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Fabio Chiarodia, il "pulcino" italiano diventato grande al Werder Brema

10 dicembre 2021, Regensburg. Il Werder Brema conduce per 2-3 contro lo Jahn nella 17ª giornata della 2. Bundesliga e nel recupero deve difendere il vantaggio dagli assalti dei padroni di casa. 

Il tecnico Ole Werner, alla sua seconda partita in carica nel club, si volta verso la panchina e decide di mettere in campo un ragazzo di 16 anni per le battute finali del match. Si chiama Fabio Chiarodia, è nato il 5 giugno 2005 ad Oldenburg, 50 km a ovest di Brema, e di mestiere fa il difensore centrale. Sotto la copiosa neve della Baviera tocca un paio di palloni, uno pericolosamente svirgolato verso la sua area. Senza conseguenze, fortunatamente. Per lui e per il Werder.

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Quella manciata di secondi passata in campo è sufficiente per rendere Chiarodia il più giovane esordiente nella storia del Werder Brema, a 16 anni e 188 giorni. Un italiano nel libro dei record di uno dei club più importanti della Germania (e ne arriverà un altro). Diventa “Das Küken”, il pulcino, così ribattezzato dal suo compagno Marco Friedl.

Papà e mamma non l’avrebbero mai immaginato quando, nel 1993, hanno lasciato Cinto Caomaggiore, paesino di 3mila abitanti nell’area metropolitana di Venezia, per trasferirsi ad Oldenburg, Bassa Sassonia. Fabio è il più giovane dei loro tre figli, dopo Nicole e Alex, anche lui calciatore. Fabio sin da piccolo è stato educato al pallone. O meglio, al Werder Brema.

“Mio zio è sempre stato un grande tifoso del Werder, così come lo sono io: spesso quando ero piccolo andavo al Weserstadion. Quando sono entrato nel settore giovanile, ho pianto lacrime di gioia”, ha raccontato al sito ufficiale del club.

Il piccolo Fabio aveva 9 anni quando ha lasciato il settore giovanile dell’Oldenburg per entrare nell’academy dei Grün-weiss. Dove ha bruciato le tappe, anno dopo anno. Con il sostegno incondizionato della sua famiglia, “il suo mondo”. Mentre papà Ivano lavora nella sua gelateria insieme al cognato Roberto, in centro ad Oldenburg, Fabio gioca nel Werder.

Le sue doti non sono passate inosservate. A 17 anni, dà già la sensazione di poter essere un difensore completo in prospettiva. Unisce ad un fisico già sviluppato per la sua età una calma nelle giocate che lo fa sembrare già maturo. È a suo agio nell’uso di entrambi i piedi quando deve impostare dal basso, dà la sensazione di saper sempre leggere in anticipo le giocate avversarie. E lascia trasparire un controllo totale delle sue azioni.

Non è un caso che il 7 ottobre 2021, poco dopo aver compiuto 16 anni, abbia firmato il suo primo contratto da professionista. Iniziando contestualmente a frequentare gli ambienti della prima squadra. Dalla retrocessione del 2020, il Werder ha iniziato a puntare maggiormente sui prodotti del proprio settore giovanile.



“Quando sono entrato in spogliatoio per la prima volta e mi sono presentato, qualcuno mi ha chiesto da dove venissi: ho risposto ‘Italia’ e qualcuno ha iniziato a cantare canzoni italiane, visto che avevamo appena vinto gli Europei”.

Lo ha preso sotto la sua ala capitan Ömer Toprak, il suo mentore. Ha il doppio dei suoi anni e quando Chiarodia entrava nel Werder nel 2014 era già un titolare del Bayer Leverkusen. Lo ha aiutato ad inserirsi e, ogni volta che ne ha l’occasione, ricorda a tutti quali siano le priorità di "Bambi" a 16 anni: il campo e la scuola.

“Nelle prime settimane con la prima squadra ero sempre silenzioso, non parlavo con nessuno. Se qualcuno mi faceva delle domande, diventavo di ghiaccio. Ero molto nervoso ed è stato lui a farmi sciogliere, mi ha aiutato molto”.

In un primo momento, Chiarodia ha potuto giocare nelle amichevoli contro Oberneuland e Feyenoord, arrivando poi fino all’esordio sotto la guida di Ole Werner.

“Lo conosco da pochi giorni ma posso già dire che è un bravo ragazzo”, ha dichiarato il tecnico del Werder dopo la serata nella neve di Regensburg.

Ogni volta che ne ha avuto l’occasione, in amichevole, Werner ha garantito a Chiarodia minuti importanti con i grandi. Ne ha riconosciuto il talento. Come del resto chiunque a Brema. Per lui il club tedesco ha sempre avuto in mente un percorso ben preciso. Nella passata stagione si è diviso tra la prima squadra e le partite con l’Under-19, accumulando minutaggio significativo. Dopo la promozione in Bundesliga ha giocato sia in prima che in seconda squadra, scrivendo la storia.

Scendendo in campo contro il Borussia M'gladbach, il 17 marzo 2023, è diventato a 17 anni e 285 giorni il titolare più giovane in Bundesliga della storia del Werder.

“Fabio è uno dei giocatori più talentuosi d’Europa, che è già sui taccuini dei top club internazionali”, ha affermato Frank Baumann al ‘kicker’. Inevitabile.

Una scelta, intanto, Chiarodia l’ha già presa: ha deciso di iniziare la trafila nelle nazionali giovanili dell’Italia. A livello di Under-15 era stato convocato anche dalla Germania, ma per proseguire il percorso ha scelto di tornare alle sue origini. Dopo essere stato titolare in pianta stabile nell’Under-17 di Bernardo Corradi è entrato a far parte dell'Under 19: va citata anche l'esperienza in uno stage nella Nazionale di Roberto Mancini.

La sensazione diffusa, tra Brema e l’Italia, è che quella serata nella neve di Regensburg, e quella vissuta contro il M'gladbach, per Chiarodia siano solo le prime di tante, perché il “pulcino” è diventato grande.

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