Se dici Miroslav Klose, dici record. È infatti impressionante, guardando ai suoi numeri, la moltitudine di traguardi raggiunti in carriera. L'attaccante tedesco nasce il 9 giugno 1978 a Opole, città polacca della Slesia, nel voivodato di Lublino, che fino alla fine della Seconda guerra Mondiale apparteneva alla Germania, con nel suo DNA i geni dello sport.
I genitori, entrambi polacchi, sono infatti due ex sportivi: Papà Jozef era un calciatore professionista e giocava anche lui da attaccante, mamma Barbara Jeż una giocatrice della Nazionale polacca di pallamano.
Precursore in questo di Cristiano Ronaldo, Miro costruisce il suo successo sul suo essere atleta prima ancora che calciatore, sulla cura scrupolosa del corpo e sulla serietà nella preparazione fisica e negli allenamenti. Ha così una carriera ricca di soddisfazioni e primati, sia con le squadre di club, sia con la Germania, la sua Nazionale. L'ultima partita la gioca con la Lazio il 15 maggio del 2016 . Poi il ritiro e i primi passi per diventare un allenatore.
DALLA BUNDESLIGA ALLA LAZIO
Klose inizia a giocare a livello giovanile con il Blaudach-Diedelkopf . Il debutto con i professionisti lo vede in forza all' FC Homburg , in Terza divisione tedesca, la nostra Serie C, nel 1998/99. Si divide fra la Prima e la Seconda squadra, idem quando nel 1999 passa al Kaiserslautern .
Con la seconda formazione dei 'Diavoli Rossi' supera quota 20 goal e si guadagna la promozione in pianta stabile in Prima squadra nella stagione 2000/01. In 4 stagioni con i biancorossi, considerando tutte le competizioni, va sempre in doppia cifra realizzativa e dopo 52 goal in 147 gare e nel 2004/05 passa al Werder Brema.
In maglia biancoverde il suo rendimento cresce ulteriormente. Rimane al Werder per 3 stagioni, in cui ha anche modo di debuttare in Champions League, segna 63 goal in 132 presenze complessive, vince il titolo di capocannoniere del campionato tedesco 2005/06, una Coppa di Lega tedesca nel 2006 e sempre nello stesso anno è premiato come 'Giocatore tedesco dell'anno'. Ma è con il trasferimento al Bayern Monaco per 15 milioni di euro che arrivano per il centravanti i titoli, anche se alcuni infortuni gli impediranno di avere delle statistiche ancora più importanti con i bavaresi.
Dal 2007 al 2011 totalizza 150 presenze e 53 goal in tutte le competizioni, vince 2 volte la Bundesliga e la Coppa di Germania nel 2007/08 e nel 2009/10, un'altra Coppa di Lega nel 2007 e la Supercoppa tedesca nel 2010. Gli ultimi anni della sua carriera da calciatore gli spende invece in Italia, accettando la proposta della Lazio di Claudio Lotito. Il tedesco approda a Roma nell'estate 2011 a parametro zero e si rivelerà un grande affare.
L'impatto con la Serie A è ottimo, e nonostante non sia più un giovincello, Klose segna con regolarità. L'esordio in Serie A arriva il 9 settembre 2011 contro il Milan, ed è da urlo: controllo in corsa a disorientare Nesta e conclusione sotto misura che non lascia scampo ad Abbiati. Il primo derby con la Roma lo gioca il 16 ottobre 2011 e naturalmente lo decide: segna in pieno recupero, al 93', la rete del definitivo 2-1 in favore della formazione biancoceleste.
Il centravanti resta a Roma per ben 5 stagioni, nelle quali stabilisce alcuni importanti record e indossa anche la fascia da capitano .
La partita che lo consegna alla leggenda la gioca il 5 maggio 2013 , quando segna una cinquina nella larga vittoria per 6-0 contro il Bologna . Con la sua performance il tedesco eguaglia una ristretta cerchia di giocatori che erano riusciti nell'impresa prima di lui dal 1929/30 in poi: Giuseppe Meazza, Gugliemo Gabetto, Roberto Pruzzo, l'ungherese István Mike e l'istriano Bruno Ispiro.
Meglio di lui, con addirittura 6 goal realizzati in una sola partita, soltanto Silvio Piola nel 1933/34 in Pro Vercelli-Fiorentina 7-2 ed Enrique Omar Sivori, nella ripetizione della partita contro l'Inter, che mandò in campo la squadra Primavera, nel 1960/61 (9-1 il punteggio per i bianconeri).
" È una delle giornate più belle per me , - dichiara nel post partita - la dedico alla mia famiglia e alla Lazio, in pratica le mie due famiglie. Grazie ai compagni che mi hanno aiutato, in settimana abbiamo lavorato bene e si sono visti i risultati".
Il 23 maggio 2013 Klose vince la Coppa Italia con lo storico successo nel Derby di finale sulla Roma per 1-0. Il 31 maggio 2015 segna il 4° goal nel 2-4 contro il Napoli che riporta i biancocelesti in Champions League. La simbiosi fra il tedesco e la Lazio si completa il 13 marzo 2016, quando, con una doppietta contro l'Atalanta, il giocatore tedesco diventa il massimo bomber straniero della Lazio in campionato , superando Goran Pandev e Juan Carlos Morrone, fermi a 48 goal.
Quando si ritira, il 15 maggio, i suoi goal in Serie A saranno ben 54. Non gli riesce invece l'impresa di diventare il miglior bomber straniero in assoluto del club capitolino, ma solo per un soffio. Klose segna infatti in tutto 63 reti (3 in Coppa Italia, 6 nelle Coppe europee), una in meno del macedone Goran Pandev, che ne aveva totalizzate 64. Almeno per le statistiche ufficiali.
Per i tifosi , infatti, che gli chiedono di battere il rigore , da lui trasformato, nell'ultima gara giocata all'Olimpico contro la Fiorentina, il macedone e il tedesco sono a pari merito in vetta con 64. Come mai? Semplice: l'oggetto del contendere è la rete che i supporters biancocelesti gli attribuiscono contro l'Udinese il 18 dicembre 2011. Un tiro al volo da posizione ravvicinata, che per le statistiche ufficiali è un'autorete di Ferronetti , autore della deviazione decisiva.
Dopo il fischio finale di quel Lazio-Fiorentina, peraltro vinto dai viola 2-4, in tutto l'Olimpico echeggia il coro :
"Miro, Miro, Miro".
Klose, raccolta una sciarpa, fa il giro di campo assieme ai suoi due figli, salutando per sempre i suoi tifosi dopo 5 anni per lui ricchi di grandi emozioni.
" Il pubblico mi ha spinto a tirare il rigore. - dice ai microfoni di 'Mediaset Premium' subito dopo la partita - Io non li tiro mai, all'inizio ho pensato che fosse meglio che lo tirasse Felipe (Anderson, ndr), ma è andata bene. La partita più bella con la maglia della Lazio? La finale di Coppa Italia contro la Roma , è stata spettacolare. Mentre il goal più bello è stato il primo nel derby all’ultimo secondo , ho visto piangere i tifosi, mi è rimasto nel cuore. È stata un'emozione indescrivibile".
L'UOMO DEI RECORD DELLA GERMANIA
Se la carriera di club è di buon livello, quella in Nazionale di Klose è decisamente stratosferica, visto che è con la maglia della Germania che il tedesco stabilisce una serie di primati impressionanti . L'attaccante debutta il 24 marzo 2001, quando milita nel Kaiserslautern, subentrando nella gara di Qualificazione ai Mondiali 2002 contro l'Albania. Appena 17' dal suo ingresso in campo, segna il primo di una serie lunghissima di goal e di successi.
Con la maglia del “Die Mannschaft” , letteralmente "l'equipaggio" , il bomber gioca 137 partite dal 2001 al 2014 e segna 71 goal , ben 3 in più della leggenda Gerd Müller, diventando il miglior cannoniere di sempre della Nazionale teutonica . Tutte le volte in cui Klose ha segnato, la Germania ha sempre vinto, e questo è un altro bel primato di cui può fregiarsi l'ex attaccante della Lazio. Nella graduatoria delle presenze, invece, è il 2° in assoluto dietro Lothar Matthäus con 150.
Durante i 13 anni in cui milita nelle fila della Germania, partecipa a 4 edizioni dei Mondiali : 2002, 2006, 2010 e 2014, vincendo gli ultimi giocati in Brasile . Totalizza 24 presenze, anche in questo caso 2° in assoluto dietro il connazionale Matthäus, e soprattutto, segna 16 goal, diventando il bomber di sempre della competizione e superando il brasiliano Ronaldo, fermo a 15 centri complessivi.
Cinque reti arrivano nel 2002, quando i tedeschi sono superati in finale dal Brasile del 'Fenomeno', 5 con titolo di capocannoniere nell'edizione casalinga del 2006, che vede i padroni di casa estromessi in semifinale dall'Italia di Lippi, 4 nel 2010, con l'eliminazione anche qui in semifinale con la Spagna, e 2 in Brasile nel 2014. Proprio l'ultimo, segnato nel clamoroso 7-1 nella semifinale contro il Brasile a Belo Horizonte, gli ha permesso di tagliare lo storico record di marcature nei Mondiali, prima di conquistare i Mondiali al Maracaña e dire basta alla sua avventura in Nazionale.
Getty Images" Con il titolo Mondiale in Brasile ho realizzato un sogno d'infanzia . - ha dichiarato - Sono orgoglioso e felice di essere stato in grado di plasmare questo grande successo per il calcio tedesco. Ho avuto un momento unico e meraviglioso e molti momenti memorabili in Nazionale . Ho utilizzato le ultime settimane per rivivere e godere di questi momenti. Non ci può essere momento migliore per chiudere il capitolo della Nazionale".
Se questi sono i primati più importanti, non sono tuttavia gli unici. Assieme a Pelé, Uwe Seeler e Cristiano Ronaldo, Klose è infatti uno dei quattro unici giocatorei ad essere andati a segno in 4 edizioni diverse dei Mondiali, e l'unico ad aver fatto almeno 4 reti in 3 differenti edizioni.
Con il peruviano Téofilo Cubillas, inoltre, Klose è uno degli unici 2 giocatori che è stato in grado di andare a segno per almeno 5 volte in 2 diverse edizioni del torneo. Con la Germania detiene anche il record delle doppiette , ben 14, e assieme a Gerd Müller è l'unico ad aver siglato due triplette consecutive (amichevole contro l'Austria il 18 maggio 2002 e prima partita dei Mondiali contro l'Arabia Saudita il 1° giugno 2002).
Avendo infine preso parte anche a tre edizioni dei Campionati Europei, è l'unico calciatore al Mondo ad aver giocato 6 semifinali fra torneo continentale e Mondiali . Numeri monstre, che testimoniano quella che è stata la grandezza della carriera con la Germania dell'attaccante di origini polacche.
LA NUOVA VITA DA ALLENATORE
Dopo essersi ritirato dal calcio giocato, Klose entra ufficialmente nello staff tecnico del Ct. della Germania Löw il 1° novembre 2016. L'ex giocatore della Lazio si tuffa con entusiasmo nella sua nuova avventura.
"Sono felice di tornare in Federazione, - dichiara dopo l'ufficialità del suo insediamento - avevo pensato di continuare ma voglio ringraziare Löw and Flick per l'opportunità che mi hanno dato . Mi preparerò meticolosamente per sviluppare strategie e tattiche".
L'11 maggio 2018 l'uomo simbolo della Germania diventa allenatore dell'Under 17 del Bayern Monaco , prima di firmare un contratto come vice di Flick quando quest'ultimo nel mese di novembre del 2019 è subentrato a Niko Kovac alla guida della Prima squadra del club bavarese.
Tutti passi importanti per la sua formazione , che lo ha portato sulla panchina dell'Altach. Un'avventura durata però solo pochi mesi prima dell'esonero.
Klose, come ha spiegato dopo l'addio al Bayern Monaco, inoltre combatte da tempo contro un serio problema alle gambe.
"Ho avuto un improvviso dolore alla gamba. Sono andato dai nostri medici, il dolore stava peggiorando. Ho pensato fosse un nervo accavallato. Invece la diagnosi è stata uno shock: ho due trombosi alla gamba. I medici del Bayern mi hanno subito detto che non si può scherzare con questa situazione. Mi hanno prescritto riposo assoluto. Non posso correre, non posso nuotare, non posso giocare a calcio. Durante gli allenamenti impazzivo. Non potevo nemmeno calciare la palla o far vedere gli esercizi. Non potevo fare niente. È stata dura. Stavo soltanto a bordo campo. Ho capito che così non potevo lavorare. Non voglio iniziare così la mia carriera da allenatore. Ho rifiutato tutte le offerte che ho ricevuto. Quando sarò di nuovo in salute, sarò in grado di offrire le mie idee. Non voglio rimanere un assistente, anche se con Flick lavorerei molto bene sarebbe la strada più facile. Non voglio".