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Carlo Ancelotti Real Madrid GFXGOAL

Bellingham, la rinascita di Kroos e le intuizioni tattiche: come Ancelotti ha portato il Real Madrid a dominare nuovamente la Liga

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La scorsa estate non è stata propriamente di quelle esaltanti per il Real Madrid: Karim Benzema, il bomber della squadra ha annunciato in maniera improvvisa la sua decisione di voler lasciare il club, il tutto mentre colui che doveva essere il suo sostituto, Kylian Mbappé, decideva di restare al PSG per almeno un’altra stagione.

Quella che si è presentata ai blocchi di partenza della stagione, sembrava dunque una squadra senza un centravanti affidabile, piena zeppa di centrocampisti centrali e con due dei suoi uomini di punta, Toni Kroos e Luka Modric con un anno in più sulle spalle e con meno grande calcio nelle gambe.

Come se non bastasse, nella stagione precedente i Blancos non avevano mai dato realmente la sensazione di poter impensierire i rivali di sempre del Barcellona ed i rinforzi arrivati dal mercato non sembravano sufficienti a colmare il gap che si era venuto a creare.

Oggi i numeri e i risultati parlano di un mondo totalmente ribaltato: il Real Madrid si è laureato campione di Spagna dopo aver dominato il campionato. Si tratta di uno dei più bei capolavori di Carlo Ancelotti, tecnico che è riuscito a fare di una squadra che sulla carta non doveva funzionare, una delle più forti d’Europa.

GOAL prova a capire come il ‘Don Carlo’ è riuscito a centrare l’ennesimo grande trionfo della sua carriera.

  • Jude Bellingham Real Madrid Barcelona LaLiga 2023-24David Ramos/Getty Images

    HEY, JUDE

    Da dove si può partire, se non dal giocatore dal maggiore impatto a livello mondiale? L’evoluzione di Bellingham al Real Madrid è stata rapidissima. Si è sempre avuta la sensazione che potesse diventare uno dei migliori giocatori del pianeta, ma in pochi potevano immaginare che ci sarebbe riuscito con una tale velocità.

    Quando è sbarcato a Madrid era un trequartista dotato di grande intelligenza, ma Ancelotti ha modificato la sua posizione in campo schierandolo fin da subito da ‘falso nove’, creando per lui di un ruolo da direttore d’orchestra del reparto offensivo con licenza di inserimento in area avversaria.

    Il risultato è stato che oggi Bellingham viene considerato tra i favoriti nella corsa che conduce al prossimo Pallone d’Oro. Il gioiello inglese potrebbe laurearsi capocannoniere della Liga e le sue prestazioni sono state sensazionali anche in Champions League. La parte spaventosa della vicenda? Può solo migliorare…

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  • vinicius 3(C)Getty Images

    TANTO EQUILIBRIO

    Dome si fa a rendere dominante una squadra senza centravanti? E’ già successo in passato che altre squadre prive di un vero numero 9 riuscissero a segnare tanto, ma la differenza sostanziale - rispetto ad esempio al primo Liverpool di Klopp - è che il Real Madrid non ha un vero e proprio rifinitore sul quale fare affidamento.

    Ancelotti lo ha capito subito. Bellingham è il fulcro dell’attacco attorno al quale gravitano giocatori ottimamente amalgamati. I Real si schiera in campo con un trio di centrocampo ben bilanciato, nel quale Valverde è chiamato a coprire gli spazi liberi nelle aree centrali. Toni Kroos è l’uomo che fa girare la squadra e che detta i tempi, mentre uno da Tchouameni e Camavinga offrono maggiore solidità.

    Davanti Bellingham, Vinicius Jr e Rodrygo hanno ampia libertà di movimento, ma in posizioni leggermente più strette rispetto al passato. Il risultato è una squadra ben equilibrata e con centrocampisti sempre pronti a dare il loro contributo anche in fase ci contropiede.

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  • Eder Militao Real Madrid 2023-24Getty

    PIU' FORTI DEGLI INFORTUNI

    La stagione non è iniziata certamente nel migliore dei mondi per il Real Madrid. Dopo meno di 72 ore dal calcio d’inizio della Liga, Thibaut Courtois ha riportato un infortunio al legamento crociato anteriore durante un allenamento, un problema che di fatto lo ha costretto ai box per quasi tutta l’annata. Il fine settimana successivo, Eder Militao ha subito un infortunio praticamente identico, il che vuol dire che il Real nel giro di pochi giorni si è riscoperto privato del suo portiere titolare e del suo miglior difensore centrale.

    Poche settimane dopo è stato Tchoaumeni ad infortunarsi al piede, poi è stata la volta di Bellingham che ha riportato una grave distorsione ad una caviglia, prima degli stop occorsi a Vinicius e Carvajal e di quello che ha posto fine con largo anticipo alla stagione di Alaba.

    Ad un certo punto della stagione, il Real Madrid si è ritrovato a poter contare su due soli difensori centrali e costretto ad affidarsi a Joselu in attacco. Eppure nulla di tutto questo ha influito sul rendimento. Le assenze si sono fatte ovviamente sentire, ma i risultati sono continuati ad arrivare.

  • kroos bayern real madrid(C)Getty Images

    IL MIGLIOR KROOS

    Più di un anno fa era stato proprio Carlo Ancelotti a far intendere che per Kroos e Modric la fine della loro avventura a Madrid fosse sempre più vicina. Parlando in conferenza stampa, aveva spiegato come i due centrocampisti dovevano accettare l’idea di un “momento di transizione”, facendo così capire che per loro era quasi giunto il momento di lasciare spazio alla nuova guardia. Modric in un certo senso ha dato a tratti l’impressione di essersi arreso a questa realtà, mentre Kroos ha fatto tutto il possibile per ritardare l’inizio del suo declino.

    Nel corso di questa stagione è stato semplicemente magistrale. Reinventato in un ruolo che riduce al minimo le sue responsabilità difensive, ha avuto modo di dare il meglio di sé in fase di creazione e di gestione dei ritmi. I suoi numeri, in termini di percentuale di passaggi completati sono stati impressionanti. Dal 2021 non forniva così tanti assist in campionato ed il suo rendimento è stato tale da convincerlo a tornare a vestire la maglia della Nazionale tedesca.

    Per lui un ruolo da protagonista assoluto ed il prolungamento di una carriera già fantastica.

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  • Jude Bellingham scores winner for Real Madrid against Union BerlinGetty Images

    I GOAL IN EXTREMIS

    Il Real Madrid non sempre è partito bene in questa stagione. Costretto spesso a schierarsi con una difesa improvvisata, spesso ha subito molte azioni in contropiede. La cosa si è tradotta nel fatto che in molti casi i Blancos si sono trovati ad inseguire o a segnare in extremis.

    Una cosa che gli è venuta naturale, visto che Bellingham ad inizio stagione ha trovato la via della rete nelle battute finali delle sfide contro Getafe, Union Berlino e Barcelona. Lo stesso hanno fatto anche i vari Modric, Lucas Vasquez e Dani Carvajal, mentre il giovanissimo Nico Paz ha trovato la via della rete in extremis nel suo debutto contro il Napoli.

    Facendo due conti, il Real Madrid ha totalizzato più di dieci punti in campionato grazie a reti siglate allo scadere e proprio questa caratteristica si è rivelata fondamentale nella fase a gironi della Champions League.

    Per alcuni si tratta di fortuna, per altri di mentalità: quello che è certo è che il Real Madrid è riuscito spesso a segnare nei momenti che più contavano.

  • Carlo-Ancelotti(C)Getty Images

    UNO SGUARDO AL FUTURO

    Il Real Madrid potrebbe essere solo all’inizio di un nuovo ciclo. Ancelotti ha infatti rinnovato il contratto fino al 2026, mettendo così a tacere le voci che lo volevano nuovo commissario tecnico del Brasile a partire da giugno. Nei prossimi due anni inoltre, a Madrid arriveranno nuovi giocatori dotati di straordinario talento. Mbappé sarà ovviamente quello più importante, ma con lui ci sarà anche Endrick, ovvero uno dei gioielli più importanti proposti negli ultimi tempi dal calcio brasiliano.

    A loro potrebbe unirsi anche Alphonso Davies, che è vicino alla scadenza del contratto che lo lega al Bayern, e si parla anche di un interesse per Reece James. Nel frattempo i giovani già a disposizione non potranno far altro che migliorare.

    Insomma, quella che sulla carta doveva essere una semplice stagione di transizione, sembra destinata a rivelarsi la prima di un nuovo ciclo glorioso.

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