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Dal vantaggio al 5-1: "Falla entrare", dalla panchina ordinano di subire goal e perdere

Di sicuro qualcosa è andato storto, a un certo punto, nella gara tra Tau e Figline valida per Gara 5 della Poule Promozione di Eccellenza, in cui diverse squadre sognano la Serie D. Capire cosa, però, è più complicato.

Anche perché in questi casi le nubi dei dubbi riescono a dominare sulla ragione e su tutto ciò che dovrebbe essere calcio: in ogni caso, contestualizziamo.

Nella Poule Promozione di Eccellenza si sfidano tre squadre, impegnate a inseguire il sogno Serie D: per la Toscana sono Figline, Tau e Livorno. Quest'ultimo club nato dalle ceneri della storica società.

Alla vigilia di Gara 5 la situazione nella classifica del triangolare era la seguente: primo Figline a 5 punti, secondo il Livorno a 4 punti e terzo il Tau a 1 punto. Quasi spacciato. Almeno fino a parte di Gara 5.

Anche perché il Figline sul campo del Tau ipoteca il primato con un rigore trasformato da Vezzi al 38' del primo tempo. Nulla da dire: o meglio, qualcuno qualcosa da dire ce l'ha.

Nella ripresa un autogoal fortuita di Benvenuti riporta il parziale in parità: quindi Benedetti porta in vantaggio i padroni di casa. Da quel momento in poi è difficile capire cosa sia successo.

C'è una punizione per il Tau e qualcuno allo stadio sente urlare "Falla entrare" dalla panchina, chiaramente indirizzato al portiere, non contentissimo per la richiesta: la palla però entra, per il 3-1.

Finita? No: si rimette la sfera a centroampo, retropassaggio al portiere che stoppa e serve un avversario per il 4-1. Ma no, è accaduto ancora qualcos'altro: lancio dalla difesa, il portiere ferma la sfera con la testa ben oltre la propria area di rigore e si blocca, mentre sopraggiungono gli avversari che insaccano per il 5-1.

La situazione in classifica, quindi, cambia: Figline primo a 5 punti, Livorno e Tau a 4. L'ultima giornata, Gara 6, è Livorno-Tau: chi va in Serie D? Le prime due: Livorno e Tau hanno la possibilità, pareggiando per 0-0, di portarsi a pari punti con il Figline. Non ci addentriamo in questi discorsi: resta il fatto che non si è trattato certo di una bella pagina di calcio.

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