Una Carolina Morace come non si era mai vista. Noi eravamo abituati a conoscerla come spietata calciatrice e ottima allenatrice, con l'esperienza alla guida del Milan femminile a confermarlo.
La 56enne veneziana ha deciso di confessare la sua omosessualità proprio nel 'Coming Out Day', giornata riconosciuta a livello internazionale che trasmette l'importanza di comunicare al mondo i propri gusti sessuali.
Intervistata dal 'Corriere della Sera', la Morace ha ammesso di amare Nicola Jane Williams, conosciuta diversi anni fa a Tokyo in occasione di un evento organizzato dalla FIFA.
"La chiamai con il secondo nome, Jane, mi sembrava più 'da donna', e lei, guardandomi intensamente, mi disse: 'Perché mi chiami Jane?'".
Un messaggio forte e chiaro per chi ha paura di essere giudicato a causa della propria natura sessuale.
"L’ho fatto naturalmente per loro, per le più giovani, ma l’ho fatto anche per molte mie amiche quarantenni o cinquantenni che ancora non trovano il coraggio di raccontarsi".
Il calcio è purtroppo un mondo in cui chi si esprime in tal senso viene spesso messo da parte.
"Il mondo del calcio è pieno di pregiudizi e di omofobia. Non biasimo chi non fa coming out. Per molti uomini il non farlo è una forma di protezione. Credo che sia giusto farlo quando si è pronti, quando si è sicuri di poter togliere la maschera e non rimetterla più".
Ora il prossimo passo sarà quello di adottare un bambino insieme a Nicola Jane.
"Sì, lo desideriamo. Lei ha già una figlia ed è una bravissima madre, mi commuovo nel vederla parlare così intensamente con la sua bambina, il tempo che le dedica e il modo con cui sta seguendo la sua crescita. Come mi definisco? Sono una donna che ama una donna".