Bryan Cristante Roma Sassuolo 12092021Getty Images

Lo strano caso Cristante: sempre in campo ma per la Roma non è incedibile

Nel calcio di oggi non esistono incedibili. Sembrano essersene convinti anche Dan e Ryan Friedkin, proprietari della Roma dall'estate 2020.

Dal momento del loro insediamento, i texani hanno perseguito una strada diametralmente opposta a quella del loro predecessore James Pallotta.

Stop al trading, mantenimento dei calciatori considerati centrali per la costruzione di un'ossatura che mantenga la squadra competitiva e cessione solamente di quegli elementi non ritenuti idonei al progetto.

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Una filosofia che, risultati alla mano, non pare aver dato i frutti sperati. Il primo anno di José Mourinho da allenatore sembra aver persuaso i Friedkin che è arrivato il momento di cambiare approccio.

Probabile dunque una rivoluzione in estate, con diversi calciatori ai vertici delle gerarchie giallorosse che potrebbero lasciare definitivamente Trigoria.

Tra questi c'è anche Bryan Cristante, uno dei giocatori ritenuti tra i leader più influenti nello spogliatoio romanista insieme a Lorenzo Pellegrini e Gianluca Mancini.

Un calciatore ritenuto importante in primis da Mourinho, che lo ha sempre schierato in campo, eccezion fatta per le due gare saltate per il Covid e la giornata di squalifica rimediata a metà gennaio.

Ma non è solo lo Special One ad essersi affidato a Cristante: anche i suoi predecessori - Di Francesco, Ranieri e Fonseca in ordine di tempo - lo hanno sempre mandato in campo titolare, usufruendo della sua duttilità tra centrocampo e difesa.

Eppure potrebbe non bastare questo per far sì che Cristante faccia parte della rosa della Roma anche l'anno prossimo

Esaltato da una buona parte della tifoseria per la sua professionalità e il suo spirito di abnegazione - sottolineato anche da Daniele De Rossi nella loro unica stagione da compagni di squadra nel 2018-2019 - all'ex Atalanta viene rimproverata da qualcuno una scarsa continuità di rendimento nel corso della stagione.

Per questo motivo la Roma non chiuderebbe la porta di fronte ad un'offerta ritenuta congrua per il classe 1995, giunto alla sua quarta annata consecutiva in giallorosso.

A rendere un'eventuale uscita ancora meno sofferta c'è anche un certo malumore del ragazzo per la situazione relativa al suo rinnovo di contratto.

Lo scarso rendimento della Roma nel 2022 ha fatto sì che la dirigenza bloccasse momentaneamente i discorsi relativi rinnovi di contratto, tra i quali quello di Cristante.

Una scarsa considerazione non gradita dal ragazzo friulano, che rifletterà sul suo futuro nelle prossime settimane.

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