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La scelta di Lippi, l'ok di Grosso: il rigore che consegnò all'Italia il Mondiale

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Sembra ieri, invece è successo 17 anni fa. La testata di Zidane, l'errore di Trezeguet, il pareggio di Materazzi, la rincorsa di Grosso e l'esplosione di Berlino. Sogni francesi in frantumi e orecchie di ogni persona italiana in frantumi per le urla al loro fianco. Era il 9 luglio 2006 quando Fabio Grosso completava il suo perfetto Mondiale regalando il titolo alla Nazionale azzurra.

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Negli ultimi cento anni l'impresa di Grosso al Mondiale 2006 è sicuramente tra le più importanti, visto e considerando come l'ex terzino, allora del Palermo, non abbia sbagliato nulla in quel torneo tedesco. Calcio di rigore procurato contro l'Australia, rete alla Germania in semifinale, goal decisivo per la coppa. Dopo un rigore divenuto leggenda e raccontato per filo e per segno dai protagonisti.

Durante il lockdown per coronavirus, sia Grosso che l'allora commissario tecnico Marcello Lippi hanno raccontato il perchè fu proprio lui a battere l'ultimo rigore con cui la Francia venne sconfitta e l'intero popolo italiano si svegliò dal sogno delle settimane precedenti raggiungendo la consapevolezza della realtà.

Lippi vedeva quell'aura di imbattibilità attorno a Grosso e non potè far altro che scegliere il giocatore dei rosanero per calciare il quinto rigore.

"I più bravi erano già stati designati e mi venne in mente che Grosso aveva provocato il rigore con l'Australia al novantesimo, e aveva segnato contro la Germania allo scadere del secondo tempo supplementare. Così gli dissi: il quinto lo batti tu, sei l'uomo degli ultimi minuti. Lui mi disse: 'ma come, io? '...".

Grosso dice ok a Lippi con la mano, dopo essere rimasto per un attimo stupito della scelta. Ma l'uomo dei minuti finali non poteva sbagliare.

"Il mister mi ha chiesto di tirare l'ultimo rigore, in tanti avremmo potuto farlo perché c'erano molti campioni in campo. Ma lui ha scelto me... Mi è piaciuto avere questa responsabilità. Nel camminare verso il dischetto c'era la volontà di andarci a prendere con quel tiro qualcosa che meritavamo. In quel Mondiale sapevamo che avremmo ottenuto un risultato pazzesco. Ricordo la sensazione di voler partecipare fino in fondo all'impresa".

Fabio Grosso Italy France 2006 World CupGetty

Ebbe ragione Lippi e davanti ad un'iniziale e minima titubanza, Grosso si presentò dal dischetto, spiazzando Barthez con un missile, correndo in maniera incontrollata prima di essere braccato dai compagni azzurri e a distanza dall'Italia intera. Per cui sarà un eroe immortale.

Barthez rimane impietrito sul suo palo, le facce dei giocatori francesi e dei loro tifosi si tramutano in una maschera di dolore sportivo, per esserci andati così vicini ed essere battuti ai rigori dall'Italia otto anni dopo il Mondiale interno. Sei dopo la finale dell'Europeo.

Tutta la rosa dell'Italia corre, tra chi va ad abbracciare Buffon e chi Grosso, mentre Lippi viene travolto dai dirigenti e dallo staff tecnico dopo la consapevolezza di aver vinto il Mondiale 2006, la grande impresa della Nazionale azzurra. Figlia di un rigore leggendario e di un torneo, per il signor Fabio, da 10 e lode.

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