Juventus Roma Inter Women composite 2022-23Getty/GOAL

Tutte a caccia della Juventus: la crescita imponente del calcio femminile italiano

Dalla nascita della squadra femminile della Juventus avvenuta nel 2017, ogni singolo campionato di Serie A ha preso la direzione di Torino. Nella stagione 2020/2021 le bianconere hanno fatto en plein di punti e l'anno successivo hanno vinto tre titoli. E' stata la definizione di dominio.

Ma le cose stanno cambiando: la Roma ha sconfitto la Juventus in Supercoppa, il Milan l'ha battuta con un 4-3 thrilling ad ottobre, dopo che sia Inter che Sassuolo avevano strappato punti alle ragazze di Joe Montemurro. La Fiorentina ha un progetto interessante, anche Parma e Sampdoria sono recentemente approdate nella massima serie. Ciò significa che la prima stagione professionistica del calcio femminile italiano vede una lotta per il potere completamente diversa rispetto al passato.

“Non è che la Juventus stia peggiorando come squadra, per niente” ha dichiarato a GOAL Anna Bjork Kristjansdottir, difensore dell'Inter. "Sono le altre squadre che stanno raggiungendo il loro livello".

Era il 2015 quando la FIGC obbligò i club partecipanti alla Serie A maschile a creare un settore giovanile femminile: questo è stato il punto di partenza per tante squadre.

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Elisabetta Bavagnoli, responsabile del settore femminile della Roma, ricorda quell'avvenimento come "qualcosa di entusiasmante e innovativo. Per il calcio femminile italiano si è trattato di qualcosa di molto importante", le sue parole ai nostri microfoni.

A quei tempi, il club più prestigioso e anche più attivo in tale contesto era la Fiorentina, la cui squadra femminile, non a caso, è stata la prima direttamente affiliata a quella maschile, capace di vincere coppa e campionato nel 2017, prima di aggiungere un'altra coppa e una Supercoppa un anno più tardi.

La decisione della Juventus di lanciare una prima squadra è stata un grande passo avanti dato il suo status di club di maggior successo in Italia ma, nel 2019, un avvenimento senza precedenti avrebbe accelerato il processo dell'intero movimento.

Ai Mondiali di quell'anno, l'Italia si rende protagonista di un grande percorso concluso ai quarti di finale. "Il calcio scopre le donne", titola un giornale.

"Prima era uno sport minore, almeno in Italia", spiega a GOAL Elena Turra, responsabile della Fiorentina femminile. “La gente sapeva che le donne potevano giocare a calcio, ma solo le americane erano considerate professioniste e conosciute dal pubblico. In Italia, nonostante l'alta percentuale in aumento di ragazze che giocano a calcio, solo in poche hanno seguito il loro percorso. Dopo il 2019, il calcio ha raccolto interesse e tifosi. A Firenze è comune vedere tifo e passione come lo è per la squadra maschile. I cambiamenti più grandi, direi, sono la consapevolezza, l'evoluzione del gioco e lo sviluppo culturale. Oggi una donna in Italia può praticare uno sport tipicamente maschile".
Italy Women 2019Getty

Ciò ha portato a maggiori investimenti da parte dei club e a un campionato che non è solo competitivo, ma produce anche squadre con la capacità di esibirsi sulla scena europea.

Nei quarti di finale della Women's Champions League 2021/22, la Juventus è stata eliminata per un solo goal dal Lione, che avrebbe poi vinto il suo ottavo titolo. Gli exploit oltre i confini nazionali hanno regalato alla Serie A due posti in Europa, garantendo alla Roma la prima esperienza in assoluto nella competizione, con la vittoria a novembre contro il titolato Wolfsburg.

"Siamo felici, siamo orgogliosi", spiega Bavagnoli. “Ma sono anche molto felice per il movimento italiano. Ora abbiamo due squadre nella fase a gironi e se riusciremo a fare una buona prestazione, forse potremo far crescere il movimento in Italia. Per me è molto importante, non solo per la Roma".

Tra le squadre più in vista c'è anche l'Inter di Kristjansdottir, eccitata al pensiero di poter giocare per le nerazzurre.

"Ho trovato un ambiente professionale. Si vedeva fin da subito che ogni cosa fosse al suo posto".

La prima stagione in nerazzurra, conclusa con un quinto posto, non fa che gettare solide basi per il futuro.

"Abbiamo fatto delle belle partite e si vedeva davvero il potenziale della squadra. Abbiamo giocato bene contro i top club, come contro la Juventus in coppa. Era visibile la scintilla presente all'interno della squadra".

Con una rosa simile a quella dell'anno scorso, con l'aggiunta di qualche nuovo innesto, ora l'Inter è in lotta con le migliori del campionato. Il 4-0 nel derby contro il Milan ad ottobre è stato una grandissima affermazione, con Tabitha Chawinga autrice di due reti, un acquisto che secondo la Kristjansdottir potrebbe fare la differenza per giungere al livello delle migliori.

"Ora ci conosciamo meglio, lo scorso anno è stato un po' interlocutorio. Non eravamo abbastanza stabili. Abbiamo giocato grandi partite senza poi riconfermarci. Quest'anno siamo più costanti e il passo in avanti c'è stato, ma ancora non basta: bisogna continuare a migliorare".

La Roma è tra le squadre con più progressi all'attivo, una delle candidate maggiori per togliere lo scettro alla Juventus.

“La Juventus è partita prima di noi e aveva, due o tre anni fa, tanti o tutti giocatori in rosa allo stesso livello”, afferma Bavagnoli parlando del distacco dalle campionesse in carica. "Questo è molto importante perché quando hai lo stesso livello e alta qualità, significa che hai buoni ricambi. Nei primi tre anni, quella non era la realtà per noi. Dalla scorsa stagione, e soprattutto probabilmente da questa in corso, abbiamo ridotto molto il gap".

La Fiorentina prosegue la sua crescita attraverso la costruzione del nuovo centro sportivo, il Parco Viola, come dichiarato da Elena Turra.

"Sarà il più grande e moderno d'Europa e la squadra femminile lavorerà in un padiglione riservato. La prima squadra e le giovanili saranno in contatto quotidiano in questa nuova struttura. Il nostro settore giovanile è fondamentale. I giovani calciatori, maschi e femmine, saranno vicini ai loro modelli e respireranno calcio tutto il giorno. Il nostro obiettivo principale è l'area giovanile. Dovrà alimentare la nostra prima squadra. Ci piacerebbe, un giorno, avere un undici titolare con giocatrici provenienti dalla nostra città. L'idea è quella di rafforzare il flusso di prodotti del vivaio per costruire una nuova Fiorentina e dare più atlete possibili alla nostra Nazionale. Se riusciamo a colmare il gap con gli altri paesi europei, possiamo rilanciare il movimento italiano e ricevere più risorse per i club. Abbiamo una nuova proprietà e puntiamo al massimo".

Anche la Roma sta investendo di più nel suo settore giovanile, altro progetto convincente in ottica presente e soprattutto futura.

"So che vinciamo da circa cinque anni ormai, ma non è mai facile", ha detto a GOAL il difensore della Juventus, Matilde Lundorf, all'inizio di questa stagione. “Anche tutte le altre squadre in Italia stanno acquistando buone giocatrici, anche internazionali. Ogni anno diventa sempre più difficile per noi, ma le persone si aspettano ancora tanto e anche noi ci aspettiamo altrettanto da noi stesse".

Dalla Serie A femminile, dunque, è lecito aspettarsi tanto: tutti i segnali portano a pensare che diventerà uno dei campionati più competitivi ed emozionanti sul palcoscenico europeo.

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