Marchionni Semioli Bonera De Sanctis ItalyGetty/GOAL

Bonera, De Sanctis, Marchionni e Semioli: le riserve che sfiorarono i Mondiali del 2006

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Tutti gli italiani appassionati di calcio, e forse non solo, ricorderanno sicuramente tutti i 23 azzurri che conquistarono nel 2006 i Mondiali in Germania. Impossibile non affezionarsi a quei giocatori, sia ai più forti che ai meno importanti di quella spedizione.

Per i più fanatici quella lista di 23 giocatori negli anni è diventata quasi un mantra: Buffon, Peruzzi, Amelia, Zambrotta, Nesta, Cannavaro, Grosso, Zaccardo, Barzagli, Materazzi, Oddo, Camoranesi, Pirlo, Gattuso, De Rossi, Perrotta, Barone, Totti, Toni, Gilardino, Del Piero, Inzaghi, Iaquinta.

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Una serie di nomi indimenticabili, come detto. Ma poi c'è l'altro lato della medaglia, come in tutte le cose. Ci sono ben quattro giocatori che sfiorarono davvero la possibilità di alzare al cielo la Coppa del Mondo a Berlino.

Sono le quattro riserve che Marcello Lippi nominò il 15 maggio 2006, contestualmente alla lista dei 23 giocatori convocati. Sono i quattro giocatori, più o meno uno per ruolo, che abitualmente vengono nominati prima e che poi subentrerebbero in caso di forfait da parte dei convocati.

Li ricordate? Probabilmente no, ve li diciamo noi: Morgan De Sanctis, Daniele Bonera, Marco Marchionni e Franco Semioli. Quattro giocatori che hanno sperato fino all'ultimo di ricevere una chiamata da Marcello Lippi ed invece alla fine sono rimasti a casa a guardare i loro compagni dalla televisione, come tutti noi.

Bonera ItalyGetty

E ci fu un giocatore tra questi, in particolare, che arrivò ad un passo dalla convocazione: Daniele Bonera. Difensore titolare dell'ottimo Parma di quell'annata, che all'epoca aveva solo 25 anni ed aveva dimostrato di saper giocare in tutti i ruoli della difesa. Proprio in quel maggio rilasciò delle dichiarazioni di estremo ottimismo riguardo alla sua presenza.

"Ho fatto sei mesi fuori dal giro azzurro per colpa di un infortunio ed ora sono stato richiamato. Sono contento perchè torno a fare parte della Nazionale, dopo i problemi fisici che ho avuto, spero di cavarmi ancora delle soddisfazioni in azzurro. Nell’ultima parte di campionato il mio obiettivo indiscusso è sicuramente quello di ambire ad una maglia per i mondiali. Ci sono giocatori che hanno avuto qualche convocazione in meno di me, mentre io facevo parte di questo gruppo già da un paio di anni. Questi ultimi due mesi sono quelli fondamentali: sto bene fisicamente e sto facendo bene. Il Commissario tecnico è attento a tutto..."

Ed in effetti Bonera "rischiò" di andare ai Mondiali per almeno due ragioni: Nesta aveva avuto problemi fisici e li ebbe poi anche in Germania, in più l'allora difensore del Parma fu in competizione serrata anche con Zaccardo e Oddo, prima che Lippi scegliesse questi ultimi due. Insomma, non era destino...

Altro giocatore di quel Parma che sfiorò i Mondiali tedeschi fu Marco Marchionni. Il trequartista, nonostante un'ottima stagione (che infatti poi gli valse l'acquisto da parte della Juventus) fu tagliato fuori soprattutto per l'incredibile concorrenza nel ruolo, su tutti Francesco Totti e Alessandro Del Piero.

Morgan De Sanctis, invece, era il titolare dell'Udinese ma si dovette arrendere di fronte a mostri sacri come Buffon e Peruzzi e alla 'sorpresa' giovane Marco Amelia.

Infine Franco Semioli. Esterno titolare del Chievo Verona che, dopo le modifiche post-Calciopoli alla classifica, si qualificò per i preliminari di Champions League. A Lippi piaceva proprio perché poteva giocare sulla fascia da vera ala, ma poi optò in modo fisso per il 4-3-1-2 e 'tagliò' Semioli.

Per concludere, non mancano anche altre menzioni speciali. Marcello Lippi, in conferenza stampa, dopo aver annunciato i 23 convocati, parlò anche di due giocatori in particolare, che dovettero rinunciare in extremis alla convocazione.

"Sono dispiaciuto per Diana e Vieri", due giocatori che avrebbero dovuto far parte della spedizione e che invece restarono fuori per problemi fisici degli ultimi mesi. Quella Coppa in qualche modo, anche se non direttamente, è anche un po' loro.

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