia di C e D.

La svolta arriva soltanto nel 2003, a 26 anni, con il trasferimento in biancoverde che muta i destini comuni: lui inizia a segnare a valanga, l’Avellino torna in Serie B.

133 le presenze totali di Biancolino con la maglia dei lupi, 56 le reti messe a referto (secondo posto nella classifica all-time dell’Avellino), molte delle quali decisive: indimenticabili, per esempio, quelle contro Napoli e Nocerina. 

Svestiti pantaloncini e scarpini da calciatore, Biancolino inizia ad allenare. Le primissime esperienze sono in Promozione ed Eccellenza, poi cuore e fato lo riportano a casa: l’Avellino lo richiama, c’è la panchina della Primavera ad aspettarlo.

Lì, cominciano le magie: un biennio di bel gioco e ottimi risultati si sublima nella vittoria del torneo, ottenuta lo scorso 26 maggio, che decreta la promozione dei giovani biancoverdi in Primavera2.

Il tutto nonostante un paio di chiamate ad interim per guidare la Prima squadra.

E dire, comunque, che anche quest’anno Biancolino era stato nominato ad interim come allenatore dell’Avellino. Con l’esonero di Pazienza, serviva una soluzione tampone e proprio l’ex bomber è stato il nome giusto.

Lo 0-0 di Torre del Greco al debutto, unito al 2-0 al Foggia di sette giorni dopo ha, però, convinto la società a puntare definitivamente su di lui. Il 4-0 al Crotone in trasferta ha definitivamente cementato la sua leadership in casa Avellino, con 7 punti in 3 partite, sei goal fatti e nessuno subito.

E dire che contro Foggia e Crotone c’erano tante insidie da affrontare, trattandosi di due big match del girone C di Serie C NOW.

«Sognavo questa panchina da sempre» ha ribadito nel dopo partita allo Scida. Lui, puro cuore biancoverde, avrà adesso l’onere di provare a riportare l’Avellino nelle zone altissime della classifica.

Il gap, nonostante l’avvio ricco di difficoltà per Patierno e compagni, non è elevato: fra gli irpini e il primo posto ci sono solo sei punti di distacco, il che è davvero recuperabile, considerando che la stagione è appena iniziata.

Il 4-3-1-2 subito disegnato da Biancolino sembra essere il vestito migliore per l’Avellino, con le qualità delle mezzali, Sounas su tutti, ad esaltare il fatturato offensivo delle punte Gori e Patierno.

Adesso Biancolino e l’Avellino si godono una risalita che pare semplicemente agli albori: l’obiettivo del club è tornare in Serie B e ancora una volta si affidano a colui che già da giocatore riuscì, più volte, nell’impresa.

“Il Pitone”, soprannome che accompagna Biancolino dal 1999 per aver acquistato un rettile all’inizio della militanza in biancoverde, proverà a centrare l’ennesimo salto di categoria per entrare, ancor di più, nella storia dell’Avellino. 

Con il 4-0 netto e brillante a Crotone, dunque, non può che essere Raffaele Biancolino il C Factor di goal.com per la giornata numero 8 della Serie C NOW 2024. L’allenatore dell’Avellino succede a Facundo Lescano, protagonista del settimo turno, ma anche ad Inglese del Catania alla terza giornata, Vlahovic dell’Atalanta Under 23 alla quarta e Mirco Antenucci alla quinta e Ignazio Abate alla sesta.