Jasper Cillessen Tim Krul Netherlands Costa Rica 07052014Getty Images

Van Gaal e quella mossa storica: la staffetta Cillessen-Krul prima dei rigori

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22 giugno 1996, stadio Zaccheria di Foggia. Castel di Sangro e Ascoli stanno giocando gli ultimi minuti regolamentari della finale dei playoff di Serie C. Con il risultato di parità scolpito nel marmo, l’approdo ai calci di rigore è un’eventualità ormai inevitabile. L’allenatore degli abruzzesi Iaconi osa l’impensabile: sostituisce il portiere titolare De Iuliis, uno dei punti di forza della squadra, e getta nella mischia nella lotteria dei rigori la riserva Spinosa, che non ha ancora giocato un minuto in stagione. Una mossa in apparenza folle, e forse non solo in apparenza: tuttavia una mossa che si rivelerà vincente, perché Spinosa parerà il rigore di Milana e regalerà al Castel Di Sangro, espressione di un paesino di 5500 abitanti, la gioia di un’incredibile promozione in Serie B.

L’abbiamo presa un po’ larga, giusto per sottolineare come il buon Louis Van Gaal non abbia in fondo inventato nulla, anche se non escluderemmo che tra le sue ottime letture ci possa essere stato anche il libro di Joe McGinniss “Il miracolo di Castel di Sangro”. Tuttavia, l’allenatore olandese il 6 luglio del 2014, 18 anni dopo l’all-in di Iaconi a Foggia, ebbe il coraggio di osare l’inosabile, per giunta in una fase finale di un Mondiale.

Un po’ di contesto, e per farlo usiamo il presente storico. L’Olanda del 2014 è una squadra interessante, ma non accreditata alla vigilia del Mondiale di un cammino tanto prestigioso quanto quello di quattro anni prima. Sneijder, Robben e Van Persie sono ancora nel gruppo, ma la sensazione è che il meglio sia già passato, per loro come per De Jong, Huntelaar e Kuyt, altri reduci di spicco del Mondiale sudafricano. Van Gaal tanto non ha toccato l’attacco rispetto alla squadra guidata da Van Marwijk quattro anni prima, quanto invece si è trovato a dover rinnovare parecchio difesa e centrocampo, con il dubbio e la sensazione di aver perso qualcosa in termini di qualità. Il 5-1 con cui l’Olanda demolisce la Spagna all’esordio nella fase a gironi a Salvador dimostra inequivocabilmente due cose: che i nuovi sono un po’ sottovalutati e che i vecchi, sotto la (presunta) bollitura, hanno motivazioni da vendere.

Fatti confermati dal prosieguo del Mondiale: girone non facile vinto a punteggio pieno, con i successi su Australia e Cile a completare il quadro, prima del drammatico ottavo di finale contro il Messico: “Tri” avanti con Giovanni dos Santos fino all’88’, quando prima Sneijder e quindi un contestatissimo rigore trasformato da Huntelaar al quarto di recupero mandano i messicani a casa. Il concetto viene ribadito a caldo via social dalla KLM, che non trova niente di meglio di twittare “Adios amigos!” a caldo dopo il fischio finale, creando un incidente diplomatico di proporzioni epiche.

Dunque, quarti di finale contro la Costa Rica, vera sorpresa del torneo, capace di vincere il girone mettendo in fila Uruguay, Italia e Inghilterra per poi passare gli ottavi di finale con la Grecia nonostante il pareggio ellenico nel recupero. Per Los Ticos è determinante il portiere Keylor Navas, che para il rigore decisivo di Gekas e pone le basi per il successivo approdo al Real Madrid.

L’Olanda ritrova lo stadio di Salvador ma scopre di essersi giocata tutti i goal contro la Spagna, del resto la Costa Rica si difende bene e dà l’idea neanche tanto nascosta di sentirsi sicura abbastanza da giocarsela ai rigori. Allo scoccare del 120’, quando l’arbitro uzbeko Irmatov ha ormai il fischietto alla bocca, ecco che la bocca stessa dell’arbitro resta spalancata esattamente come quella di milioni di sportivi in Mondovisione. L’ultimo cambio dell’Olanda recita: fuori il portiere titolare Cillessen, dentro la riserva Krul. Nessun infortunio, una precisa scelta tecnica: la serie di rigori verrà affrontata dal portiere oggi al Norwich.

Jasper Cillessen Tim Krul Netherlands Costa Rica 07052014Getty Images

Una mossa da pokerista più che da allenatore: Van Gaal si carica tutte le responsabilità di un’eventuale sconfitta, e probabilmente i suoi giocatori avvertono il peso in meno. Dall’altra parte, i costaricani restano interdetti, e si convincono che, se ha messo in campo Krul, vuol dire che è un fenomeno a parare i rigori. Sensazioni più che statistiche, la classica profezia che si autoavvera: gli olandesi vanno tutti a segno, Krul para i tiri di Ruiz e Umana e manda l’Olanda in semifinale per il secondo Mondiale di fila.

Van Gaal diventa il protagonista assoluto del dopopartita e al sito della FIFA rivela tutta la sua strategia.

“Abbiamo detto a Tim (Krul) che sarebbe stato il migliore portiere per i rigori perché è più alto. Ma non abbiamo detto niente a Cillessen perché non abbiamo voluto interferire con i suoi preparativi e la sua concentrazione. Tuttavia non abbiamo nessun dubbio, Cilissen sarà il titolare nella prossima partita. E’ stato soltanto in quella occasione che abbiamo creduto che Krul sarebbe stata la scelta migliore e abbiamo avuto ragione. Siamo andati bene su tutti i calci di rigore”.

Netherlands Costa Rica Tim Krul 07052014Getty Images

Cillessen, che ovviamente non ha preso bene sul momento la sostituzione al 121’, tornerà titolare per la semifinale contro l’Argentina. Una partita che terminerà ancora ai rigori, ma stavolta Van Gaal non avrà il coraggio di ripetere il numero, lasciando in campo l’allora portiere dell’Ajax, trafitto 4 volte su 4. Come sarebbe andata se Van Gaal avesse avuto il coraggio di ripetere il cambio fatto nei quarti? Ecco il paradosso di Van Gaal: il suo più grande colpo di genio è diventato anche il suo rimpianto più grande.

Cinque anni dopo quei Mondiali, si è tornato a parlare di Krul quando in FA Cup si è trasformato nuovamente nell'uomo dei miracoli. Ovviamente ai calci di rigore, contro il Tottenham. Krul ne para due, grazie a degli appunti scritti sulla bottiglietta. Il Norwich si qualifica e la sua genialata finisce su tutti i giornali.

Peccato che in Premier le cose non andranno altrettanto bene. Krul incasserà qualcosa come 60 goal, retrocedendo con tre giornate d'anticipo. Magari se le partite si fossero decise ai rigori, sarebbe andata diversamente...

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