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Mohamed-Ali Cho: l'ex ragazzo prodigio dell'Everton passato alla Real Sociedad

Mohamed-Ali Cho potrebbe avere solo 18 anni, ma è già legato ad alcune delle città più iconiche d'Europa. Londra, Parigi e Liverpool hanno tutte contribuito a plasmare uno dei giovani talenti più eccitanti del panorama calcistico europeo nel corso della sua breve vita. Nessun posto però è legato a doppio filo al suo cuore con Bordeaux, nonostante non abbia mai vissuto nella capitale mondiale del vino.

È la città in cui ha fatto il suo debutto professionale con l'Angers nell'agosto 2020, all'età di 16 anni e 224 giorni, ma anche il luogo in cui il suo talento ha iniziato a risplendere per la prima volta circa una decina di anni fa. All'età di sette anni e giocando per l'Under 8 del Paris Saint-Germain, Cho si è recato allo Stade Chaban-Delmas, l'ex casa dei Girondins de Bordeaux, per una competizione giovanile nel 2011.

"Stavamo partecipando a un grande torneo con alcune ottime squadre spagnole come la Real Sociedad e ha segnato 16 reti in meno di 10 partite" ricorda Stephane Tardivel, il suo allenatore all'epoca, parlando con Goal. "L'anno successivo ha segnato 19 goal. Abbiamo vinto il torneo per il secondo anno consecutivo, è diventato di nuovo capocannoniere ed è stato nominato giocatore della competizione".

"Non ho mai visto un giocatore con il fiuto del goal come lui, la sua potenza e il suo piede sinistro erano già notevoli. È uno dei tre migliori giocatori che ho visto nella mia fascia d'età".

Il PSG raramente lascia partire giocatori che stanno guadagnando recensioni così entusiastiche, ma la decisione è stata presa quando, nel 2015, i genitori di Cho hanno lasciato la capitale francese e si sono trasferiti in Inghilterra per impegni di lavoro. Sebbene nato in Francia, Cho ha trascorso i primi anni della sua vita a Londra, e all'età di sei anni è quasi entrato nel West Ham prima di trasferirsi a Parigi poco dopo.

Con il PSG che ha combattuto ma non è riuscito a trattenerlo, il passo successivo di Cho nel suo percorso di carriera lo ha portato all'Everton, dove ha unito il lavoro scolastico con l'allenamento e le partite, diventando l'attore di spicco tra i suoi coetanei del Merseyside. Il suo tempo con i Toffees sarebbe terminato prematuramente dopo cinque anni quando, nel 2020, la famiglia Cho è tornata in Francia ancora una volta.

All'età di 15 anni, quando è apparso evidente che i suoi genitori avrebbero lasciato il paese, Cho sarebbe potuto rimanere all'Everton, ma non è stato possibile raggiungere un accordo e quando ha festeggiato il suo 16° compleanno, è tornato nella sua terra natale.

Non sorprende che ci fosse molto interesse per un giocatore che aveva già iniziato a rappresentare l'Inghilterra a livello giovanile, ma i suoi genitori - e in particolare sua madre, Samia - sconsigliarono di andare in un club dove ci sarebbe stata troppa attenzione su di lui, e invece lo persuasero per unirsi all'Angers.

"L'Angers è un club che gli permette di completare il suo allenamento, ma assicura anche che abbia meno pressione su di lui in modo che possa svilupparsi meglio" dice a Goal un caro amico di Cho. "Dal punto di vista del giocatore e della sua famiglia, c'è il desiderio di non avere fretta. Per il momento non lo vede come un lavoro, ma come una passione. Si sente bene".

Arrivato ad Angers nel febbraio 2020, Cho inizialmente si è allenato con le riserve, anche se un mese dopo la stagione sarebbe stata ridotta causa covid. Quando alla fine ai giocatori è stato permesso di tornare alle sessioni di gruppo, Cho si è trovato incluso nella prima squadra, cosa che è stata una sorpresa per l'attaccante adolescente. È rimasto ugualmente sorpreso poche settimane dopo quandoil tecnico Stephane Moulin gli ha riservato i suoi primi nove minuti da professionista:

"Non ha mai detto a se stesso: 'Ho svoltato'", rivela l'amico di Cho. "Voleva solo assicurarsi che accadesse di nuovo".

Cho è entrato nel mondo del calcio con umiltà e la sua personalità ha contribuito a renderlo uno dei ragazzi più amati dello spogliatoio. "Ha la testa sulle spalle, lavora e ci ascolta" ha detto il difensore Romain Thomas ad agosto. "L'allenatore lo segue e lui non lo delude".

Ragazzo dalle qualità superori alla media, è diventato il giocatore più giovane a segnare in Ligue 1 da Eduardo Camavinga nel dicembre 2019.

È stato anche il secondo giocatore nato nel 2004 ad andare in rete in uno dei cinque migliori campionati d'Europa, seguendo le orme del prodigio del Borussia Dortmund Youssoufa Moukoko. "Sto tenendo i piedi per terra" ha detto Cho. "Ho un entourage che mi aiuta a non emozionarmi troppo, a continuare a lavorare e a puntare sempre più in alto. Quindi non presto troppa attenzione al brusio".

Cho è già entrato nel giro della Francia U21 e tutto lascia pensare che un giorno rappresenterà proprio la Nazionale transalpina e non quella inglese, ivoriana o marocchina (quattro sono i suoi passaporti). Si vedrà.

Adesso per lui si spalancano le porte della Liga e del calcio spagnolo. La Real Sociedad è stata infatti brava ad anticipare tutti e ad assicurarsi uno dei ragazzi più promettenti di tutta Europa.

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