Agnelli Allegri JuventusGetty Images

Il Giornale - Allegri e Agnelli hanno assistito assieme a Torino-Juventus

Apri Twitter e, tra le tendenze, ne spunta una non nuova: #Allegri. Ovvero Massimiliano Allegri. Ovvero l'ex allenatore della Juventus, quello che alla guida della Signora ha vinto cinque campionati su cinque e raggiunto per due volte la finalissima di Champions League. Quello che la gente non ha dimenticato. E, forse, neppure la dirigenza.

Sono trascorsi meno di due anni da quando, in un'emozionante conferenza stampa, Allegri e il presidente Andrea Agnelli annunciavano la separazione al termine di cinque stagioni intense e vincenti. Ma il rapporto tra i due è rimasto saldo. Tanto che ieri pomeriggio allenatore e patron avrebbero assistito assieme al (deludente) pareggio racimolato dalla Juventus nel derby contro il Torino.

A scriverlo è il giornalista Tony Damascelli, che nel proprio commento per 'Il Giornale' alla ventinovesima giornata di Serie A lancia la bomba:

"Non so quale possa essere il futuro professionale di Andrea Pirlo ma so che ieri a Forte dei Marmi, Massimiliano Allegri ha seguito in tivvù il derby, ospite di Andrea Agnelli nella dimora versiliana, sita in via Agnelli. L'incontro aveva, forse, contorni nostalgici ma, giunti a questo punto, il presidente della Juventus si sta rendendo conto che, con la mozione degli affetti, non si possa andare avanti; Pirlo è stato un maestro, in campo, ma in panchina non è nemmeno un supplente e la sua didattica a distanza dimostra lacune pericolose.

Il pareggio nel derby è la conferma di una confusione generale, di un deficit fisico e di una fragilità psicologica e caratteriale di cui si erano avuti i prodromi nell'anno di Sarri. Allegri potrebbe essere un commissario straordinario all'emergenza ma Andrea Agnelli difficilmente tradirà l'amicizia con Pirlo, nonostante le lacune evidenti di gestione, anche del gruppo e mi riferisco ai bulli bianconeri, più o meno identificati mercoledì sera, ai quali verrebbero posticipati i salari di quattro mesi. La partita contro il Napoli diventa l'ultima stazione per evitare di scendere e di presentare il fallimento tecnico e contabile".

Allegri e Agnelli hanno assistito ancora una volta a una Juventus a due facce, capace di andare in vantaggio con Chiesa e poi di farsi superare da una doppietta di Sanabria. Prima che Cristiano Ronaldo ristabilisse il punteggio di parità nel finale.

È un 2-2, quello dell'Olimpico Grande Torino, che tiene la Juventus tra le prime quattro del campionato. Ma lo Scudetto, come ammesso da Giorgio Chiellini al termine del match, è ormai un sogno praticamente impossibile da raggiungere. E pure la qualificazione in Champions League è in bilico. Per questo le voci su un possibile ritorno di Allegri a Torino non si sono mai completamente spente.

Lo stesso Allegri, nell'intervista a 'Sky Sport' del 21 marzo, ha in ogni caso parlato di giugno come del momento buono per tornare in pista. Non a stagione in corso, dunque. Anche se il livornese ha ammesso di essere "molto legato alla Juve, mi dispiace vederla perdere". E questo lo sa bene anche Agnelli.

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