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Theo Hernandez decisivo nella Francia: gloria dopo le mancate convocazioni

Quando nell’estate del 2019 il Milan l’ha prelevato dal Real Madrid a fronte di un esborso da 20 milioni di euro, in Italia si sapeva sostanzialmente poco di Theo Hernadez.

Cresciuto nell’Atletico Madrid infatti, non ha mai avuto modo di esordire con la prima squadra dei Colchoneros e una volta passato al Real Madrid, che decise di versare nelle casse dei ‘cugini’ tutti i 30 milioni previsti dalla clausola rescissoria pur di farlo suo dopo un’ottima annata vissuta all’Alaves, si è ritagliato pochissimo spazio, poiché chiuso soprattutto dall’intoccabile Marcelo.

Quello sul quale il Milan decise di scommettere forte, e secondo alcuni anche in maniera sorprendente, era dunque un ragazzo che ad alti livelli si era visto poco, ma che aveva fatto intravedere buonissime cose nella stagione 2018-2019 trascorsa in prestito alla Real Sociedad.

Oggi sono tutti concordi non solo nel ritenere quello fatto dal Milan un colpo eccezionale, ma anche nel considerare Theo Hernandez uno dei migliori esterni sinistri al mondo.

In rossonero ha impiegato pochissimo tempo prima a superare Ricardo Rodriguez nelle gerarchie dell’allora tecnico del Milan, Marco Giampaolo, e poi a diventare padrone assoluto della fascia.

Potente, rapido, dotato di un grande dribbling e praticamente immarcabile quando parte in velocità, Theo Hernandez è il prototipo del terzino moderno. E’ infatti capace tanto di difendere, quanto di essere estremamente efficace in fase offensiva.

Hernandez è quindi un giocatore capace di coprire tutta la fascia con grande intensità per tutti i novanta minuti e la sua incredibile fisicità, unita anche ad una facilità nel calcio, gli consente anche di essere spesso decisivo in zona goal: sono già 13 le reti segnate in Serie A in 65 partite.

Il terzino del Milan è uno di quegli elementi che farebbe la fortuna di ogni allenatore eppure, nonostante abbia già dimostrato di poter giocare a livelli altissimi e con grande continuità, è entrato a far parte della Nazionale francese solamente tra agosto e ottobre 2021.

Theo Hernandez Gyasi Spezia MilanGetty Images

IL SUO RAPPORTO CON LE SELEZIONI NAZIONALI

Theo Hernandez ha vestito per la prima volta la maglia di una rappresentativa francese il 30 marzo 2015. Allora aveva poco più di 17 anni ed era entrato a far parte in pianta stabile dell’Under 18, con la quale poi totalizzerà quattro presenze complessive.

Nello stesso anno, a settembre, il debutto con l’Under 19 con la quale prenderà parte alle qualificazioni per gli Europei di categoria, prima di un ulteriore salto, esattamente un anno dopo, nell’Under 20.

Theo Hernandez sembrava quindi aver iniziato la classica trafila che generalmente porta ad approdare prima in Under 21 e poi eventualmente in Nazionale maggiore, ma invece il suo percorso si è incredibilmente fermato qui.

E’ stato infatti convocato in Under 21, ma senza mai fare il suo esordio.

IL 'CASO MARBELLA'

Nel 2017 ha fatto molto discutere in Francia un caso che, a detta di alcuni, avrebbe in qualche modo fermato la sua scalata. Convocato in Under 21, decide di rinunciare alla chiamata affermando di volersi concentrare sull’imminente trasferimento al Real Madrid.

Sin qui nulla di male, ma pochi giorni dopo Theo Hernandez pubblica sui propri profili social delle foto che lo ritraevano in vacanza a Marbella.

Il suo commissario tecnico, Sylvain Ripoll, allora commentò la cosa usando parole molto dure.

“Fino a questo momento non ho ricevuto alcuna spiegazione per la sua assenza. Posso solo dire che non è qui. Sicuramente nelle prossime settimane sarà convocato dalla Federazione per dare delle spiegazioni”.

Da allora sono passati quattro anni e Theo Hernandez ha ampiamente dimostrato di essere maturato sotto ogni punto di vista. Resta da capire se e quanto quella vicenda, per la quale si è anche pubblicamente scusato, possa ancora influire sulla sua situazione attuale.

LA CONCORRENZA NELLA NAZIONALE MAGGIORE FRANCESE

Lucas Hernandez France 2021Getty Images

Riuscire ad indossare la maglia di una Nazionale fortissima come quella transalpina non è cosa da tutti. Deschamps può contare su un gran numero di opzioni e in tutte le zone del campo.

Theo Hernandez tuttavia, per quanto dimostrato, non è di fatto secondo a nessuno nel suo ruolo e quindi, sorprende che non graviti nemmeno ai margini del gruppo.

Nella Francia di Deschamps il titolare indiscusso a sinistra è Lucas Hernandez, suo fratello. Come Theo è un giocatore di caratura mondiale, tuttavia negli ultimi mesi, nel Bayern Monaco, è stato utilizzato più da centrale che da esterno sinistro.

Tutto lascia pensare che sarà quella la naturale evoluzione del suo ruolo. In Germania infatti si parla di lui come uno degli elementi che l’anno prossimo comporranno il duo centrale della linea difensiva della compagine bavarese.

La prima alternativa a Lucas Hernandez è Lucas Digne. Vecchia conoscenza del calcio italiano, non ha lasciato tracce indelebili alla Roma, ma da allora è cresciuto molto. Dopo l’esperienza in giallorosso ha vissuto due annate al Barcellona sostanzialmente da comprimario e la sua vera esplosione è coincisa con il successivo trasferimento in Inghilterra all’Everton.

La Francia a sinistra può inoltre contare su altre due opzioni: Benjamin e Ferland Mendy.

Il primo ha vinto il Mondiale scendendo in campo una sola volta a Russia 2018 e di fatto sembra essere uscito da giro da un paio di anni. Nel 2017 il Manchester City ha sborsato qualcosa come 57 milioni di euro per prelevarlo dal Monaco, ma tra infortuni e scelte tecniche non è mai riuscito ad imporsi come un elemento importante per i Citizens.

Il secondo milita da due anni nel Real Madrid, è riuscito a strappare i galloni da titolare a Marcelo, ma nell’ultimo mese è stato è stato costretto ai box da infortuni muscolari.

Le gerarchie sono dunque definite: Lucas Hernandez, Lucas Digne sono i padroni della fascia sinistra. La clamorosa eliminazione della Francia da Euro 2020, con i k.o di entrambi, ha ovviamente riportato in auge il nome di Theo Hernandez.

LA POSIZIONE DI DESCHAMPS

Giroud Deschamps FranceGetty Images

Didier Deschamps, a differenza di molti suoi colleghi, stila sempre liste di convocati molto ristrette. Ha un gruppo di fedelissimi e si fida di loro, senza tenere tra l’altro troppo conto di ciò che dicono i campionati.

Il suo gruppo comprende anche giocatori che non sono propriamente titolari nelle proprie squadre di club (Giroud e Moussa Sissoko possono rappresentare due validi esempi), a dimostrazione del fatto che crede molto nelle sue scelte.

Ha anche dimostrato di saper essere intransigente in merito a situazioni che riguardano stelle di primissima grandezza come quel Karim Benzema che è stato inserito quasi a sorpresa nella lista dei 26 convocati per Euro 2020.

Negli ultimi tempi spesso gli è stato chiesto di Theo Hernandez e recentemente, a fine marzo, sulla questione si è espresso con poche ma decise parole.

“Nel suo ruolo c’è tanta concorrenza. Non credo che un giocatore vada favorito rispetto ad un altro solo perché gioca in club che godono di grande attenzione mediatica.

Non sarebbe giusto penalizzare ad esempio Digne per questo motivo, visto che sta facendo grandi cose sia con noi che con l’Everton. Sono in molti a sottovalutarlo e non è giusto”.

Dopo l'addio ad Euro2020, però, difficilmente Deschamps rimarrà alla guida della Francia. Con conseguente possibile ritorno di Theo Hernandez.

LA POSIZIONE DI THEO HERNANDEZ

Il terzino del Milan non ha mai nascosto il desiderio di poter vestire un giorno la maglia della Francia e di poter giocare al fianco di suo fratello.

“Ho indossato la maglia della Nazionale prima ancora di compiere 18 anni. La Spagna ha provato a chiamare sia me che Lucas, ma la mia decisione l’ho presa già da alcuni anni. Il fatto di vederlo vincere con la Francia ha reso la mia scelta ancora più forte e sono molto orgoglioso del fatto che sia un campione del mondo.

Lucas per me è un modello. E’ mio fratello, ma anche il mio migliore amico. Spero di poter giocare un giorno con lui”.

THEO HERNANDEZ IN NAZIONALE, DECISIVO

La Francia è una Nazionale fortissima e a sinistra può contare su elementi importanti. Il commissario tecnico Deschamps inoltre, dà grandissima importanza al gruppo.

Come se non bastasse per lui quello della disciplina non è un fattore affatto secondario. Nel corso degli anni si è imposto come una figura molto severa che non transige su determinati atteggiamenti.

Ovviamente in nessun modo si può asserire che Theo Hernandez paghi per vicende di diversi anni fa, ma per molto tempo non è stato ai primi posti nelle gerarchie del suo commissario tecnico.

Deschamps ha puntato su Lucas Hernandes e Lucas Digne per Euro 2020, rassegna flop per la Francia. Dopo aver 'perdonato' Benzema, convocato per il torneo itinerante, il ct ha convocato Theo Hernandez per le gare di qualificazione ai Mondiali e dunque per la Nations League: proprio lui, al 91', ha deciso la gara contro il Belgio, utile alla qualificazione in finale.

“L’avevo già pre-convocato altre volte, poi c’è tanta concorrenza, c’è anche suo fratello Lucas - ha detto Deschamps a 'Mediaset' dopo il goal decisivo di Theo - però in questo sistema ci sta benissimo. Deve migliorare ancora in fase difensiva. Ha fatto bene alla prima presenza, e ora stasera ha persino segnato”,

Un nuovo inizio.

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