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Dalla gavetta ad Euro 2020: la consacrazione di Di Lorenzo

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La provincia, il treno per Napoli, gli Europei. Giovanni Di Lorenzo vede ripagati i sacrifici di una vita. Quella che ha vissuto lavorando duramente, facendo quella che si chiama 'gavetta'. La fatica ripagata dalla titolarità a Euro 2020. Da protagonista di una cavalcata azzurra arrivata fino al trionfo nella finalissima vinta nella tana dell'Inghilterra, a Wembley.

I guai al polpaccio patiti da Florenzi hanno offerto al terzino azzurro la chance dei sogni, quella di partire nell'11 della Nazionale in uno dei tornei più prestigiosi di sempre. Chance meritatissima d'altronde: già contro la Turchia all'esordio Di Lorenzo aveva fatto vedere di che pasta è fatto, disputando un tempo ad alta intensità. Confermato con la Svizzera e nelle successive sfide. Brillante. Titolare, in pianta stabile.

Non scopriamo nulla di nuovo, perché col Napoli - al netto di qualche calo dovuto a impiego costante e cambi tattici - lo ha già reso uno dei profili nostrani più forti in quella porzione di campo.

E allora che Di Lorenzo sia, con l'attaccante trasformatosi in esterno basso che ha ripagato la fiducia che Roberto Mancini ha riposto in lui. La seconda metà di stagione ha convinto il ct a portarselo ad Euro 2020, Giovanni ha toccato il cielo con un dito.

Un cielo azzurro come le due maglie che stanno rendendo importante la sua carriera, un binomio - Napoli-Italia - capace di lanciarlo nell'élite e farlo apprezzare anche a chi magari fuori dai confini del Bel Paese lo conosceva meno prima di questo Europeo. Lo conoscono benissimo invece a Lucca, Reggio Calabria, Matera ed Empoli, le isole felici in cui Di Lorenzo ha saputo formarsi a suon di reti (ebbene sì, ad inizio carriera giocava punta e lo chiamavano 'Batigol'!), chilometri e tanto tanto sudore.

Lorenzo Insigne Giovanni Di Lorenzo Turkey Italy Euro 2020Getty ImagesGiovanni Di Lorenzo Italy Euro 2020Getty Images

Il passaggio sotto al Vesuvio ha alzato l'asticella del percorso calcistico del ragazzo, col trasferimento in Campania nel 2019 alla corte di Ancelotti fondamentale per la sua crescita e per prendersi la corsia destra del Napoli senza mai più mollarla.

Ben 137 le presenze coi partenopei in tre stagioni, impreziosite da 8 goal e 22 assist complessivi che dimostrano come il laterale sappia contemporaneamente offendere, vedere i compagni e rendersi letale sulle palle inattive. Se n'è accorto anche il Mancio, che ha offerto a Di Lorenzo un posto nei 26 per gli Europei insieme ai compagni di club Meret e Insigne e poi lo ha reso protagonista.

Lo ha piazzato sulla 'sua' fascia destra, all'occorrenza lo ha dirottato anche a sinistra: lui ha risposto sempre presente e ha alzato la Coppa nel cielo di Londra. Giovanni Di Lorenzo, la classe operaia in paradiso.

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