Aficionado pancarta Andre Silva

Si fa 800 km per André Silva: "Mi ha dato la sua maglia"

Dal Portogallo alla Spagna, più precisamente da Oporto a Siviglia. Con un'unica missione: attirare l'attenzione di André Silva e avere la sua maglia. Una missione che un ragazzino, appassionato di calcio e dell'ex attaccante del Milan, ha brillantemente portato a termine.

Attiva il tuo mese di prova gratuita e guarda la Liga in esclusiva su DAZN!

Lui è Francisco Feliz, 12 anni, portoghese, per tutti Fran e basta. E giovedì della scorsa settimana ha viaggiato assieme al padre Vladimiro dalla propria città, Oporto, a Siviglia, per assistere alla sfida di Europa League che gli andalusi hanno giocato contro i turchi dell'Akhisar Belediyespor. Giocato e stravinto: 6-0 nettissimo al Sanchez-Pizjuan. Obiettivo, appunto: (ri)vedere André Silva e portarsi a casa un cimelio, ovvero la sua camisola.

André Silva non è sceso in campo nemmeno per un minuto, risparmiato da Machin per il campionato. Il giovane Fran non ha così potuto ammirare colui che, dai tempi in cui vestiva la maglia del Porto, è sempre stato il suo idolo indiscusso. Ma poco importa: l'ex rossonero aveva un tifoso in più, un sostenitore speciale. Con uno striscione scritto apposta per lui: "André, sono venuto da Oporto per avere la tua maglia".

Fran ci è riuscito. Ha provato invano a chiamare André Silva durante l'arrivo del Siviglia allo stadio, ma senza esiti. Ma, dopo la gara, grazie ad alcuni amici in comune è finalmente riuscito a farsi notare dall'attaccante: "Mi ha visto e mi ha dato la sua maglia", ha detto a Goal il piccolo tifoso, mentre aspettava l'uscita dal Sanchez-Pizjuan dei giocatori per provare a 'rubare' anche qualche autografo.

Missione compiuta, dunque. Ma perché tutta questa passione per André Silva? "Perché è un giocatore che ha un grande legame con il Porto. Io sono portista e mi è sempre piaciuto", ci ha detto ancora Francisco.

"Anche gli altri ragazzini volevano la maglia di André Silva, ma sono stati felici che l'abbia data a Fran - si è rallegrato il padre Vladimiro - Questo è il bello del calcio. Mio figlio ha la maglia del suo idolo e ora sta parlando con due ragazzini olandesi e con Nolito". Una serata indimenticabile.

Pubblicità