Robert LewandowskiGetty Images

Il 2020 di Robert Lewandowski: una stagione da Pallone d'Oro

Quando 'France Football' un mese fa ha annunciato la decisione di non assegnare il Pallone d’Oro 2020, il pensiero di gran parte dei calciofili è stato quasi unanime: “Giustizia per Robert Lewandowski” era l’hashtag che spopolava su Twitter. Il polacco in quel momento aveva uno score di 51 goal in 43 partite ed era il candidato principale, insieme a Sergio Ramos, per aggiudicarsi il premio più ambito. Poi, dopo un mese di pausa dalle competizioni, è tornato a giocare. E a macinare altri record.

Nella sfida di ritorno contro il Chelsea, ottavi di Champions, il polacco ha segnato due goal e fornito due assist. Il rigore imparabile, poi il passaggio che ha regalato a Perisic l’opportunità di concludere solo in area, il cross per Tolisso e l’incornata per il 4-1 finale. All’andata aveva mandato due volte Gnabry al goal, per poi segnare lui stesso. Timbrando, ancora, tutti i tre goal. Conclusioni: Robert Lewandowski 7, Chelsea 1. Segnati o assistiti, è entrato in tutti i goal del Bayern nell’ottavo di finale. Poi, ovviamente, ha segnato anche al Barcellona nei quarti e al Lione in semifinale.

Ha portato il suo bottino di goal in Champions League a quota 15 in una stagione, con soltanto 9 partite all’attivo. Meglio di lui nella storia della Champions, a livello di marcature in una singola edizione, ha fatto soltanto Cristiano Ronaldo (17 e 16). Più che alla portata, anche se manca solo la finale contro il PSG. Comunque, CR aveva giocato due partite in più. Lewandowski ha segnato in ogni singola partita giocata. Nel frattempo il polacco ha messo la freccia su Benzema come quarto miglior marcatore nella storia del torneo e insegue Raúl, distante soltanto tre goal, 68 contro 71. È solo questione di tempo.

Robert Lewandowski Bayern Munich 2019-20Getty Images

Lewandowski arriverà alla sfida contro il PSG con uno score di 55 goal stagionali in 46 partite disputate. Uno ogni 75 minuti. Nessun altro ha segnato come lui in Europa. Nemmeno Ciro Immobile, che si è aggiudicato la Scarpa d’Oro grazie ai 36 goal in campionato, ma che complessivamente ha segnato 16 reti in meno del polacco. Neanche Ronaldo e Messi, fermi rispettivamente a 37 e 31.

L'ex Dortmund a 32 anni da compiere ha vissuto la miglior stagione realizzativa della sua carriera, superando sé stesso e anche qualche avversario: è diventato il miglior marcatore straniero in una singola stagione di Bundesliga. Aubameyang si era fermato a 31. Soltanto Gerd e Dieter Müller han segnato più di lui. È anche sul podio dei marcatori all-time del campionato tedesco, dietro sempre a Gerd Müller e Klaus Fischer. Perché andare ogni anno sopra i 40 goal, come accade dal 2016, non gli bastava più.

In stagione ha trovato il goal in 39 partite su 46, 'riposandosi' soltanto in sette occasioni una delle quali, contro il Bochum, subentrando dalla panchina. Ha segnato a ogni avversario che si è trovato davanti eccetto il sopracitato Bochum, incrociato in FA Cup, e il Borussia Mönchengladbach in Bundesliga. All'andata la squadra di Marco Rose è riuscita a contenerlo, al ritorno invece se lo è risparmiato: una squalifica lo ha fermato. In Champions League, invece, non ha risparmiato nessuno a parte il Tottenham, soltanto perché Flick gli ha concesso un turno di riposo, evento più unico che raro.

Il numero 9 comanda un attacco che, da novembre, ha già segnato più di 100 goal. Una squadra che vince da 20 partite consecutive in tutte le competizioni, con 64 goal segnati e 18 subiti, che non ha ancora perso una partita di Champions League. Anzi, le ha proprio vinte tutte. Che a giugno ha vinto la Bundesliga di rimonta, dopo aver vinto 16 partite su 17, più un pareggio, nel girone di ritorno. Che ha conquistato la DFB-Pokal a inizio luglio. Che arriva al Da Luz per sfidare il PSG, con 42 goal all’attivo in 10 partite. Inutile specificare che nessuno ha fatto meglio in stagione.

Lewandowski ha vinto la classifica marcatori in Bundesliga ricevendo il quinto Torkanone della sua carriera. Ha vinto il titolo di capocannoniere della DFB-Pokal. È di gran lunga il miglior marcatore in Champions League: i più vicini tra quelli ancora in gioco sono fermi a 6, praticamente un terzo dei suoi goal. Con ogni probabilità chiuderà l’anno con il ‘triplete’ di titoli di miglior marcatore. Solo van Nistelrooy nel 2013 ci è riuscito. Spera di farcela anche a livello di trofei di squadra. E suona come una beffa che tutto questo non gli valga né un Pallone d’Oro, né una Scarpa d’Oro.

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