Quando un tecnico allena il proprio figlio, può andare in due modi: o lo 'coccola' troppo e viene accusato di favoritismi, oppure accantona il legame affettivo e lo carica di responsabilità.
È questo il bivio che si è trovato davanti Sergio Conceição dopo che nell'estate 2020 i suoi due figli hanno firmato contratti 'pro' col Porto.
Rodrigo, il più grande, ha giocato la maggior parte del tempo con la squadra 'B', mentre ben diversa è stata la parabola di Francisco, quartogenito di mister Sergio. Ovvero il ragazzo che ha stregato la Juventus, tanto da ritrovarsi sempre più vicino al trsferimento a Torino.
Noto anche come 'Chico', quando nel 2017 è entrato nelle giovanili del Porto è stato subito battezzato 'Messi di Olival' per lo stile di gioco che ricorda quello della Pulce. Nel febbraio del 2021, contro il Boavista, Sergio Conceição lo ha lanciato in prima squadra.
Inserito a 13 minuti dalla fine col Porto in svantaggio per 2-1, nel giro di cinque minuti 'Chico' si è guadagnato il rigore del 2-2 e 6 giri di lancette più tardi ha trovato il goal dopo essersi bevuto mezza difesa avversaria.
L'abbraccio con papà Sergio ha fatto il giro del mondo: peccato che il VAR abbia annullato la rete di Francisco per fuorigioco. Ma la sua prestazione ha catturato ugualmente l'attenzione di molti addetti ai lavori.
La conferma del talento di Conceição jr. è arrivata una settimana dopo, quando da subentrato contro il Maritimo si è procurato un altro penalty, giocando 24 minuti che gli sono valsi il premio di 'man of the match'. Il talento si è subito visto.
'Chico' inizia a formarsi ad 8 anni, quando il padre torna in patria dopo l'esperienza in Belgio al timone dello Standard Liegi. È aggregato al Belenenses, ma lo Sporting si muove subito per tesserarlo e lo affianca a gioiellini del calibro di Nuno Mendes, Eduardo Quaresma e Joelson Fernandes, tutti inseriti nella lista NXGN 2021 dei migliori calciatori adolescenti al mondo.
"Mentalmente, è sempre stato molto forte - ha detto a 'Mais Futebol' João Plantier, uno dei primi allenatori di Conceição allo Sporting - Non ha e non ha mai avuto paura di prendere palla e di correre rischi. E non è facile mantenere questo coraggio durante l'allenamento, perché alcuni allenatori lo limitano.
Fortunatamente Francisco capisce bene il gioco e non ha paura di rischiare o dare la sfera a qualcuno che è in una posizione migliore quando serve. Ha un equilibrio naturale, cambia facilmente idea ed è estremamente aggressivo in difesa e in attacco".
Chico trascorre sei stagioni con lo Sporting fino al 2017, quando suo padre Sergio viene assunto come nuovo allenatore del Porto: inevitabile che segua papà all'Estadio do Dragão.
Francisco inanella così una serie di 15 partite in cui segna 15 goal con l'Under 17 del club nel 2018/19. Insomma, il piccolo mancino che gioca prevalentemente a destra inizia a far ammattire gli avversari, sin da subito.
"Francisco è simile a Messi - ha detto a 'Record' l'ex difensore del Porto Eduardo Luis - Se vogliamo paragonarlo a qualche calciatore famoso, è come Messi. Il ragazzo ha tutte le potenzialità per diventare un grande giocatore".
Suo padre, però, non è così contento di sentire simili paragoni.
"Non è bello - ha detto ad 'A Bola' nel gennaio 2019 - Penso che sia brutto perché può portarti a uno stato mentale diverso da quello che penso debba avere un ragazzo di 16 o 17 anni. Deve divertirsi. Il calcio per lui deve essere giocato con piacere, con gioia e ovviamente seguendo i propri sogni, ma in modo realistico e sereno".
"Non si può pensare di aver raggiunto il tuo massimo facendo due o tre dribbling, bisogna essere forti anche nella fase difensiva".
È chiaro che Conceição senior non può essere accusato di favoritismo, dato che Chico ha anche seguito una dieta rigorosa nel 2020, quando si è trovato rinchiuso in casa durante il lockdown dovuto all'emergenza Covid di quell'anno.
Questo metodo sembra aver dato i suoi frutti, visto che Chico ha concluso quella stagione collezionando 17 presenze in prima squadra, incluso un esordio in Champions League contro la Juventus che lo ha visto diventare il secondo debuttante più giovane del Porto nella storia della competizione (aveva compiuto da poco 18 anni).
Le prestazioni del baby talento gli sono valse la convocazione nella rosa del Portogallo per le fase a gironi del Campionato Europeo Under 21 del marzo 2021, dove a sua volta è diventato il marcatore più giovane di sempre della Nazionale nel torneo dopo aver segnato contro la Svizzera. In più ha pure segnato all'Italia nei quarti di finale.
Se l'esperienza all'Ajax non è andata secondo le previsioni, il rientro a casa tra le braccia di papà Sergio ha fatto bene a Conceição: 8 goal con il Porto in tutte le competizioni nel 2023/24, la chiamata del Portogallo per le amichevoli di marzo e giugno, infine quella per gli Europei.
Il goal dell'esordio contro la Repubblica Ceca, quello che ha regalato la vittoria alla Selecção al 92', è stato il suo primo in nazionale. Piccolo dettaglio: è arrivato al... terzo minuto in campo in partite ufficiali. I predestinati, senza favoritismi per il cognome che portano, si notano anche così. E a notarlo è stata anche la Juventus.