C Factor: Vincenzo Millico, ritorno al goal per rilanciare il Foggia

Due goal sublimi, che hanno permesso ai pugliesi, intrappolati in un’annata orribile e non solo in campo, di ribaltare il risultato. Era uno scontro fondamentale in ottica salvezza, di quelli da vincere a tutti i costi, di quelli in cui ti affidi sempre al tuo giocatore più di talento. Era anche la prima partita, in casa Foggia, dopo la scomparsa di Samuele, il quarto tifoso coinvolto nell’incidente di Potenza, che aveva già stroncato tre vite di giovani supporter.

Ci ha pensato Vincenzo, a segnare e far correre sul viso di Foggia, almeno per quanto riguarda il lato sportivo, un largo sorriso. 

Per Millico la doppietta è stata anche una liberazione. Fin qui era stata una stagione assai amara: il Foggia che fatica a ingranare, i cambi di allenatore continui, nessuna rete in campionato con il misero bottino personale di due soli assist. Segnare per Vincenzo, dunque, è stato un po’ un balsamo, per un giocatore che qualche hanno fa in Primavera fece 24 goal e 8 assist in 22 partite. Gli ultimi anni non sono stati facili, con le avventure in B con Frosinone, Cosenza, Cagliari e Ascoli non buone dal punto di vista personale.

Millico è arrivato a Foggia a gennaio del 2024, dopo la fine del percorso ad Ascoli. Un impatto devastante: 2 reti e 8 assist in 15 apparizioni, nonostante l’andamento altalenante dei rossoneri. A testimonianza della bontà del colpo di mercato per il Foggia, subito pronto ad affidargli la maglia numero 10 e le chiavi dell’attacco per sognare il ritorno in Serie B. Così non è andata e così non sembra andare neanche quest’anno, in cui per il momento la squadra galleggia appena sopra la zona playout. Ma di certo è proprio l’attaccante nativo di Torino una delle maggiori certezze dalle parti dello Zaccheria.

Lui che a Torino ci è nato e cresciuto con il pallone fra i piedi. Inizia con l’Atletico Mirafiori, poi arriva la chiamata della Juventus. Con i bianconeri gioca fino a 14 quando invece passa al Torino, in un’operazione che porta invece Moise Kean alla Vecchia Signora. Da lì inizia una scalata a suon di goal. Piede destro naturale, con la tendenza a rientrare da sinistra verso il centro del campo. Giovanissimi, allievi poi la Primavera granata. Il rendimento con la massima formazione giovanile del Torino lo fa osservare attentamente da Sinisa Mihajlovic, uno che di giovani se ne intende. 

Sinisa decide di dare fiducia al ragazzino, che nel frattempo si guadagna anche le convocazioni nelle nazionali azzurre giovanile. Prima convocazione per lui è per Torino-Genoa, il 30 dicembre del 2017. Mihajlovic di lì a poco sarà esonerato, ma anche Mazzarri, suo sostituto, gli dà fiducia e il 24 febbraio 2019 lo fa esordire in Serie A prima e in Europa League dopo. Proprio la prima gara europea sarà un sogno: al 93esimo segna il goal del 4-1 contro il Debreceni. È una rete storica: a 18 anni e 354 giorni, Millico diventa il più giovane marcatore del Torino in tutte le competizioni. Inoltre è il primo giocatore italiano del nuovo millennio a segnare in una competizione continentale per club. 

Gli anni a seguire non saranno però così fortunati, fra infortuni e un rendimento che non segue il solco che Millico aveva tracciato con la Primavera. I prestiti in Serie B con Frosinone, Cosenza, Cagliari e Ascoli saranno poco fruttuosi, con pochi goal segnati e tante difficoltà, dopo essere stato addirittura in odore di Nazionale maggiore. A gennaio scorso, dunque, Millico decide di ripartire dal basso, a 24 anni: firma col Foggia, l’obiettivo è di riportarlo in Serie B. Work in progress. 

Vincenzo Millico, con la doppietta alla Turris, è dunque il C Factor di goal.com per questa settimana, succedendo a Emanuele Cicerelli, Michael Fabbro del Taranto, Kevin Zeroli del Milan Futuro, Samuel Di Carmine del Trento e Antonio Di Nardo del Campobasso, Raffaele Biancolino, allenatore dell’Avellino, Facundo Lescano, Inglese del Catania alla terza giornata, Vlahovic dell’Atalanta Under 23 alla quarta e Mirco Antenucci alla quinta e Ignazio Abate alla sesta.