PS Buffon

Buffon dice addio alla Juventus: "Sabato l'ultima partita, ho proposte stimolanti"

E' il grande giorno di Gianluigi Buffon . Il portiere della Juventus annuncia in conferenza stampa (chiusa con la standing ovation dei giornalisti) l'addio dopo 17 anni in bianconero, 9 Scudetti e tanti altri trofei. Ma non esclude di continuare a giocare con un'altra maglia, lontano dall'Italia.

"Sabato sarà la mia ultima partita con la Juventus e credo sia il modo migliore per finire questa grandissima avventura con la vicinanza di tutto il popolo juventino. Non sono adatto alle celebrazioni, non chiedo niente, se non quello che già mi è stato dato: rispetto, stima, affetto.

Ringrazio il presidente Agnelli con il quale abbiamo costruito un rapporto di amicizia. Sono felice che sia presente Chiellini che prenderà la fascia da capitano . Se pensassi che sabato si chiude un ciclo, non avrei capito nulla della Juve e sarei presuntuoso. L'unica parte imprescindibile della Juve è la famiglia Agnelli. Io sono importante, ma una cosa piccola. La Juve continuerà a vincere.

Non scordiamoci che la Juventus ha un altro portiere (Szczesny) di valore pari al mio e che con la mia presenza subirebbe paragoni che mi metterebbero a disagio. Non posso dire di lasciare la Juve più grande di sempre, ma la più testarda e la più continua ", sottolinea Buffon.

Quindi spiega: "La mia paura era arrivare alla fine della mia carriera con la Juve da 'sopportato' o da giocatore che aveva fuso il motore. Sono contento di aver potuto esprimere il mio meglio fino a 40 anni, all'altezza del mio nome e di quello della Juventus

Ringrazio la famiglia Juventus, perché ha preso nel 2001 un talento straordinario, e se questo talento si è tramutato in un campione è merito della Juventus , della sua mentalità e dell'approccio al lavoro che è diverso da quello di tutte le altre squadre"

PS Buffon

Sul futuro invece, come annunciato da Agnelli , Buffon non ha ancora certezze: "Fino a pochi giorni fa era certo che avrei smesso, ora sono arrivate delle proposte stimolanti , sia in campo che fuori dal campo. Futuro come dirigente della Juve? La Juve è una società che programma un futuro vincente, se dovessi tornare dovrei essere all'altezza.

Continuare in Italia? Non se ne parla, Parma e Genoa sono solo suggestioni. La prossima settimana prenderò una decisione definitiva . Vivo di sfide, di situazioni complicate al posto di quelle comode, è un modo per formarsi e pesarsi maggiormente.

Di sicuro non voglio finire la carriera in un campionato di terza-quarta fascia . Se dovessi decidere di continuare, è perché avrei l'ambizione di continuare a lottare per ottenere grandi traguardi".

Buffon poi analizza l'ultima stagione: "È stata un'annata snervante , cominciata molto presto, con emozioni fortissime già da novembre con il fallimento del Mondiale. Ci sono stati bassi inaspettati e picchi incredibili e questo ha fatto sì che anche la razionalità a volte venisse meno . Dopo il Napoli ci siamo interrogati nello spogliatoio su cosa avevamo ancora da dare e per l'ennesima volta abbiamo dato una risposta incredibile.

Ho pensato anche a un futuro lontano dal calcio. Ci sono stati mesi complicati, ma da aprile sono tornato a essere leggero, fiducioso e felice. Eventualmente sei mesi sabbatici non mi farebbero male".

Infine il numero 1 torna sulle parole post Madrid e ammette: "La squalifica sarebbe giusta e normale , anche se ancora oggi non ho capito il motivo dell'espulsione, ma per quanto ho esternato fuori. E' evidente che abbia trasceso.  Il Buffon della sera di Madrid, con l'animo dilaniato, non poteva che dire quelle cose. Trascorsi due giorni, mi è dispiaciuto aver offeso l'arbitro ".

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