Paul Pogba Ravel Morrison Manchester UnitedGetty composite

"Era più bravo di Pogba": l'ex Lazio Ravel Morrison che gioca al DC United

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"Era uno dei giovani più talentuosi che avessimo mai preso".

Sir Alex Ferguson ha visto una marea di stelle nella propria carriera, ma una spiccava su tutte le altre. E considerando che lo scozzese considera Ryan Giggs e Paul Scholes due tra i migliori quattro giocatori allenati - gli altri sono Eric Cantona e Cristiano Ronaldo -, il fatto che fosse questa la sua opinione di Ravel Morrison significa parecchio.

Nel 2011, Morrison pareva pronto per arrivare al top. Assieme a Paul Pogba, Jesse Lingard e Michael Keane, ha vinto una FA Youth Cup con il Manchester United. L'ultima conquistata dal club fino a oggi. Due reti nella finale contro lo Sheffield United: così l'esterno offensivo pareva dimostrare di essere pronto per il salto di livello.

Dopo otto anni, Pogba è un campione del Mondo in carica, quattro volte trionfatore in Serie A, e ora gioca ai più alti livelli con il Manchester United, rinato dopo l'arrivo in panchina di Ole Gunnar Solskjaer; Keane, invece, è un nazionale inglese e un titolare dell'Everton; Lingard, infine, ha già collezionato 22 presenze con l'Inghilterra, diventando una pedina chiave dell'attacco dello United.

E Morrison, il più talentuoso di tutti? Il 9 gennaio 2021, l'ADO Den Haag ha annunciato la fine del rapporto con lui, in anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Il bilancio in Olanda è più che deludente: 226 minuti spalmati in cinque presenze totali e nessun acuto. Ennesimo fallimento. Dopo una parentesi al Derby County, oggi gioca col DC United.

Già agli inizi della sua carriera, in effetti, esisteva il timore che un talento del genere potesse andare sprecato. Tre mesi prima di quella finale di coppa giovanile, Morrison era stato infatti incriminato per aver minacciato un testimone nell'ambito di un aggressione con un coltello. Recentemente ha dichiarato questo al 'Times'. 

"Non sapevo nemmeno che quello che stavo facendo fosse sbagliato. Non sapevo nemmeno che l'intimidazione di un testimone fosse un reato".

In seguito, Morrison ha avuto altri problemi con la legge: su tutti disturbo della quiete pubblica assieme alla sua fidanzata. La sua carriera, insomma, sembrava sempre più in pericolo.

Jesse Lingard Ravel Morrison Man Utd 2011

Nel 2018 Rio Ferdinand, ex capitano dello United, ha detto a 'BT Sport' che Morrison prometteva tantissimo, ma che era sempre sul punto di smarrire la propria strada.

"Era probabilmente il giocatore più talentuoso, baciato da un talento naturale, che avessi mai visto. Ricordo che Sir Alex Ferguson ha preso da parte me e Rooney un giorno, dicendoci: 'Guardate questo ragazzo. È il migliore di tutti, meglio di Wayne da ragazzo, meglio di Rio, meglio di Ryan Giggs quand'era un ragazzo. Questo è il più bravo di tutti'. Si prendeva delle libertà con i più esperti in allenamento, anche se aveva solo 16 anni. Ma il livello di concentrazione necessario ogni giorno, quello non ce l'aveva. Quando giocava con Pogba, Lingard, Januzaj, lo consideravano un supereroe per quello che riusciva a fare col pallone. Ho provato a consigliarlo, ma a volte le persone si distanziano dagli altri. E quello che fanno lontano dal calcio può effettivamente influire sul loro rendimento in campo. Se hai cattive abitudini da giovane o da adulto, influiranno sulle tue prestazioni in campo".

Ferdinand, in seguito, ha pubblicamente scagionato Morrison dalle accuse secondo le quali quest'ultimo avrebbe rubato oggetti dei compagni nello spogliatoio dello United, ma ciò non ha impedito a Ferguson di perdere la pazienza con il suo pupillo, spesso in giro con le persone sbagliate. E così, nel gennaio del 2012, ha concretizzato la sua cessione al West Ham dopo avergli concesso appena tre presenze in prima squadra, tutte in League Cup e tutte dalla panchina. Le sue parole al 'Times':

"Non c'era bisogno di mandarmi via da Manchester. A volte ho fatto qualcosa di sbagliato, ma spesso mi trovavo al posto sbagliato, nel momento sbagliato e con la gente sbagliata. Magari non avevo fatto nulla, però mi trovavo lì. E dunque era facile puntare il dito contro di me".

Lontano dallo United, Morrison pareva potersi rilanciare con una grande partenza al West Ham. Ma improvvisamente è stato spedito in prestito al QPR in mezzo a una disputa contrattuale, girovagando in seguito, sempre in prestito, anche al Birmingham City e al Cardiff. Alla fine ha litigato con Sam Allardyce - che in seguito lo ha definito un talento sprecato - lasciando così gli Hammers.

PS Ferdinand MorrisonGoalRavel Morrison Lazio Genoa Serie A 23/09/2015Getty Images

Il seguente scalo è stato alla Lazio, dove ha faticato nuovamente in prima squadra. Morrison la considera la sua peggiore decisione in retrospettiva, tra scarse opportunità e impedimenti sia dentro che fuori dal campo da tecnici e dirigenti del club romano.

Avendo bisogno di ricominciare la propria carriera, è andato via per un altro prestito con il QPR, prima di giocare una stagione in Messico con l'Atlas. È nella Liga MX che ha ritrovato in parte lo splendore giovanile. Al sito ufficiale dell'Ostersunds, in occasione del suo arrivo a febbraio, si era così espresso.

"Sono venuto qui per ricostruire me stesso. Voglio godermelo e godermi nuovamente il calcio, vincendo tutto ciò che è possibile. È emozionante e non vedo l'ora di scendere in campo".

Finora l'inglese naturalizzato giamaicano è stato conosciuto come l'esempio da non seguire per i propri figli, ma non è affatto amareggiato per la sua vita calcistica vissuta rispetto ad alcuni suoi coetanei, come dichiarato recentemente a 'Sportbladet'.

"Ho imparato che il calcio può portarti in posti in cui non avresti mai immaginato di andare. Devi gustarti il ​​viaggio. A volte è facile, a volte è difficile".

Con un talento del genere, con qualità che meriterebbero un palcoscenico più importante, l'Olanda e l'Eredivisie avrebbero potuto rappresentare lo spartiacque per la sua carriera: il ritorno in Inghilterra, al Derby Cpunty, e l'esperienza in MLS hanno segnato altre tappe di un percorso che ora rischia di spezzarsi definitivamente.

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