Zlatan ibrahimovic 2018Getty Images

Ibrahimovic a DAZN: "Cristiano Ronaldo? Andare alla Juventus non è una sfida"

Tante voci di un ritorno al Milan, tante voci sfumate. Zlatan Ibrahimovic ha deciso di continuare nella MLS, a Los Angeles, nei Galaxy. Dopo aver vinto in Olanda, Italia, Spagna e Inghilterra, ora Ibracadabra vuole conquistare trofei anche nel Nord America. Grande prima stagione negli Stati Uniti senza coppe: il 2019 può essere il suo vero anno americano.

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Ibrahimovic è Ibrahimovic, e intervistato in esclusiva ai microfoni di DAZN è riuscito a fare show anche con il nome dello stesso:

"DAZN? Preferisco chiamarlo Dazlatan, suona anche meglio".

Vicino ai 38 anni, Ibrahimovic è senza dubbio uno dei migliori attaccanti della storia del calcio. Che ha deciso di chiudere in MLS:

"Penso che dopo tanti anni, dopo tanta esperienza abbia tirato fuori il meglio di me stesso. Ho tirato fuori la giusta adrenalina, perchè ho giocato e superato tanti avversari, grandissimi difensori che hanno fatto emergare la parte migliore di me. Ora so come attivarmi e dare il meglio di me".

Il campionato nord-americano continua ad allargarsi, e proprio ai nuovi arrivati Ibrahimovic guarda con interesse:

Non sono più una sorpresa ora, sono una leggenda. La più grande sorpresa in MLS quale potrebbe essere? Penso si possano vedere cose che non c'erano il primo anno, siamo migliorati ma non vedo sorprese. Ormai è la normalità per noi. Forse il Cincinnati, nuova squadra in MLS, può riuscire a fare grandi cose. Non sono inferiori a noi e possono costruire qualcosa di grande.

Mentre Ibrahimovic lotterà per i trofei di un altro continente, nella Champions europea è appena cominciata la battaglia:

"Penso che quest'anno la Champions sia davvero aperta, non c'è una squadra superiore all'altra, una favorita per la vittoria finale. Magari vincerà una delle mie vecchie squadre, PSG, Barcellona, Juventus, Manchester United. L'Inter è stata eliminata, il Milan non c'è. Ci sono quattro squadre e spero che una di loro possa vincere".

In una di queste è approdato da qualche mese Cristiano Ronaldo, uno dei suoi rivali storici in giro per l'Europa:

"Non ho detto che l'acquisto di Cristiano Ronaldo non sia stato grandioso, ho detto che non è una sfida. Andare in una delle squadre più forti del mondo non è una sfida, dipende cosa si intende. Per me significa prendere una squadra e portarla in alto. In ogni caso è un grande acquisto per il calcio italiano. Grazie a lui si accresce l'hype attorno alla Serie A, la mia seconda casa".

Chiusura proprio per chi è riuscito a spodestare Cristiano Ronaldo e Messi dalla storia del Pallone d'Oro, ovvero Modric:

"E' uno dei centrocampisti più completi al mondo, detta il ritmo e ha una grandissima visione di gioco. Ha un controllo di palla fantastico, ho giocato contro di lui quando era giovane. Sono contento che abbia vinto il Pallone d'Oro e il premio di miglior giocatore del Mondiale. Modric è diventato esperto, di solito a giocatori come lui vengono considerati meno rispetto agli attaccanti. E' questione di sangue, sono felice perchè ho origini croate, è stato il suo anno".

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