Apolloni ParmaGetty Images

Parma nel caos: cacciati Apolloni e il ds, si dimette Scala

La situazione non è drammatica, visto che il primo posto dista appena 4 punti, ma il Parma è entrato nel caos dopo la pesantissima sconfitta patita domenica: 1-4 interno contro il Padova, capace di rimontare senza pietà l'iniziale vantaggio crociato di Calaiò.

Come comunicato dal club, una vera e propria rivoluzione è scoppiata in queste ultime ore: "La Società Parma Calcio 1913 - si legge sul sito ufficiale degli emiliani - comunica di aver sollevato dai rispettivi incarichi di responsabile area tecnica, direttore sportivo e allenatore Lorenzo Minotti, Andrea Galassi, Luigi Apolloni e di aver preso atto delle dimissioni di Nevio Scala dalla presidenza del Consiglio di Amministrazione".

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Detto che con Apolloni e Minotti se ne vanno due bandiere che avevano fatto parte in campo del grande Parma degli anni Novanta, la decisione più clamorosa è certamente quella di Scala. L'ex allenatore, peraltro, proprio oggi compie 69 anni. Ma la società non si è detta d'accordo con la scelta di esonerare il tecnico da parte della proprietà e ha voluto manifestare così il dissenso.

Un caos scoppiato quasi a ciel sereno, se è vero che, prima del clamoroso tonfo interno contro il Padova, il Parma aveva messo in fila ottimi risultati: 4 vittorie di fila e un pareggio a Macerata che avevano proiettato Calaiò e compagni nel gruppone di vetta del girone B della Lega Pro.

E ora, chi rimpiazzerà Apolloni? Per il momento "la prima squadra viene temporaneamente affidata all’allenatore della formazione Berretti Stefano Morrone", comunica ancora il Parma, ma secondo 'Sky Sport' il nome buono potrebbe essere quello di Delio Rossi, senza squadra ormai da un anno dopo l'esonero dal Bologna di fine 2015. L'ex rossoblù sta però cercando di avere rassicurazioni su una situazione che pare sfuggita di mano. In corsa c'è anche l'ex di lusso Hernan Crespo.

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Questa la lettera che Nevio Scala, Lorenzo Minotti, Andrea Galassi e Gigi Apolloni hanno voluto 'mandare': "Desideriamo esprimere alcune considerazioni in merito al nostro esonero avvenuto oggi e alle conseguenti dimissioni del presidente del Parma calcio 1913. Accettiamo la decisione che ci riguarda e ci sentiamo responsabili per non essere riusciti a rispondere alle aspettative della proprietà.

Non è mai mancata la passione, l'impegno e la volontà: siamo profondamente dispiaciuti ma al contempo sereni per aver svolto il nostro lavoro con professionalità, onestà e dedizione.
Siamo tuttavia sorpresi di questa decisione perché avevamo la certezza di un progetto che si nutriva di logiche differenti da quelle dei risultati, dei social e dell'apparire. 

Avevamo sposato l'idea e i valori di una società che aveva dichiarato e si era impegnata pubblicamente a interpretare il proprio ruolo per "un calcio diverso", etico ed espressione della rinascita sportiva di una città, ma prendiamo atto di questo nuovo inaspettato atteggiamento.

Vogliamo ribadire il nostro amore per questa città e per i suoi tifosi: siamo stati sostenuti da una curva fantastica e ci sentiamo legati in modo indissolubile a questa squadra e a questa maglia.
Auguriamo al Parma di ritornare al più presto ai massimi livelli del calcio italiano".

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