"Faccio questa dichiarazione ribadendo le mie scuse per le parole nel programma di ieri. Non era mia intenzione danneggiare Lamine Yamal, il popolo del Barcelona, i giocatori, la UEFA o la piattaforma Movistar Plus+ con cui lavoro. Nel fare il mio commento ho scelto di fare una battuta sulla qualità e di elogiare le virtù, in nessun caso si trattava di un riferimento all'etnia o alla classe sociale.
Dopo aver trascorso così tanti anni nel calcio, sono entusiasta di vedere emergere i giovani giocatori delle giovanili. Ammiro soprattutto la quantità di nuovi talenti che il Barça sta facendo emergere perché credo che alla fine la qualità trionfi sempre. Sono un allenatore professionista e in tutte le squadre in cui ho militato mi sono preoccupato di portare i giovani ad allenarsi con la prima squadra. Mi scuso con chiunque si sia offeso per il mio commento. La mia intenzione non era quella di denigrare Lamine Yamal, anzi.
Il calcio unisce tutto e tutti, per questo è lo sport migliore poiché non discrimina in base a sesso, razza, religione, disabilità, età o orientamento sessuale. Questo è ciò in cui credo! Ci vediamo nel calcio".