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Il Cavani 'alieno' di Napoli: l'eurogoal al Lecce, le triplette e il poker col Dnipro

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Fiumi d'inchiostro, video, immagini da brividi. Tutto in tre anni. Tra il 2010 e il 2013 Edinson Cavani a Napoli scrive la storia, lasciando il segno a modo suo: a suon di goal, che a 37 anni continua ancora a regalare col Boca Juniors.

Biglietto da visita 'boom' quello del Matador, che al primo anno fa intendere cosa sarebbe avvenuto: 33 reti, uno score pazzesco per chi in carriera fin lì tra Palermo e Danubio non aveva mai superato i 15. E poi? E poi altri 33, a cui si aggiungono i 38 del 2012/2013: in tutto 104 in 138 partite, alcune indimenticabili. Non solo per i tifosi azzurri ma per i calciofili in generale.

'Alieno', 'Mostro', 'Extraterrestre': a Cavani appioppano nomignoli e appellativi di ogni tipo, mai però completamente capaci di tradurre in parole vigore e fiuto per la porta messi sul prato verde dal bomber di Salto nelle stagioni di Napoli.

Otto triplette, la magia contro il Lecce a tempo scaduto, i 4 goal al Dnipro: eccoli i picchi più alti raggiunti dal Matador sotto il Vesuvio, in un percorso da urlo inaugurato dalle due reti all'Elfsborg al debutto da titolare e impreziosito dalla doppietta al City in Champions, dai due timbri alla Steaua tra andata e ritorno (entrambi all'ultimo respiro) e svariati acuti - vedi il sigillo al Chelsea o quelli nelle finali con la Juve - che incoronano Cavani 'Re' di Napoli.

Riavvolgiamo il nastro a quel triennio dorato, in cui l'attaccante uruguagio si ritrova una città ai suoi piedi grazie a prestazioni clamorose.

UTRECHT-NAPOLI 3-3 (2 OTTOBRE 2010)

In Olanda fa freddissimo: il Napoli è impegnato nei gironi di Europa League e, oltre all'Utrecht, deve vedersela con Liverpool e Steaua Bucarest. Tra le fila degli oranje c'è un certo Dries Mertens, inconsapevole al pari degli azzurri di cosa sarebbe diventato tre anni più tardi approdando in Campania.

Il belga si conferma talento purissimo sfornando assist per due dei tre goal degli olandesi, i quali però non fanno i conti con la furia Cavani. Il Matador apre le marcature con un destro a giro da posizione quasi impossibile, poi la squadra di Mazzarri ha un crollo incassando 1-1, 2-1 e 3-1, ma per fortuna ha dalla sua Edi.

Partita riaperta con una conclusione dentro l'area al termine di un'azione insistita, infine il pareggio su calcio di rigore. Cavani è l'emblema di quel Napoli, quello che non molla mai e che quando va sotto fa di tutto per risorgere. Nel gelo di Utrecht, se ne ha la conferma.

Edinson Cavani Napoli LecceGetty Images

NAPOLI-LECCE 1-0 (19 DICEMBRE 2010)

Che dire: chiunque avesse provato a scrivere una sceneggiatura migliore, avrebbe fallito. Cavani a Fuorigrotta diventa regista e attore protagonista in un lampo, un lampo sul gong, quello che fa venir giù il caro vecchio 'San Paolo'.

L'epilogo è sconsigliato ai deboli di cuore, perchè pochi istanti prima - in una partita rivelatasi complicatissima - Grava salva sulla linea con un intervento ai limiti del possibile il tocco vincente di Corvia già pronto ad esultare. Siamo al 92', il Napoli evita lo 0-1 e sul capovolgimento la vince 1-0!

Fa tutto Cavani, che prende palla ai 40 metri, evita in dribbling avversari come birilli posseduto dai demoni del pallone, mira la porta da distanza siderale e scaglia un destro di rara potenza e precisione che si infila all'incrocio. Non ci si crede, dopo aver quasi perso la partita la fai tua al 93' con un goal del genere: per molti, la gemma di Cavani col Lecce rappresenta la copertina dei suoi 3 anni partenopei.

NAPOLI-JUVENTUS 3-0 (9 GENNAIO 2011)

La rivale più acerrima travolta dal proprio beniamino. Edi si carica il Napoli sulle spalle in una notte attesissima, dove la Juve soccombe sotto i colpi del Matador. Tripletta, due goal nel primo tempo e tifosi in estasi.

Cavani trafigge Storari usando la testa: 1-0 su cross di Maggio, raddoppio capitalizzando un traversone di Dossena, tris infine propiziato dal suggerimento di Hamsik che porta l'uruguagio a impattare sulla sfera tuffandosi quasi radente l'erba.

Quella di Napoli-Juve diventa la notte del Matador, che demolisce la Juventus e spinge a sè il popolo azzurro.

Edinson Cavani Napoli JuventusGetty Images

NAPOLI-SAMPDORIA 4-0 (30 GENNAIO 2011)

Nel poker alla Samp c'è il marchio del 'terribile' trio Hamsik-Lavezzi-Cavani. Lo slovacco segna e fa segnare Edi, il Pocho fa ammattire la difesa doriana con le sue scorribande.

L'1-0 inizia proprio da un duetto tra Lavezzi e Cavani, con l'uruguagio che si inventa un dribbling dentro l'area e trafigge Curci. Il Matador fa doppietta procurandosi e trasformando un penalty, il 4-0 è un regalo di Hamsik che gli spalanca davanti la porta sguarnita.

NAPOLI-LAZIO 4-3 (3 APRILE 2011)

Una delle partite più 'pazze' viste a Fuorigrotta, nonchè tra le più adrenaliniche del ciclo Cavani.

La Lazio fa tremare Napoli portandosi avanti di due reti con Mauri e Andrè Dias, subisce la prima rimonta azzurra in 1' firmata Dossena-Cavani, poi il Matador indossa per l'ennesima volta i panni dell'eroe.

Un autogoal di Aronica vuol dire 2-3 Lazio, Edi allora si mette in proprio: il rigore guadagnato e segnato vale il pari, all'88' un pallonetto a scavalcare Muslera manda in delirio i tifosi e sigilla un match incredibile. Ancora al cardiopalma, ancora alla fine: il Napoli ringrazia il suo cecchino.

Edinson Cavani Napoli LazioGetty Images

NAPOLI-MILAN 3-1 (18 SETTEMBRE 2011)

Altri tre goal Cavani li rifila al Milan, regalando un'ulteriore serata che ormai sembrano qualcosa di trito e ritrito: cose fuori dal normale rese normali, è la forza di Edi.

Aquilani gela il 'San Paolo' portando in vantaggio il Diavolo, poi c'è da pagare la tassa Matador: destro al volo sotto le gambe di Abbiati, conclusione di prima intenzione dopo uno splendido break di Gargano, infine la fame sotto porta gli fa siglare il 3-1 su disimpegno errato di Nesta.

Quella al Milan è la quinta tripletta in un anno: un dato che parla da solo.

NAPOLI-LAZIO 3-0 (26 SETTEMBRE 2012)

Lo tsunami Cavani abbatte ancora la Lazio: rispetto al pirotecnico 4-3 di un anno e mezzo prima la gara non ha storia, col Matador che la indirizza in favore degli azzurri confezionando - manco a dirlo - un tris.

Nel giro di mezz'ora il Napoli è già avanti 2-0: Edi la sblocca con un tiro da fuori deviato da Ciani che inganna Marchetti, il raddoppio arriva grazie a un tentativo da posizione defilata che piega i guantoni al numero uno biancoceleste.

Risultato e vittoria partenopea in ghiaccio a metà ripresa, quando l'uruguagio si presenta tutto solo davanti al portiere e deposita in fondo al sacco dopo averlo dribblato in uscita. Sempre e comunque, Edinson Cavani.

NAPOLI-DNIPRO 4-2 (8 NOVEMBRE 2012)

Se la copertina del Cavani napoletano è l'eurogoal col Lecce, la controcopertina non può che essere il poker al Dnipro. Siamo di nuovo in Europa League, competizione mai privilegiata nel primo ciclo Mazzarri, ma che in quel tardo pomeriggio di novembre vive 90 minuti epici grazie al Matador.

Il bomber di Salto apre le danze, gli ucraini rimontano e si portano sul 2-1 a Fuorigrotta, ma anche il Dnipro prova sulla propria pelle cosa voglia dire 'sfidare' il Matador.

Edi fa 2-2 con una punizione dai 30 metri, capovolge il punteggio con un tap-in sotto misura e nel recupero timbra per la quarta volta (!) il tabellino marcatori. "Un mostro, è un mostro!", Riccardo Trevisani, in telecronaca, urla ciò che tutti stavano pensando.

Edinson Cavani Napoli DniproGetty Images

NAPOLI-ROMA 4-1 (6 GENNAIO 2013)

Cavani organizza un'Epifania da urlo, facendo sfracelli tra le maglie della difesa alta di Zeman: coi giallorossi, settima tripletta in azzurro per il sudamericano.

Il primo squillo giunge su imbucata di Pandev, il 2-0 girandosi con fame e cattiveria dentro l'area, la terza rete personale invece è un'inzuccata delle sue con taglio sul palo.

Nel mezzo l'1-2 di Osvaldo, poi l'espulsione di Pjanic che apre ulteriori autostrade ad un Napoli a segno con Maggio. Cavani 'show', Fuorigrotta ringrazia.

NAPOLI-INTER 3-1 (5 MAGGIO 2013)

Napoli-Inter regala l'ottava e ultima tripletta di Edi, che al termine della stagione farà le valigie volando a Parigi.

Dopo 3 minuti è già Matador, i nerazzurri la pareggiano su rigore con Ricky Alvarez, ma proprio dagli 11 metri vengono trafitti dal 7 che realizza il 2-1. Il tris giunge in spaccata a porta vuota su assist di Pandev (che tandem col macedone), mandando definitivamente al tappeto l'Inter di Stramaccioni.

Il sipario sulla storia d'amore tra Cavani e il Napoli cala a luglio di quell'anno, 'stoppando' il film d'autore scritto e interpretato dal Matador. Una pellicola densa di emozioni, destinata a non tramontare mai.

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