Damsgaard SampdoriaGetty

La stagione da incubo di Damsgaard: dal goal a Wembley all'infezione al ginocchio

Wembley, 7 luglio 2021. La Danimarca, grande rivelazione di Euro 2020, si gioca l'accesso alla finalissima contro i 'padroni di casa' dell'Inghilterra: ad alimentare il sogno scandinavo è il gioiello di Mikkel Damsgaard che, alla mezz'ora del primo tempo, lascia partire un destro dai 25 metri su calcio di punizione che supera la barriera e va a spegnersi sotto l'incrocio dei pali, lasciando di stucco il portiere Pickford e ammutolendo la quasi totalità di uno stadio che alla fine esulterà per la rimonta, concretizzatasi ai tempi supplementari.

Il lampo di Damsgaard, a segno anche nel girone in occasione del 4-1 inflitto alla Russia, resta una delle gemme più splendenti di tutta la competizione, vero e proprio lasciapassare in sede di mercato dove le sirene delle big (soprattutto europee) cominciano ad ammaliare il classe 2000. All'improvviso la Sampdoria inizia ad andargli stretta, tanto che il salto dopo una sola (peraltro ottima) stagione in Liguria pare inevitabile. Nessuno, a questo punto, avrebbe mai immaginato che l'annata 2021/22 avrebbe assunto le sembianze di un incubo, di un tunnel di cui non si intravede l'uscita.

MIKKEL DAMSGAARD DENMARKGetty Images

Nonostante il corteggiamento estero, Damsgaard opta per la permanenza in blucerchiato, inconsapevole dei guai che lo avrebbero afflitto di lì a pochi mesi: gioca da titolare sei delle prime sette partite di campionato, unitamente ad uno spezzone in Coppa Italia contro l'Alessandria il 16 agosto, ma l'inatteso 'crac' si verifica durante la sosta di ottobre dedicata alle nazionali, stavolta sinonimo di dolore per l'ex Nordsjælland nel senso più puro del termine.

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Dolore ma anche tanta sfortuna, troppa, alla luce della dinamica di un problema che è addirittura doppio: il primo infortunio riguarda il ginocchio sinistro e appare aggirabile con un po' di riposo, ma la mazzata arriva incredibilmente a distanza di poche ore con l'altro ginocchio, il destro, vittima di un'infezione. Un evento curioso e allo stesso tempo crudele dal punto di vista di Damsgaard, il cui arto si gonfia a dismisura creando uno stato febbrile e una serie di artriti che vanno e vengono, rendendone così impossibile l'impiego da parte di mister Roberto D'Aversa che si lascia andare ad una previsione pessimistica sui tempi di rientro.

"Temo che Damsgaard non lo avremo a disposizione per un bel po' di tempo".

Previsione, purtroppo per i tifosi della Sampdoria, più che mai azzeccata: il 4 novembre, la Sampdoria annuncia l'intervento di lavaggio articolare del ginocchio di Damsgaard, senza specificare la data di un possibile ritorno in campo.

"L’U.C. Sampdoria informa che il calciatore Mikkel Damsgaard è stato sottoposto in data odierna ad un intervento in artroscopia di lavaggio articolare del ginocchio destro. Tale intervento è stato eseguito dal prof. Claudio Mazzola. Nei prossimi giorni verranno valutati i tempi di recupero".

L'impressione, nell'ambiente doriano, è che per rivedere di nuovo Damsgaard in campo bisognerà attendere fino al nuovo anno, se non alla prossima stagione: il tutto è accentuato dall'assenza fisica del giocatore che ha preferito proseguire il lungo processo di riabilitazione in patria, gettando una sorta di alone di mistero sul suo problema fisico. Sono invece frequenti i contatti con lo staff medico della Sampdoria, dove si respira un clima di apprensione per quelle artriti che fanno pensare ad un ritorno in Italia per sottoporsi alla visita di uno specialista in reumatologia.

Sullo stato di salute di Damsgaard si susseguono voci di ogni tipo, dalle più ottimistiche a quelle più sconfortanti: sui social il danese alimenta i tanti punti interrogativi sul suo conto scegliendo la linea del basso profilo, fino all'annuncio che scalda i cuori del popolo blucerchiato il 30 marzo.


"È bello essere tornato – racconta ai microfoni ufficiali del club -, sono contento di ritrovare l’Italia, la squadra e i miei compagni. In tanti in questi mesi mi hanno mandato dei messaggi di incoraggiamento: per me era uno stimolo ad allenarmi di più, meglio, e a tornare in fretta. Devo ringraziare la società che mi è venuta incontro, permettendomi di rientrare a casa per curarmi: è stato d’aiuto avere attorno a me la mia famiglia e i miei cari".

Il lungo periodo riabilitativo a Copenhagen in compagnia dei fisioterapisti della nazionale danese è ormai alle spalle.

"È stata dura, ma sono guarito. Ora sono felice. So però che devo continuare ad allenarmi duramente e ci vorrà un po’ di pazienza prima di unirmi al gruppo. Da ottobre in avanti, moltissimi tifosi mi hanno scritto, soprattutto tramite Instagram. Per me significa molto: i sampdoriani non hanno mai smesso di sostenermi. Non vedo l’ora di tornare finalmente a fare ciò che amo: giocare a calcio".

Damsgaard si rivede finalmente al centro 'Mugnaini' di Bogliasco e, dopo le prime sedute individuali, riabbraccia a tutti gli effetti i compagni, trovando in panchina non più D'Aversa ma Marco Giampaolo, subentrato a gennaio. E' l'anticamera del ritorno sul terreno di gioco che avviene il 16 aprile, nel finale di Sampdoria-Salernitana 1-2. Per il danese altri tre spezzoni contro Lazio, Fiorentina ed Inter, giusto in tempo per festeggiare la salvezza con 180 minuti d'anticipo: traguardo minimo celebrato con la giusta dose d'entusiasmo, in attesa di tempi migliori. Per la Sampdoria e lo stesso Damsgaard.

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