David Seaman Arsenal Premier LeagueGetty Images

David Seaman, icona dell'Arsenal e dell'Inghilterra fra grandi parate ed errori clamorosi

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Dopo i grandissimi, Gordon Banks e Peter Shilton, c'è lui. David Seaman è sicuramente nel podio dei migliori portieri della storia dell'Inghilterra. Se a livello di club ha legato i suoi anni migliori all'Arsenal, di cui è diventato una leggenda, il portiere di Rotheram è stato grande protagonista anche con la Nazionale inglese, in cui ha militato per ben 14 anni, alternando grandi parate e alcune storiche papere.

Come Dino Zoff, il suo tallone d'Achille erano i tiri dalla distanza, anche a causa di una leggera miopia. Nonostante alcuni celebri errori, nel suo palmarès figurano diversi titoli e le sue prodezze fra i pali hanno spesso fatto la fortuna delle squadre con cui ha giocato.

DAL LEEDS UNITED AL QPR

David Seaman nasce a Rotherham, nel South Yorkshire, il 19 settembre 1963. Il suo amore per il calcio, come lo stesso portiere conferma in un'intervista del 2004 al Magazine 'FourFourTwo', nasce fin dalla tenera età.

"Sono sempre stato alto, fin dalla scuola materna. Per questo mi dicevano: 'Vai in porta'. Mi sono divertito e quindi da quel momento in poi ho sempre voluto fare il portiere. Ma ero bravo anche con i piedi. Ho giocato alcune partite da centravanti, in una ho segnato addirittura 9 goal. Quindi non ero proprio male in campo, ma adoravo giocare in porta".

Grazie alla sua stazza e alle sue qualità Seaman (1 metro e 93 centimetri per 83 chilogrammi, ndr) il Leeds United lo prende nel suo Settore giovanile nella stagione 1981/82. Ma a fine anno i Peacocks comunicano al giovane portiere che per lui in squadra non c'è spazio. David non si scoraggia, nonostante debba ripartire dal basso ed esattamente dalla Quarta divisione (la C2 italiana) con il Peterborough.

"Quando il Leeds mi comunicò che non mi avrebbero preso, ero devastato. Sentirti dire a 19 anni dal club del tuo cuore che non sei abbastanza bravo è stato terribile. Ho pianto a crepapelle quando mi è stato detto che mi avrebbero lasciato andar via, perché ero giovane e non sapevo se ce l'avrei fatta. Nella mia testa era Leeds o niente. Prima di entrare a far parte del Leeds lavoravo il sabato come fattorino di un fornaio e ho pensato di farlo a tempo pieno perché ero ben pagato, anche se a livello di orari era pesante. Dopo aver lasciato la squadra nel 1982, sono tornato a Leeds solo come giocatore avversario. Non hanno mai provato a ingaggiarmi e non sarei stato tentato di tornare, non quando ero all'Arsenal". 

Con i Posh Seaman milita per 2 stagioni, in cui totalizza complessivamente 106 presenze, mettendosi in grande evidenza. Nel 1984 riceve così la chiamata del Birmingham City, appena retrocesso in Second Division, l'allora Serie B inglese. Ed è subito boom. Nella prima stagione, anche grazie alle sue parate, i Blues salgono nuovamente in First Division. L'anno seguente la squadra chiude all'ultimo posto nel massimo campionato e scende nuovamente nella Serie inferiore.

Seaman però nel 1986 passa al QPR e ci resta per 4 stagioni, raggiungendo la sua maturità calcistica, tant'è vero che nel 1988 c'è per lui la prima convocazione con la Nazionale dei Tre Leoni. 

David Seaman ArsenalGetty

LEGGENDA IN 13 ANNI DI ARSENAL

Ma è con il suo trasferimento all'Arsenal, nel 1990, che per il portiere di Rotherham arriva la svolta della carriera. Fra Seaman e i Gunners si realizza infatti un binomio indissolubile per 13 stagioni, che porterà ai londinesi e al loro portiere tanti trofei.

Seaman da estremo difensore dell'Arsenal vince infatti 3 campionati inglesi (una First Division con George Graham in panchina subito il primo anno, più 2 Premier League con Arsene Wenger nel 1997/98 e nel 2001/02), ben 4 FA Cup (anche in questo caso la prima con Graham in panchina nel 1992/93 e 3 con Wenger nel 1997/98, nel 2001/02 e nel 2002/03), una Coppa di Lega (nel 1992/93), 4 Charity Shield e una Coppa delle Coppe nel 1994 battendo in finale il Parma dopo aver estromesso dal torneo anche il Torino di Mondonico.

In tutto ben 13 trofei, con 2 double Campionato-FA Cup nel 1990-91 e nel 2001/02 e 567 presenze in partite ufficiali. Nella stagione 1998/99, inoltre, stabilisce il record del minor numero di goal subiti in una stagione dai Gunners, con appena 17 reti al passivo. Nel 2003 raggiunge il ragguardevole traguardo delle 1000 partite giocate in carriera.

"Da giovane - racconta a 'FourFourTwo' - visto che ero un tifoso del Leeds il mio idolo era David Harvey. Ma il mio stile era diverso dal suo, e ci assomigliavamo soltanto per il taglio di capelli a caschetto. E più avanti ho ammirato Bruce Grobbelaar. So che era molto criticato, ma alcune cose che ha fatto sono state fantastiche. Come portiere puoi dirgli soltanto: "wow", per le cose che ha fatto, aprendo la strada a chi sarebbe arrivato dopo di lui. Non era sempre la cosa giusta, ma lui ha mostrato a noi estremi difensori cosa si poteva fare in determinate circostanze".

David Seaman Tony Adams Arsenal 1998Getty

A Londra è soprannominato 'Spunky (coraggioso, audace ma anche sexy)', nomignolo che si porta dietro dalla scuola, o 'Safe Hands (Mani sicure)', e non mancano gli aneddoti, come una brutta ferita che il portiere si procura in una gara contro il Leeds United a inizio anni Novanta.

"La palla viene dalla mia sinistra a terra e mentre esco per prenderla, Lee Chapman entra in scivolata per anticiparmi. - ricorda a 'The Athletic' - Mi sono ritrovato i suoi tacchetti dal mio ginocchio fino all’inguine. In una simile situazione vedo Gordon Strachan (ex attaccante del Leeds, ndr) venire faccia a faccia mentre ero steso a terra per gridarmi: ‘Alzati, dolcezza meridionale!'. In primo luogo, ero più offeso dall’essere chiamato meridionale. Quindi, mentre spostavo i miei pantaloncini, ho constatato che c’era molto sangue sulle mie mutande, intorno alla zona che si può immaginare. A quel punto Gordon si è scusato. Poi è arrivato un medico a controllarmi: quello che era realmente accaduto era che i tacchetti di Chapman erano entrati nel mio scroto. Nell'intervallo non sono nemmeno andato nello spogliatoio. Mi sono semplicemente diretto nella sala medica, dove sono stato ricucito per poi rientrare in campo per il secondo tempo".

Fra le partite leggendarie disputate, c'è sicuramente la semifinale di ritorno di Coppa delle Coppe del 1995 contro la Sampdoria di Sven Goran Eriksson. Dopo il 3-2 di Highbury nel match di andata, la qualificazione in finale si decide a Genova. I blucerchiati si impongono 3-2, e la partita va ai supplementari prima e quindi ai rigori. Qui sale in cattedra e blocca ben 3 tiri dal dischetto dei padroni di casa (Mihajlovic, Jugovic e il rigore decisivo di Lombardo), trascinando i suoi alla finalissima.

In finale però, contro il Saragozza, commette uno degli errori più celebri della sua carriera. Con la gara inchiodata sull'1-1, al 119' si fa trovare fuori dai pali, e Naym, con un pallonetto da quasi 50 metri, lo beffa incredibilmente, consegnando di fatto la Coppa delle Coppe agli aragonesi. Per Seaman, che nonostante la miopia si ostina a giocare senza lenti, è un colpo duro da digerire, e rialzarsi non sarà facile. Ma il portiere inglese, che rende il suo look ancora più iconico, aggiungendo il codino ai classici baffi, saprà rifarsi con gli interessi.

L'altra parata straordinaria per cui è spesso ricordato la fa sul finire della sua avventura con i Gunners, il 13 aprile 2003. Ad Old Trafford si gioca la semifinale dell'FA Cup fra Arsenal e Sheffield Wednesday. È la millesima per Seaman. I londinesi conducono 1-0 grazie a un goal di Ljungberg, ma gli Owls spingono alla ricerca del pareggio. Su un calcio d'angolo dalla destra, la palla giunge davanti alla porta alla punta Paul Peschisolido, che devia a botta sicura. Non ha però fatto i contri con il trentanovenne portiere, il quale, con un colpo di reni degno di un diciottenne, impedisce che la palla entri in rete fra lo stupore generale. La prodezza lo consegna per sempre fra le leggende del calcio inglese.

david seaman 2002Getty

14 ANNI DI NAZIONALE, FRA GRANDI PARATE E PAPERE

Lunga e ricca di soddisfazioni è anche l'avventura di Seaman con i Tre Leoni. La prima convocazione arriva nel 1988 quando il portiere milita ancora con i QPR. Con Bobby Robson si ritaglia il ruolo di vice-Shilton, e viene inizialmente convocato per i Mondiali di Italia '90. Dopo aver disputato tutte le amichevoli pre-mondiali, tuttavia, si infortuna a un dito della mano e deve dare forfait, venendo sostituito da Beasant e perdendosi di fatto la cavalcata fino al 4° posto.

Nel 1994 diventa il portiere titolare dell'Inghilterra, e nel 1996 disputa dei grandi Europei, a partire dalla gara inaugurale contro la Scozia, match nel quale para un rigore a Gary McAllister. Poi si ripete nei quarti di finale, dove neutralizza il calcio di rigore di Nadal e porta i suoi in semifinale. Qui non riesce a decidere la sfida, ancora dal dischetto, contro la Germania, che estromette i Tre Leoni dalla finale. Ma Seaman ne esce da protagonista ed è eletto 'Miglior giocatore degli Europei' dalla Phillips, sponsor del torneo, e nel 1997 è nominato Baronetto per il suo servizio reso al calcio inglese.

Partecipa quindi con la maglia dell'Inghilterra ai Mondiali 1998 e 2002, stavolta senza troppa fortuna. In Francia agli ottavi, nonostante l'estremo difensore neutralizzi il penalty di Crespo, è l'Argentina di Roa a imporsi ai rigori e ad andare ai quarti, mentre nel 2002 una traiettoria beffarda di Ronaldinho su punizione, ancora una volta dai 50 metri, beffa il portiere inglese, ancora una volta sorpreso troppo fuori dai pali, lanciando il Brasile, che poi vincerà i Mondiali, in semifinale. Le nuove critiche, inevitabili, sono il preludio all'addio alla Nazionale sempre nel 2002, dopo aver disputato altre 2 gare, valide per le qualificazioni ad Euro 2004, per un totale di 75 presenze con i Tre Leoni e 14 anni di servizio.

MANCHESTER CITY, RITIRO E VITA PRIVATA

Lasciato l'Arsenal nel 2003, Seaman spende le sue ultime energie calcistiche difendendo la porta del Manchester City. I Citizens non sono ancora quelli vincenti del secondo decennio degli anni Duemila, lui viene ingaggiato per aiutare David James, suo erende nell'Inghilterra, a crescere. Ma a 40 anni compiuti, il 13 gennaio 2004 decide di ritirarsi dopo un brutto infortunio alla spalla.

Nella vita privata David Seaman è un uomo che piace molto alle donne, anche per il suo look che non lo fa passare inosservato. Si sposa tre volte. Il primo matrimonio è nel 1985 con Sandra Seaman, che gli dà due figli. Il legame dura 10 anni, fino al divorzio nel 1995. Nel 1998 convola a nozze una seconda volta con Debbie Rodgers, che fa la receptionist all'Arsenal, da cui ha una figlia femmina, Georgina e un altro figlio maschio. La coppia divorzia nel 2010, dopo 12 anni.

Dopo essersi tagliato il codino per beneficenza e gli storici baffi, partecipando al reality show britannico equivalente di 'Notti sul ghiaccio', conosce la pattinatrice sul ghiaccio Frankie Poultney, a cui viene accoppiato nel programma. I due si innamorano, ne nasce una relazione e dopo il secondo divorzio di Seaman, si sposano nel 2015.

Fin da quando giocava, David ha sempre avuto due grandi passioni che coltiva nel tempo libero: la pesca e il golf. Per un breve periodo, nella stagione 2012/13, ha anche svolto il ruolo di preparatore dei portieri del Wembley, club dilettantistico. Nonostante alcuni errori clamorosi commessi nella sua carriera, è ancora oggi considerato uno dei migliori portieri che l'Inghilterra abbia avuto nella sua storia.

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