Costanza e umiltà: dopo il Napoli Mario Rui si è preso anche il Portogallo

Quando si pensa alle corsie di sinistra di Napoli e Portogallo si pensa subito a Khvicha Kvaratskhelia e Rafael Leao: quasi mai a Mario Rui. E invece si dovrebbe.

Perché se il georgiano e il portoghese fanno quel che vogliono, in campo, seminando il panico nelle difese avversarie, lo devono anche e soprattutto al loro terzino sinistro, che già da diverso tempo conferma un concetto chiarissimo: il suo magic moment non vuole finire.

Anche in Nations League, contro la Repubblica Ceca, Mario Rui ha messo in campo l'ennesima prova convincente della sua stagione, che allontana le critiche di chi ha sempre diffidato del suo talento.

Ha saltato solo la sfida contro il Lecce, in campionato: in Champions League ha giocato dal primo minuto quella contro i Rangers. Sono già due gli assist con il Napoli: tre se contiamo quello con il Portogallo.

Un cross perfetto, da sinistra, per Diogo Dalot, al ritorno in Nazionale: perché Mario Rui nel Portogallo non giocava dal novembre del 2020, contro la Croazia.

Quasi due anni dopo torna in campo con i lusitani e mostra a tutti che lui ai Mondiali non solo può andarci, ma può farlo anche da titolare della formazione di Fernando Santos.

Segno che la sua stagione sta andando in maniera perfetta e che non vuole fermarsi: Mario Rui ha messo a tacere tutti e si è preso anche il Portogallo.

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